Barosini: “Un mix di nuovi progetti e seria manutenzione, e Alessandria cambierà volto”. Sui dirigenti: “si occupino della gestione, le scelte competono alla politica”

Merci via treno da Mortara alla Cina Barosini: "opportunità che anche Alessandria saprà cogliere" CorriereAl 1“Ogni giorno ricevo segnalazioni su situazioni più o meno di emergenza, che necessitano di intervento. Rispondo sempre a tutti, e di tutto prendo nota, smistando a chi di competenza. Perché penso che l’amministratore locale oggi puoi farlo solo così, conservando un filo diretto costante con le persone”.

Incontriamo Giovanni Barosini nel suo ufficio di assessore del comune di Alessandria, al terzo piano di quel Palazzo Rosso che, con la sua aria decrepita in attesa di interventi urgenti (“li faremo, sono già pianificati, e a dire il vero il percorso era già stato avviato, nel 2015, dall’amministrazione precedente”), è un po’ il simbolo, nel bene e nel male, di una città malconcia, ma che non si arrende. “Qualcuno ogni tanto dice ‘ci vuole un progetto di alto profilo’, e certamente non sbaglia: ma bisogna fare un passo per volta. La scorsa estate abbiamo ereditato una situazione disastrosa, e attenzione non solo per colpa del centrosinistra: non siamo in campagna elettorale, ragioniamo con serenità. Il quinquennio Rossa è stato di austerity totale, e con il dissesto non poteva essere altrimenti: per cui si tratta di riprendere a camminare normalmente, prima di metterci a correre”. Eppure, accanto ai progetti di gestione e manutenzione ordinaria, i progetti (e magari anche i sogni) agli attuali amministratori del comune di Alessandria non mancano. Proviamo allora, a farci raccontare da Barosini in che direzione, sotto la sua guida, il decisivo comparto dei lavori pubblici (senza certamente dimenticare le altre deleghe, dal welfare animale al verde pubblico) potrà contribuire a cambiare il volto di Alessandria, rendendola più moderna ed attrattiva, se davvero non si vogliono perdere ulteriori opportunità di sviluppo.

 

 
Assessore Barosini, partiamo dal Bando Periferie, e da Marengo come Copia di Progetto Marengo Hub da periferia a comunità: alcune riflessioni critiche sul fronte energia 1hub della città. A che punto è quel progetto?
Procede, a piccoli passi molto concreti. Alessandria è tra le città destinatarie del contributo ministeriale, il filo diretto con Roma è costante, e in ballo ci sono come noto 18 milioni di euro, con cui sarà possibile cambiare volto ad un’intera ‘tratta’, che dalle porte di Alessandria arriva appunto a Marengo. Anche qui non nascondiamoci però che su questi grandi progetti esiste una continuità di progetto: così come il ponte Meier fu inaugurato da Rita Rossa, ma come progetto partì addirittura con Francesca Calvo, così noi oggi abbiamo il compito di proseguire nella realizzazione concreta di un progetto che è stato avviato prima di noi. In questi giorni in giunta abbiamo approvato la bozza pervenutaci dal Ministero, si sta accelerando. Peraltro abbiamo anche chiesto se e quali spazi ci sono per una ‘rivisitazione’ di alcuni aspetti, e confidiamo in una risposta positiva.

 

 

comune_alessandria_okSiamo concreti assessore: quando partiranno i lavori, e quando finiranno?
Non posso che dire che spero possano partire nel corso del 2018, ed essere realizzati nel più breve tempo possibile, ma anche con tutti i crismi e i controlli necessari. So che sembra una risposta di maniera, ma non è così. Lo vediamo anche per un altro progetto già avviato da anni, e ad oggi mai partito, che è quello del recupero di Palazzo Rosso: anche qui sono state individuate le risorse, circa 720 mila euro, ‘accendendo’ un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, e alcune priorità (il rifacimento del tetto, e delle facciate storiche), e poi si è anche avuto il via libera della Sovrintendenza. Ora però è emersa la necessità di interventi anche sui serramenti, e l’iter autorizzativo è stato riaperto. Entro fine 2018 però davvero vorrei che si partisse: parliamo di un palazzo che è la casa comune di tutti gli alessandrini, nel quale peraltro lavorano centinaia di persone, e in cui ogni giorno entrano migliaia di cittadini.

 

Opere pubbliche: tempi biblici, costi esagerati. Siamo noi cittadini ad avere una visione distorta, o è davvero così assessore? Sia sincero però….
Cerco di esserlo sempre, chi mi conosce lo sa. Sui costi, non posso che rispondere che occorre garantire sempre la massima trasparenza, e verificare tramite gare quali sono le migliori soluzioni praticabili. Quanto ai tempi, è purtroppo vero che talora si allungano a dismisura, ma esistono procedure e regole che vanno rispettate con rigore. Semmai c’è un altro aspetto rilevante, che è quello della qualità delle opere, e della costante manutenzione. Su quel fronte rimango convinto che si debba e possa migliorare, anche a casa nostra. E lo si può fare solo se esiste vera collaborazione e rispetto dei ruoli tra la politica e la dirigenza. Non sempre questo è accaduto.

 

Che fa assessore Barosini, polemizza con i potenti ‘mandarini’ di Palazzo? Sa bene che i politici passano, loro restano fino alla pensione…qualcuno anche oltre.
(sorride, ma poi tace e riflette) Dai, andiamo a muso duro: i dirigenti qui dentro sono gli stessi da trenta, forse anche quarant’anni. E’ evidente che questo qualche problema lo crea, al di là dei rapporti personali, che per quanto mi riguarda sono cordialissimi con tutti. In queste settimane sarà varato il progetto di riorganizzazione della struttura, e ci saranno novità. Anche se naturalmente parliamo solo di un turn over di competenze: le persone sono sempre le stesse. Però ripeto: alla politica competono le scelte, ai dirigenti la gestione. Che deve essere reale, ed efficace: le verifiche sullo stato di avanzamento dei lavori, e sulla loro qualità, vanno fatte sempre, e in maniera continuativa.

 

Amag Ambiente: finalmente qualcosa si muove? 10 a Locci per il Centro Sportivo Borsalino [Le pagelle di GZL] CorriereAlA tal proposito, in queste settimane Emanuele Locci ha sollevato la questione del Centro Sportivo Barberis, noto come il Borsalino….
Lì infatti è stato tutto congelato, per decisione del segretario generale, in attesa di verifiche puntuali. Che vanno effettuate sempre però, senza aspettare che scoppi lo scandalo di turno….

 

Procediamo in un viaggio tra le piccole e grandi opere assessore. Ci sarà Marengo Hub e ponte Tiziano, sarà vero? Intanto una certezza c'è: la Juventus! CorriereAl 1una riqualificazione di tutta l’area che dal Tiziano va verso il Meier?
Nell’area dell’ex consorzio agrario sono state concesse (prima che si insediasse questa amministrazione, ndr) le autorizzazioni per un nuovo centro commerciale. E’ previsto che chi edificherà si faccia carico anche di una serie di interventi migliorativi nell’area del Tiziano, a partire da un sistema di illuminazione serale/notturno di qualità, esigenza molto avvertita dagli alessandrini, almeno per le segnalazioni che ci arrivano. Certamente poi la piscina comunale nel 2018 va riaperta, e mi piacerebbe che tutta quell’area, fino al palazzetto dello sport, diventasse una sorta di ‘cittadella’ degli sport acquatici. Va ovviamente individuato un progetto, e le risorse necessarie per realizzarlo.
M5S: "Facciamo dell'ex Cangiassi un centro servizi per alessandrini e turisti" CorriereAlIn zona stazione Fs c’è sempre l’ex Cangiassi…che ne facciamo? E dove c’erano gli ecomostri nascerà altro?
Per l’ex Cangiassi occorre pensare ad un nuovo bando di gara, non c’è altra strada. Per l’area di fronte alla stazione, liberata dagli ecomostri, pare ci sia una cordata di imprenditori interessata a presentare un progetto per una struttura commerciale. Ma è un’ipotesi tutta da verificare. In alternativa è anche possibile che quell’area consenta un ampliamento dei giardini: che in ogni caso vanno riqualificati, illuminati, resi più sicuri e fruibili. A tal riguardo, anche l’ipotesi che Noe e Guardie Forestali possano trovare collocazione in alcuni uffici della struttura del Teatro Comunale, lato laghetto per intenderci, consentirebbe sicuramente una maggiore presenza di figure autorevoli, che contribuirebbero a rendere anche le strade attorno più sicure.

 

Piazza Garibaldi invece rimane un rebus: ce la teniamo così, o si Piazza-garibaldi_alessandriarealizzerà il parking sotterraneo, ridisegnando al contempo tutto il profilo dell’area circostante, giardini compresi?
Certamente le esigenze della città, da quando è stato pensato il progetto ad oggi, sono cambiate, e un’attualizzazione avrebbe più che senso. E in ogni caso ogni cambiamento sostanziale sarà il frutto di una scelta collegiale della giunta, con il coinvolgimento di tutti i soggetti di categoria. Detto questo, se vuole l’opinione personale di Gianni Barosini, non mi nascondo: io oserei, e proporrei un cambiamento radicale. Posto naturalmente che anche i cantieri vanno aperti con giudizio, con gradualità: insomma, non si possono far partire in parallelo rifacimento della piazza, teleriscaldamento, Marengo (per fare tre esempi, ma ne ce sono anche altri), e non prevedere reazioni anche forti. Però al contempo credo che questa giunta abbia di fronte a se 4 anni e mezzo importanti, se davvero vogliamo rilanciare Alessandria.

 

Tribunale all'Ex Consorzio Agrario? Speriamo, ma attenti al piano interrato [Le pagelle di GZL] CorriereAl 1Continuiamo il ‘tour’ per la città assessore Barosini: la struttura fatiscente dell’ex Consorzio Agrario di via Cardinal Massaia, di recente acquistata all’asta da privati, potrebbe diventare un ampliamento dell’attuale Tribunale?
A me risulta che ci sia l’intenzione, da parte del Demanio, di concentrare le attività del tribunale e degli uffici finanziari all’interno della ex caserma Valfrè. Ma naturalmente rimaniamo in attesa di saperne di più: l’importante è che si proceda, e che gli oggettivi problemi logistici del nostro tribunale siano risolti al più presto.

 

Il piazzale Berlinguer invece sarà posto in sicurezza? In questi anni parole tante, fatti nessuno però..
Assolutamente sì. C’è un accordo tra comune e Aso, proprietaria dell’area. Il parcheggio sarà meglio illuminato e controllato con videocamere notte e giorno. Questo è deciso, e si farà. Se poi in futuro ci sia anche la possibilità di ragionare su un multipiano è da vedere: servono risorse.

 

Diamo uno sguardo alle frazioni, assessore Barosini: in campagna Casalbagliano ultimo atto: “Siamo stanchi di farci prendere in giro: il comune aspetta che ci scappi il morto?”. Castello ‘in pezzi’, mobilitato anche Vittorio Sgarbi CorriereAl 1elettorale i paesi sono sempre una priorità per tutti. Poi si spengono i riflettori, e si torna alla (scarsa) manutenzione ordinaria…
Quella peraltro è importantissima, precisiamolo: strade e marciapiedi curati, caditoie e tombini puliti, cimiteri e illuminazione pubblica in ordine sono la prima esigenza delle migliaia di alessandrini con cui ho parlato quest’anno. E questo stiamo facendo, con metodo e con un cronoprogramma preciso. Poi certamente ci sono realtà specifiche che necessitano di interventi importanti. Cito per tutti (ma non è l’unico caso) Casalbagliano, i cui abitanti davvero da troppi anni sopportano situazioni che vanno risolte. Un primo stanziamento per interventi c’è stato, ma proseguiremo per tutta la durata del mandato.

 

Lei ha fatto cenno all’illuminazione. Sembra banale, ma spesso sono al buio non solo i paesi, ma anche interi quartieri della città: è una scelta di risparmio, di incuria o che altro?
Disporre di impianti di illuminazione pubblica efficienti assume un ruolo fondamentale sia per motivi di economicità sia per motivi legati alla sicurezza della circolazione stradale, alla sicurezza pubblica sia per un aspetto più strettamente sociale, ovvero l’esigenza di vivere l’ambiente urbano notturno. L’illuminazione pubblica, che nel territorio comunale conta quasi 15.000 punti luce, rappresenta una delle più rilevanti voci di spesa nel bilancio comunale (euro 2.300.000 circa) ed è per questo che stiamo cercando soluzioni che consentano da una parte di migliorare e potenziare l’attuale servizio e dall’altra di ridurre la spesa. Intanto questa Amministrazione si sta già muovendo affidando a breve diversi interventi di potenziamento e manutenzione degli impianti esistenti.

 

Aree industriali e produttive: D3 D4 D5. Nacquero tanti anni fa come vere eccellenze. Oggi, per quanto ospitino importanti realtà imprenditoriali, danno un’impressione di complessivo abbandono. Eppure tasse ne pagano eccome, le realtà lì insediate…
Sono aree che, alla fine del nostro mandato, ci piacerebbe rappresentassero un fiore all’occhiello per Alessandria. Stiamo pensando a forme di cooperazione con gli imprenditori, a sperimentazioni anche innovative di co-gestione. Così come, su tutte le aree verdi del nostro vasto territorio comunale, dai parchi alle aiuole, lanceremo presto progetti di ‘adozione’, rivolti ad associazioni, imprenditori, privati cittadini, a partire da chi ha cani e animali da affezione. Mi piacerebbe che nessun metro quadrato di verde pubblico rimanesse ‘incustodito’, che ogni alessandrino si sentisse responsabile di un piccolo spazio.

 

La Cina è davvero lontana da Alessandria. Ma anche altri mercati sono avvolti nelle nebbie [Centosessantacaratteri] CorriereAlNei giorni scorsi lei è stato a Mortara, all’inaugurazione della linea treni merci per la Cina. Davvero pensa che Alessandria possa far parte del progetto?
Non solo ci credo, ma abbiamo già avviato un confronto con i diversi soggetti coinvolti: ovviamente dobbiamo essere in grado, da parte nostra, di mettere a disposizione un valore aggiunto, in termini di spazi e di collegamenti, che ci renda appetibili rispetto al progetto stesso. Però ci sono sicuramente gli spazi per riuscirci, e più in generale per creare le condizioni affinché l’alessandrino diventi appetibile per nuovi importanti insediamenti produttivi e distributivi. Altro non dico, ma posso assicurare che contatti in corso ce ne sono, eccome.

 

E la politica nazionale, assessore? Lei è anche segretario regionale Barosini: “Un mix di nuovi progetti e seria manutenzione, e Alessandria cambierà volto”. Sui dirigenti: “si occupino della gestione, le scelte competono alla politica” CorriereAldell’Udc, non dimentichiamolo: si candiderà alle prossime politiche 2018, o regionali 2019?
Non è un problema di candidature personali, mi creda, ma di muoversi dentro un quadro coerente. E’ un fatto che l’Udc, dal referendum dello scorso anno alle elezioni di quest’anno, da Alessandria alla Sicilia, è tornato pienamente a casa, come tassello importante di un centro destra vincente. L’obiettivo prossimo non può che essere una netta affermazione alle elezioni politiche di primavera: quello è lo snodo per provare davvero a cambiare l’Italia, dopo anni di agonia. Anche qui in Piemonte cercheremo di fare la nostra parte, e di dare il nostro contributo, speriamo decisivo.

 
Ettore Grassano