Continua la campagna di vaccinazione antinfluenzale

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Riorganizzazione personale ASL AL: alcune precisazioni CorriereAlContinua la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza partita lo scorso 6 novembre. L’obiettivo dell’Assessorato alla Sanità è di aumentare ancora di più la copertura vaccinale, raggiungendo il 75% dei soggetti interessati.

Come ogni anno, il Servizio sanitario piemontese, attraverso i servizi vaccinali dell’ASL e i Medici e Pediatri di Famiglia, offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio.
Si tratta dei soggetti, a partire dai 65 anni di età e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.

L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali che si manifesta con febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti. È una malattia stagionale che rappresenta ancora un importante problema di salute a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio.

Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, ha colpito oltre 560.000 persone. L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è importante prevenire, attraverso la vaccinazione, le conseguenze più gravi dell’influenza.

Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito della Regione Piemonte, oppure possono essere richieste direttamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di famiglia o ai servizi vaccinali delle ASL.

E’ importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ricordiamo alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile.