La parte civile [Il Flessibile]

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di Dario B. Caruso.

L’argomento è caldo.
Molte sono le argomentazioni prodotte sul web a favore di una parte o di quella opposta.
Aggiungo a codeste anche una mia idea, semplice ma – come tutte – legittima. E mi piacerebbe che una volta tanto coloro che leggono queste poche righe e che approvano o disapprovano lo facessero con un commento sul blog, ufficialmente. In questo modo, moltiplicando le opinioni, si amplificherebbe la voce di ciascuno. Pacificamente.

Expo 2015 e tutto ciò che comporta il dissenso all’evento.
Premetto il mio favore alla realizzazione dell’Esposizione Universale di Milano, anche se rischiamo di creare cattedrali nel deserto: l’opportunità vale molto più che il rischio del fallimento poiché chi non fa non sbaglia e di questo tipo di politica ne abbiamo piene le tasche.

Parentesi.
L’Amministrazione Comunale di Savona pochi giorni fa ha ricevuto la valutazione da parte dei cittadini e degli organi di stampa locali: sufficienza risicata ma sufficienza, a fronte di una politica del “non fare” che privilegia la stasi e il clientelismo.
Fate voi…
Chiusa parentesi.

parte_civileFacciamo fatica a comunicare l’inutilità della violenza, a trasmettere l’educazione senza perbenismo, la forza senza ingiustizia e tutto viene vanificato da un centinaio di balordi senza idee né ideali che mettono a ferro e fuoco una via.
Non c’è prezzo da pagare per un danno così grande; poche ore di ignoranza collettiva riescono a distruggere anni di lavoro sulla collettività.
Quale sia la soluzione non saprei.
Mi piacerebbe pensare che in fase di prevenzione si agisca differentemente.
E che la pena per i fermati venga rimodulata in maniera esemplare.

Non mi basta la dichiarazione del Presidente del Consiglio Renzi che parla di “quattro teppistelli figli di papà”.
Non mi soddisfa la soddisfazione del questore per aver “contenuto la furia dei black bloc”.
Non mi convince la richiesta di dimissioni del Ministro Alfano.
Non mi basta neppure la madre di Baltimora, che avrebbe dovuto sculacciare il figlio prima anziché schiaffeggiarlo in strada poi.
Per una volta pretendo di più.

Costituiamoci parte civile.
Creiamo un centro per la raccolta di adesioni e formiamo un fronte comune per arginare l’idiozia umana, denunciamo la malavita disorganizzata con una pesante accusa, sentiamoci indignati per la res publica danneggiata.
Domani la macchina, il negozio, il giardinetto sotto casa, la pensilina dell’autobus, il cassonetto della differenziata, il marciapiede, il portone, potrebbero essere i nostri.

La parte civile del nostro Paese è sicuramente preponderante. Anche al netto dei politici corrotti, degli aguzzini, degli assassini, degli spacciatori, dei mafiosi, dei disonesti e dei bugiardi.
Perché la parte civile non si costituisce parte civile?