Molinari candidato sindaco, e Bellotti de Magistris alessandrino?

Ci sono giornate che cominciano tranquille, e finiscono col botto. Ieri è stata una di quelle, su almeno due fronti politici.

Da un lato, la ‘bomba’ in arrivo da Torino, via Roma: Riccardo Molinari (nella foto) non è più consigliere regionale della Lega Nord  (e ovviamente neppure vice presidente del Consiglio Regionale), per decisione della Corte di Cassazione, Anzi, precisa Molinari, “grazie al giudice Corrado Carnevale (l’82enne ‘ammazzasentenze‘ che i meno giovani ben ricordano), e a chi vuole destabilizzare la Lega Nord”. A sostituirlo sarà l’ormai ex leghista Michele Formagnana, che raccolse nel 2009 1.700 preferenze, contro le 5.000 di Molinari.

E’ un botto, in effetti. E con motivazioni (è una mia opinione, naturalmente) francamente risibili. Però così è, e da oggi partirà il nuovo ‘risiko’ della politica: Molinari resterà a Torino, magari con qualche incarico in giunta, o l’inaspettata sentenza aprirà scenari nuovi e imprevedibili nello scenario politico alessandrino di primavera? Io da mesi sostengo che il segretario provinciale della Lega Nord sarebbe uno dei pochissimi candidati competitivi, non solo all’interno del Carroccio ma dell’intero centro destra alessandrino, per la carica di sindaco di Palazzo Rosso. E questo evento inatteso potrebbe generare una serie di nuove ‘combinazioni’. Ne riparliamo certamente, ma intanto dite la vostra.

Attenti però a non sottovalutare l’altro evento della giornata politica di ieri, che è la conferenza stampa di Paolo Bellotti, consigliere dell’Idv di Alessandria, accompagnato dall’acquese Piera Petrini in Levo (persona che non conoscevo, e che mi è parsa molto perbene), ex responsabile amministrativa dell’Italia dei Valori provinciale. Si è parlato di ‘ndrangheta, di variante collinare, di colpi bassi e clima intimidatorio all’interno dell’Idv, facendo un esplicito appello al leader del partito Antonio Di Pietro, Che però secondo me, ad occhio e croce, situazioni delicate come quella alessandrina ne ha da gestire parecchie su scala nazionale. Auspicato anche il materializzarsi di un de Magistris su scala alessandrina: che sia lo stesso Bellotti?

Anche qui, non si possono che attendere sviluppi: certo il clima all’interno dell’Italia dei Valori di Alessandria è da resa dei conti, e l’invito a ritrovare unità e coesione emerso nella recente intervista del suo segretario provinciale Enzo Demarte sembra assai lontano dal realizzarsi. Da capire, ora, quale posizione prenderà al riguardo non solo Rita Rossa, ma l’intera coalizione di centro sinistra.

E. G.