La strategia del coniglio (mannaro?)

Ve la ricordate la definizione di ‘coniglio mannaro’? E’ un nomignolo che, ormai tanti anni fa, Giampaolo Pansa affibiò all’allora leader Dc Arnaldo Forlani (nella foto), per evidenziarne due tratti caratteriali opposti, e conviventi nella stessa personalità.

Confesso che, alla notizia di stamattina sul ‘forfait’ del sindaco Fabbio, che ha poco onorevolmente mandato allo sbaraglio a Torino il neo assessore al Bilancio Trussi e il neo ragioniere capo Ansaldi (per la serie: ‘ambasciator non porta pena’, essendo i due nei rispettivi ruoli solo da qualche settimana), la figura del coniglio, o della tartaruga che si chiude nel guscio a mo’ di difesa, mi è balenata davanti agli occhi. Poi però ho anche pensato al progressivo ‘indurirsi’ dell’immagine del nostro sindaco, dal 2007 in qua. Del buon democristiano da sacrestia, francamente, c’è rimasto poco, anche perché via via che la battaglia politica si è fatta intensa (e che certi compagni di strada hanno acquistato forza) c’era poco da fare: à la guerre comme à la guerre, insomma.

Da cui, appunto, la definizione di ‘coniglio mannaro’: del resto davvero forse ormai tutto è stato detto e scritto nella storia dell’umanità, e basta attingere all’enorme bagaglio passato. In questo caso, della nostra politica.

Mi pare comunque di capire che la vicenda bilanci sia, come era prevedibile, all’ennesimo passaggio intermedio: non tutto va bene, ma neanche ci sono bocciature plateali.

Il che consente di rilanciare, come da troppo tempo, la palla in avanti: e Alessandria continua a galleggiare nell’incertezza. Il patto di stabilità nel 2011 sarà rispettato, come lascia intendere il ragioniere capo Ansaldi? Basteranno le risorse in arrivo (ricordiamolo: via Iren, ossia via Pd) dall’affaire Amiu, per evitare al Comune di Alessandria di sprofondare?

Se ne riparla tra una decina di giorni, quando dovrebbe arrivare la pronuncia scritta della Corte dei Conti.

E le elezioni si avvicinano….

E. G.