Nidi comunali di Tortona: ecco la verità

Nidi comunali di Tortona: ecco la verità CorriereAlIn questi giorni su diversi quotidiani sono state riportate notizie frammentarie e imprecise quando non apertamente false sul comportamento dell’Istituto SANTACHIARA di Tortona, ramo dell’ODPF che si occupa di educazione e formazione, arrivando addirittura ad attribuire al Vescovo licenziamenti e scarsa sensibilità sociale.

A questo proposito occorre invece riconoscere che il Vescovo ha sostenuto e caldeggiato il mantenimento dei servizi di asilo nido prima gestiti dall’Amministrazione comunale e che rischiavano la chiusura.

Gli eventi di cui si parla, talvolta con partigianeria incompetente, sono iniziati quando l’amministrazione comunale, alla scadenza dei precedenti contratti e impossibilitata ad effettuare la gestione diretta, ha proposto un partenariato pubblico privato per la gestione dei nidi, ad eccezione del Micronido Sarina che gestisce direttamente.

Il conseguente bando è stato suddiviso in due lotti in ragione del fatto che nel primo lotto la struttura e tutti costi generali sono a carico del concorrente mentre nel secondo lotto le strutture del Nido Arcobaleno (ex gestione comunale) e del Micronido Mary Poppins (ex gestione Azimut) sono messi a disposizione gratuitamente dal Comune così come una quota importante delle spese generali.

L’avviso di gara pubblica ha visto partecipare, per ambedue i lotti, solo l’Istituto Santachiara le cui credenziali ed il progetto educativo gestionale sono stati valutati positivamente dalla commissione esaminatrice.

E’ stato quindi deliberata l’attribuzione di tali servizi all’Istituto SANTACHIARA.
Si è allora proceduto, da parte dell’Istituto Santachiara, all’assunzione a tempo pieno e indeterminato delle tre educatici già occupate presso il Micronido Mary Poppins, pur essendo in presenza di un partenariato pubblico privato, che prevede una interpretazione meno vincolante delle clausole sociali.

È da precisare che il compito di pulizia dei locali era affidato ad un subappaltatore per il quale non c’è l’obbligo di assunzione.

Come previsto dalla legge, viene applicato il contratto di lavoro della ditta aggiudicataria che nella fattispecie fa riferimento al contratto nazionale di lavoro ANINSEI.
Le ore settimanali di lavoro a tempo pieno sono 36 e non 38 come per le cooperative.
Tutto il restante personale Azimut, che rivendica una assunzione presso l’Istituto Santachiara, non può essere coinvolto in questo bando di gara, in quanto nella precedente gestione era impiegato al Micronido Sarina o in attività di supplenza.

Occorre anche considerare che la normativa richiede titoli di studio specifici che non tutte le richiedenti possiedono.
L’Istituto SANTACHIARA intende mantenere i livelli occupazionali nel rispetto delle leggi in materia, e vuole inoltre gradualmente ma pienamente adempiere agli impegni presi con il Comune in riferimento alla qualità del servizio. Si prevede infatti di proporre alle famiglie, con la collaborazione delle educatrici e di esperti, l’introduzione del bilinguismo, la scuola di empatia e il servizio psicologico.

In sintesi: assunzione di tutti gli aventi diritto e impegno di miglioramento del servizio.

 
ODPF Santachiara – Tortona