Il primato della politica (e degli elettori)

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Oggi alle 12 il sindaco Piercarlo Fabbio si ri/presenta di fronte ai giudici della Corte dei Conti. Cosa succederà, lo scopriremo a breve dai cronisti alessandrini che per l’occasione stanno raggiungendo Torino.

Non abbiamo molta voglia di fare pronostici: ci sembra invece opportuno constatare che questa vicenda ha ormai stancato un po’ tutti. Quindi, se è assolutamente necessario che gli organi deputati al controllo facciano il loro dovere rapidamente e sino in fondo, è altrettanto legittimo, e anzi necessario, che sia i politici che i cittadini sappiano guardare oltre. Immaginando (e costruendo in maniera il più possibile condivisa) per Alessandria un futuro che porti un po’ di slancio, di energia, di fiducia a tutta la comunità.

Le esigenze insoddisfatte dei cittadini sono numerose, e le emergenze non mancano. Al di là del clima ‘bellicoso’ da campagna elettorale (di fatto già cominciata), e chiunque vinca le elezioni di maggio, sarà necessario da parte dei futuri amministratori cittadini un approccio trasparente e realista: unica possibilità per riavvicinare ‘il Palazzo’ alla gente, oggi scoraggiata e amareggiata.

Chi gira per Alessandria scoramento e sfiducia li percepisce nettamente. Anche se, diciamocelo, è così anche in molte altre parti del Paese. Non attribuiamo insomma a Fabbio più demeriti di quanti non abbia: bastano quelli che ha, e che abbiamo tante volte enumerato.

Ma quei 10 o 12 candidati alla poltrona di sindaco hanno davvero programmi ‘risolutivi’, e la capacità e determinazione per realizzarli? Probabilmente no, ma l’essenziale in questa fase è riuscire a guardare avanti, a voltare pagina.

Il consiglio comunale di ieri sera a Palazzo Rosso, per quanto molto civile e sviluppato su temi ‘ordinari’, agli occhi di un osservatore esterno aveva un che di irreale, di paradossale, e pure di vecchio. Insomma, con tutto quel che è successo in questi mesi davvero si ha l’impressione che soltanto tornando quanto prima alle urne sarà possibile tentare di ‘riallineare’ Alessandria e la sua rappresentanza polico amministrativa. Che oggi sembrano lontanissime tra loro.

E. G.