I Grigi e le palle di Natale

Alessandria 5 - Pontedera 1 [Curva Nord] CorriereAldi Jimmy Barco
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Archiviata la prima giornata del girone di ritorno con una gratificante terza vittoria consecutiva che proietta i Grigi dal margine dei play out al margine dei play off.

Contro il Pontedera è stata poco più di una passeggiata di salute, come lo erano state le partite dei due turni precedenti. Forse un po’ troppo “passeggiate di salute”, ma tant’è.

E che Marcolini sia un tecnico preparato, entusiasta e pragmatico lo ha dimostrato in riva al Tanaro. Che sia un mago dotato di bacchetta magica pronta all’uso ne dubito, ma sta di fatto che la squadra ora ha una fisionomia definita, il modulo di riferimento pure e il 4-3-3 visto contro il Pontedera è quello che garantisce a (quasi) tutti i nostri giocatori di operare nei ruoli preferiti.

A tal proposito ho letto un interessante articolo post partita asserire che i Grigi contro I Grigi e le palle di Natale CorriereAlil Pontedera, hanno giocato con il 4-4-2: balle! In effetti, appena arrivato, il mister si era affidato al classico 4-4-2 perché la squadra aveva serie difficoltà e quel tipo di assetto ti consente di trovare facilmente equilibri dignitosi. Poi è arrivato il 4-3-3 che, se le due punte esterne ( Sestu e Gonzalez) sono disponibili al sacrificio, rende tutto facile a molti giocatori della rosa.

Da questo progetto tecnico rimangono estromessi alcuni elementi (Bellomo su tutti) è vero, ma ce ne faremo una ragione. Questa sosta natalizia poi ha portato un’altra conferma: rispetto alle minchiate che ultimamente si rincorrevano sul Web (alcune sicuramente scritte con malcelata soddisfazione) parlando di un probabile disimpegno Di Masi ha zittito tutti con una dichiarazione che è pure una lettera d’intenti.

Grigi nella bufera: sì alla delusione, no alla contestazione violenta.  Immediata presa di posizione della società CorriereAlIl Presidente ha precisato che le mosse per il futuro della Società sono già scritte e prevedono il suo impegno ancora più entusiastico del passato. Pensierino della sera: non so quali e quante soddisfazioni sportive ci saranno riservate dalla dea Eupalla, mi basta sapere che il futuro dei Grigi sia in mano ad una persona giovane, per bene, munifica, appassionata ed equilibrata. Per la qual cosa per un bel po’ non dovremo preoccuparci dell’esistenza stessa dell’Alessandria Calcio e della sua partecipazione a campionati che le competono.

E per chi, come il sottoscritto, ha vissuto certe crisi, ha conosciuto certi passaggi societari e ha visto aggirarsi presidenti che venivano qua per spolpare quel poco che era rimasto intorno all’osso questo è la migliore notizia che mi potessero comunicare riguardo la mia squadra del cuore alla fine di questo annus horribilis. Dopo la iattura Magalini però non ci voleva certo la coppia scoppiata Sensibile-Stellini i quali, evidentemente, non hanno preso coscienza delle cose semplici, della normalità, dell’equilibrio e della ragionevolezza, convinti di poter sperimentare le loro teorie grazie alla cavia Alessandria Calcio, incuranti della pazienza di una piazza intera e dei soldi investiti dal Presidente.

Brutta storia. Una storia che, tra l’altro, allunga i tempi di metabolizzazione della mappazza ingoiata nello scorso campionato e che, da luglio fino a un mese fa, è servita persino da alibi per le minchiate di questa stagione. Quando poi dopo la partita con il Pontedera in sala stampa un cronista ha posto la domanda, magari un po’ ingenua ma certamente legittima, ad un nostro giocatore (che penso sia il più pagato della serie C e che fino a oggi ha giocato poco e male benchè appena arrivato dalla massima serie) riguardo ai cambiamenti positivi avvenuti nel dopo Stellini il nostro campioncino ha I Grigi e le palle di Natale CorriereAl 1tentato di rispondere ruminando frasi fatte e luoghi comuni di una banalità ai limiti dell’irriverente nei confronti dell’uditorio. E poi, per cercare di essere convincente, si è appellato al fatto che, appena arrivato, c’era un brutto ambiente dovuto ai rovesci sportivi della stagione scorsa. Ma allora perché lui ha rescisso, avendo ancora un anno di contratto, con la sua vecchia squadra che adesso, per inciso, è in testa alla classifica di B per approdare in una piazza disastrata come la nostra? (Una risposta ce l’avrei ma è tutt’altro che intonata al periodo natalizio … ).

E poi vorrei suggerire a questo genietto della comunicazione due cosette:

1) La scorsa stagione quella squadra così deludente ha raccolto 78 punti e ha vinto tutte le partite spareggio tranne la finale: per raccogliere gli stessi punti questa squadra allenata da Stellini potrebbe farcela, dati alla mano, si e no in tre campionati e vi lascio immaginare a come potrebbero finire gli spareggi …

2) Rispetto all’organico del 2016/17 la squadra è stata, almeno sulla carta, rinforzata nel mercato estivo e non indebolita. Non pensa il nostro giocatore, così pronto a parlare dei limiti altrui, che se questa squadra avesse cominciato a settembre e non a dicembre a giocare in modo dignitoso e avesse una classifica appena compatibile con il monte stipendi dei suoi giocatori molti problemi ce li saremmo lasciati alle spalle già ad inizio stagione? Ma è mai possibile che certi giocatori, efficientissimi quando devono discutere i loro contratti, lo siano meno sul campo e ancor meno quando devono parlare pubblicamente del loro lavoro?