Frera: “Costruire Insieme non è stipendificio, ma realtà che eroga servizi di qualità”. E su Marengo: “Facciamone l’hub dell’innovazione tecnologica”

Frera: “Costruire Insieme non è stipendificio, ma realtà che eroga servizi di qualità”. E su Marengo: “Facciamone l’hub dell’innovazione tecnologica” CorriereAl 1 “Il risultato di cui vado più orgoglioso di questi due anni e mezzo di presidenza a Costruire Insieme sa qual è? L’’entusiasmo con cui oggi i dipendenti di questa azienda, pubblica ma azienda a tutti gli effetti, lavorano e dichiarano la loro appartenenza: nessuno più, tra tutti coloro che ci conoscono e sanno cosa facciamo durante l’anno, si permette più di parlare di stipendificio”. Giovanni Frera, presidente di Costruire Insieme, l’azienda speciale controllata al 100% dal comune di Alessandria e nata sulle ceneri di Aspal, va subito al punto: Costruire Insieme è oggi una realtà sana, che sta in piedi (ovviamente con i contributi del comune di Alessandria per i diversi servizi erogati, ma anche “con una crescente capacità di generare introiti di mercato, si pensi alle iniziative legati ai musei”) e che soprattutto contribuisce ad erogare sul territorio alessandrino una serie di servizi sociali, educativi e culturali “che rappresentano un valore aggiunto per tutta la comunità”.

Frera, 55 anni, è un milanese che vive a Frugarolo, e che nella capitale lombarda esercita la sua attività principale di manager legato all’innovazione in rete, al servizio delle imprese.

Nel 2015 l’amministrazione comunale gli ha affidato il compito di razionalizzare e modernizzare l’attività di Costruire Insieme, e oggi il manager ‘prestato’ alla pubblica amministrazione sente di aver fatto pienamente il suo dovere: “merito naturalmente di chi lavora qui a tempo pieno, dalla direttrice Angela Biscaldi (dirigente del comune di Alessandria, ndr), ai circa 35 dipendenti che operano in parte all’interno della Biblioteca Calvo, ma in buona parte anche in altre sedi, in rapporto alle diverse necessità aziendali”.

Ecco, appunto. Oggi, a cinque anni dalla sua nascita, cosa fa Copia di  Palazzo Rosso: il consigliere Penna (Sel) destina i compensi 2013 alla biblioteca comunale CorriereAlprecisamente Costruire Insieme? “Partiamo proprio dalla biblioteca – spiega Frera -: qui il nostro personale coadiuva i dipendenti del comune in una serie di attività gestionali, sviluppando contemporaneamente progetti culturali al servizio della città. Cito due esempi molto recenti: il Premio Pittaluga, in cui abbiamo avuto compiti di segreteria, e il Festival Adelio Ferrero, che invece ci ha visti coinvolti in maniera molto più ampia e sostanziale: con risultati mi pare felici. Così come, per restare in ambito cinematografico, si è rivelata importante l’idea di proporre la visione di una serie di film, qui in biblioteca in sala Bobbio, il sabato pomeriggio. Un progetto che speriamo possa continuare, indirizzato agli adolescenti che, in questo modo, possono avere un’alternativa allo ‘struscio’ in centro o ai centri commerciali. Con il supporto importante di insegnanti e psicologi, per cui partendo da un film si apre poi la discussione su temi legati alla vita quotidiana, e all’età appunto adolescenziale. Sempre in biblioteca, segnalo anche che funzionano benissimo i laboratori di alfabetizzazione digitale: nel giro di un anno si sono iscritte e hanno partecipato circa 250 persone, di ogni età ed estrazione: segno evidente che c’è un bisogno vero da soddisfare”.

Frera: “Costruire Insieme non è stipendificio, ma realtà che eroga servizi di qualità”. E su Marengo: “Facciamone l’hub dell’innovazione tecnologica” CorriereAl 3A proposito di servizi socio educativi: a Costruire Insieme fa riferimento tutta una serie di attività ‘itineranti’ sul territorio, con un ruolo centrale, evidenziato di recente su CorriereAl anche dall’assessore ai servizi educativi Silvia Straneo. “Fra Bianconiglio di Spinetta, Spazio Famiglie di Cascinagrossa, servizio Ludobus itinerante, supporto all’attività delle scuole e centri estivi – sottolinea Frera – il ‘pacchetto’ dei nostri servizi è variegato, e capace di soddisfare molteplici esigenze, rivolte in particolare ai bambini da 0 a 11 anni di età. Basti pensare che abbiamo riaperto le prenotazioni con le scuole l’11 settembre, e abbiamo già praticamente pianificato le attività fino al prossimo giugno. Mentre un’altra ‘perla’ sono i nostri centri estivi, che nel 2018 torneranno al Campo Scuola, dopo gli interventi di ammodernamento della struttura: anche lì abbiamo costantemente il tutto esaurito”.

Altro filone importante, l’attività di supporto che Costruire Insieme Frera: “Costruire Insieme non è stipendificio, ma realtà che eroga servizi di qualità”. E su Marengo: “Facciamone l’hub dell’innovazione tecnologica” CorriereAl 4offre alla rete museale: che è realtà importante, anche se talora gli alessandrini fanno fatica a pensare Alessandria come città d’arte. “Anche qui, a funzionare è la capacità di diversificare l’offerta – spiega Frera -, con un occhio all’innovazione, e l’altro alla valorizzazione della tradizione. Gli aperitivi ai Musei, ad esempio, funzionano benissimo, così come i concerti, e i laboratori al Teatro delle Scienze: tutte iniziative che coinvolgono i partecipanti, li rendono protagonisti. Bisogna naturalmente sempre riuscire a ‘legare le cose’, a far stare insieme diversi elementi, innovando l’offerta di anno in anno”.

Oggi la delega ai servizi culturali fa capo direttamente al sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che assessore alla Cultura lo è stato anche in passato, su diversi fronti. Può essere un vantaggio? “Il confronto con il sindaco è costante – sottolinea il presidente di Costruire Insieme -, e data la sua sensibilità e competenza in materia possono arrivare suggerimenti preziosi”.

Palazzo Rosso: "Marengo Hub finanziato dal Governo" CorriereAlDulcis in fundo, c’è il complesso di Marengo: museo e non solo, struttura dal grande appeal potenziale, mai adeguatamente sfruttata, per responsabilità e scelte che si perdono nella notte dei tempi. Sul tema Frera ha idee chiare: “Se provate a andare a Milano a chiedere cos’è la Cittadella di Alessandria, brancolano nel buio. Marengo, con Napoleone e la battaglia, è brand noto a tutti, paragonabile per notorietà solo a Borsalino. Allora io partirei proprio da lì: Fai un salto a Marengo”. Ossia? “Mi spiego meglio: Marengo può essere un grande contenitore, che lega innovazione e modernità ad un grande appuntamento di tipo storico. Quindi senz’altro il Museo, la Battaglia, le rievocazioni e la necessità di attrarre un pubblico anche internazionale. Ma al tempo stesso perché non fare di Marengo l’hub dell’innovazione, sede di start up tecnologiche? Speriamo che il Bando Periferie possa portare ad Alessandria risorse importanti: e che si decida di utilizzarle in maniera intelligente”. Senza dimenticare l’enogastronomia, naturalmente: “ah, quella la davo per scontata – sorride Frera -: un bel bistrot capace di offrire il meglio della nostra tradizione enogastronomica sarebbe ovviamente un cardine fondamentale per il rilancio di Marengo”.

Ma la ‘mano pubblica’ da sola può farcela? “No, certamente il pubblico può e deve fissare le regole, e gestire la cornice, ma credo che il contributo dei privati sia fondamentale, se si vuole sviluppare un progetto ambizioso”.

Intanto, però, il complesso di Marengo è chiuso da diversi mesi. Di proprietà della Provincia, l’immobile in questi anni è stato gestito (in verità un po’ ‘al ribasso’) dal comune di Alessandria, proprio tramite Costruire Insieme. Ora si attendono evoluzioni: arriveranno presto?

 

Ettore Grassano