26 ottobre 2016, COCIV e Terzo Valico: non scordiamoci che….

terzo_valicoÈ ormai trascorso un anno dall’arresto del vertice dirigenziale di Cociv.
Durante questo periodo abbiamo ascoltato increduli le dichiarazioni del Sig. Pagani circa il rischio amianto, abbiamo letto le negoziazioni dei lotti di costruzione fatte sulla pelle di donne brasiliane, l’ammissione dell’inutilità e del sovradimensionamento dell’opera da parte della Commissaria Romano, abbiamo assistito, a soli tre giorni dalla retata, a improbabili convegni per la spartizione di 60 milioni di denaro pubblico per opere che, se e quando fossero davvero utili, dovrebbero essere realizzate indipendentemente dal Terzo Valico e dovrebbero costituire la concretizzazione di un diritto e non una merce di scambio.

Abbiamo anche letto le incredibili notizie in merito alla qualità dei lavori fin qui realizzati: dal “Cemento come colla” e “calcestruzzo che defluisce a cazzo” al conferimento di smarino inquinato in cave poco distanti dai pozzi dell’acquedotto della città di Alessandria, alle alterne vicende legate ai numerosi ritrovamenti di amianto e benzene nello smarino proveniente dagli scavi del Terzo Valico.

A oggi, tutto ciò non ha ancora suscitato alcuna reazione da parte dei sindaci dei comuni interessati all’opera: forse perché le proposte fatte loro il 29 ottobre 2016 sono state convincenti? I sostenitori dell’opera hanno dimostrato loro degli argomenti solidi per convincerli a non sollevare obiezioni? Attendiamo ancora che si faccia luce anche sull’altra faccia della sporca medaglia: chi ha operato con tale spavalderia non può averlo fatto in assenza di coperture politiche.

Abbiamo la democratica necessità di sapere chi è quel Daniele menzionato in una delle telefonate intercettate, visto che c’è stata una chiara smentita dal politico di nome Daniele più noto in provincia. Vorremmo anche conoscere i nomi di tutti gli altri politici di cui non sono state rese note le intercettazioni.
Forse oggi staranno un po’ più attenti quando usano il telefono?

Intanto constatiamo che la macchina organizzatrice è molto efficiente: è riuscita a commissariare un consorzio privato, a indire nuove gare d’appalto perfettamente regolari che vengono vinte dalle stesse ditte cacciate in precedenza per reati contestati.

Ma state sereni: è tutto regolare.

 

Circolo Legambiente Val Lemme e Legambiente dell’Ovadese e Valle Stura