Sanità alessandrina: quando è da 10 diciamolo! Mentre il rifiuto “meno lo tocchi più guadagni” [Le pagelle di GZL]

Ecco perchè l'Ospedale di Alessandria merita di diventare IRCCS CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 
1) Alla buona sanità. Quando l’ospedale di Alessandria viene dotato di strumenti certamente costosi ma ad esclusivo vantaggio dei pazienti e dei medici che devono intervenire nelle fragilissime componenti all’interno del corpo umano, è bene riconoscerlo. Questa pagella premia la possibilità per i nostri chirurghi di utilizzare la tecnologia robotica. Una bella notizia emersa nei giorni scorsi: utilizzo del robot chirurgico anche per pediatria. Si legge: “Tra i primi in Italia ad aver eseguito interventi in robotica sui bambini, il dottor Alessio Pini Prato e il suo team hanno utilizzato il moderno robot su un bambino di 10 anni e su un piccolo paziente di soli 2 anni, entrambi già dimessi e in buone condizioni di salute” Ho avuto la fortuna di subire un intervento con questa nuova frontiera della chirurgia di precisione: sono bastati neanche tre giorni, senza dolore e senza sanguinamenti, per ritornare a casa e riprendere la mia vita di sempre. Se il risultato è ottimo per noi adulti, ancor meglio per i piccoli pazienti. Al chirurgo pediatrico è consentito di lavorare su un piccolo corpo, con la massima precisione e la minima invasività perché la visione tridimensionale e l’assenza del tremore umano permettono di lavorare in modo preciso,senza tagli tradizionali, garantendo quindi una rapida ripresa postoperatoria. Quindi anche in pediatria la chirurgia robotica consente Sanutà alessandrina: quando è da 10 diciamolo! Mentre il rifiuto "meno lo tocchi più guadagni" [Le pagelle di GZL] CorriereAlinterventi sempre più sofisticati, e notizie come questa sono sempre motivo di grande soddisfazione. Questo robot sanitario è “buono” due volte: “buono” con il paziente e “buono” perché a differenza di altri robot non si sostituisce all’uomo e non toglie posti di lavoro. Il robot sanitario è il braccio al comando del chirurgo. Attorno al tavolo operatorio insieme al robot e al chirurgo, lavorano strumentisti, tecnici di anestesia, assistenti di livello. Il 10 va anche a quei medici chirurghi e ai loro staff che si aggiornano continuamente, specializzandosi nell’utilizzo di tale tecnologia, e a questa Direzione Sanitaria che è riuscita a portare a termine il blocco operatorio e ci consegna questa grande opportunità.
Voto: 10

 
Confagricoltura chiede misure urgenti per il contenimento della fauna selvatica CorriereAl2) Giorni fa un mio conoscente mi ha raccontato che un cinghiale incontrato sul suo percorso stradale in una zona astigiana gli ha provocato quattro mila euro di danni all’auto: per fortuna ha portato a casa la pelle, se si esclude qualche trauma! Il nostro Paese è una penisola attraversata dagli Appennini, una catena montuosa in cui è facile imbattersi in animali selvatici, anche se oggi per motivi ambientali gli ungulati si spingono anche in pianura, e il caso più frequente è quello dei cinghiali. Sono proprio questi ultimi, anche per la loro stazza, la ricorrente causa di incidenti stradali. I sinistri cagionati da fauna selvatica sono ancora troppo frequenti, con la conseguenza che spesso non è agevole trovare giustizia con un garantito risarcimento danni da animali selvatici, come è accaduto al mio conoscente. Infatti l’Ente provincia gli ha risposto che non avrà nessun risarcimento. Percorro molte volte l’anno l’entroterra savonese, e il rischio di questi incontri è frequente: famiglie di cinghiali o caprioli che attraversano senza “rispettare le regole del codice stradale”. Quindi, dopo aver saputo che il mio conoscente non ha ricevuto il giusto risarcimento mi sono attivata per capire se lo Stato e i suoi Enti preposti ‘ci provano’ furbamente, o se la ragione è dalla loro parte. Intanto ho scoperto che il fenomeno degli incidenti stradali causati da investimenti di animali selvatici è allarmante: i dati che ho trovato risalgono al 2015 e sono 18 gli automobilisti morti e 148 gli incidenti seri. Cito un link che aiuta chi incapperà in questo guaio: “Risarcimento danni da animali selvatici”. A questo aggiungo una sentenza della “Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza n. 12944/15; depositata il 23 giugno 2015” – che apre la strada al risarcimento, e con l’aiuto di un buon avvocato si potrebbe obbligare le Province a risarcire tramite le Regioni che hanno delegato le stesse a questo tema di responsabilità. L’Italia ha anche il primato di esercitare ‘il rimpallo’ per non onorare le leggi vigenti, e la giustizia ne segue l’esempio, quasi sempre a svantaggio del cittadino.
Voto: 2

 

3) ARAL: se ne riparla, come giusto che sia. Eccolo titolo e link che hanno dato imput La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAlper questa pagella: “Alessandria, pericolo ambientale e ‘terra dei fuochi’ [Centosessantacaratteri]. Nell’articolo vi sono spunti che mi hanno portato a cercare come viene trattato l’argomento fuori dal nostro “cantone” e ho trovato ad esempio il resoconto stenografico della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella seduta n. 182 di Mercoledì 13 settembre 2017 dell’ Audizione del Procuratore della Repubblica aggiunto presso il tribunale di Brescia, Sandro Raimondi.
Me lo sono pazientemente letto, ed eccolo qui, per chi vuole approfondire e conoscere a fondo i fatti di casa nostra, dove ARAL viene citata molte volte. Noi del nord siamo stati accusati per anni di appestare i territori del sud con rifiuti di ogni genere ed è vero, ma da tempo il traffico illecito dei rifiuti viaggia dal sud diretto al nord. “Il rifiuto meno lo tocchi più guadagni”: è una delle frasi che sono uscite dalle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta che ha seguito la movimentazione di 100.000 tonnellate di rifiuti nel biennio 2014/2016, per un illecito guadagno di 10 milioni di euro. E a quanto pare parte di quel rifiuto non veniva “toccato per niente”, quindi gettato nelle nostre discariche senza essere trattato. Quel che emerge dall’ Audizione della Camera è grave, le aziende compromesse non avrebbero dovuto fare ricorso alla criminalità organizzata “perché ormai hanno imparato e sanno come si fa. Ci sono rapporti inquietanti tra amministratori pubblici e i vertici di queste aziende”. Per fortuna in giro per l’Italia ci sono ancora bravi procuratori e organi di controllo che svolgono il proprio compito, altrimenti su questa vicenda si sarebbe andati avanti per anni, e noi ignari a veder aumentare discariche pensando pure che fosse solo colpa nostra, incapaci di differenziare correttamente.
Voto: 3