Che belli i nuovi autobus di Alessandria: ora utilizziamoli correttamente! [Le pagelle di GZL]

Che belli i nuovi autobus di Alessandria: ora utilizziamoli correttamente! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 2di Graziella Zaccone Languzzi

 
1) Finalmente, dopo tantissimo tempo, nuovi bus fanno servizio ad Alessandria. Sono belli nel colore, sono capienti ma soprattutto sono nuovi. Ora andrebbero utilizzati correttamente, vale a dire facendo pagare a tutti il biglietto, e non insudiciandoli: i ragazzi delle scuole non devono mettere i piedi sui sedili, e nessuno deve gettare gomme da masticare. Insomma dobbiamo tornare ad essere cittadini civili e corretti. Ho letto da qualche parte che si è notato che i “portoghesi” abbondano sempre, soprattutto perché per anni tutto è stato loro permesso: non ho mai più incontrato un controllore, e molte volte ero uno dei pochissimi utenti ad obliterare il biglietto. C’è stato un periodo in cui i “tossici” salivano con il cane, e neanche di piccola dimensione, e tutti zitti per evitare storie poco piacevoli. Gruppetti di zingare di ogni età che arrivavano o arrivano ancora dal treno, occupandone una buona parte senza ovviamente pagare. Tutto questo io l’ho vissuto perché uso il mezzo pubblico. In alcune zone della città è anche difficile trovare un esercente che venda i biglietti, e non è la prima volta che nella zona ospedali c’è chi, arrivando da fuori per recarsi alla stazione, chiede se qualcuno degli utenti ha un biglietto da vendere. Siamo solo agli inizi, un buon passo è stato fatto e i responsabili di questo settore dovranno lavorare ancora perché ci sia un controllo severo.
Chi non ha biglietto o abbonamento va fatto scendere subito: il verbale serve a nulla se poi non viene pagata la multa. Infine occorre trovare un sistema di vendita biglietti soprattutto nelle zone ‘sensibili’, come quella degli ospedali.
Voto: 8

 
2) “L’acqua è l’anima azzurra del pianeta”, si legge in una lunga relazione di 21 M5S: "Chiamparino e PD non hanno nessuna intenzione di tutelare le falde acquifere" CorriereAlpagine della comunità scientifica in merito alla “Dichiarazione europea per una nuova cultura dell’acqua” (Direttiva Quadro sulle Acque – DQA – 2000/60/CE). Dopo un’estate ‘asciutta’ dove in molte zone d’Italia c’è stato razionamento dell’acqua potabile, in questi giorni si legge che anche a casa nostra la politica tira fuori la necessità di fare qualcosa per il bene più prezioso: senza l’acqua il pianeta muore, e noi con lui. Letto questo articolo: “La siccità nell’alessandrino presenta un conto ‘salato’. Regione Piemonte:”Per far fronte ai danni servono 30 milioni di euro” sono andata a cercare quali opportunità di finanziamento esistano per le Regioni
nei fondi e programmi dell’Unione Europea. Ho trovato questo link in cui la UE fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un’ampia gamma di progetti e programmi in diversi settori, come cultura, istruzione, agricoltura e sviluppo rurale, ricerca e ambiente. Nella mia “ignoranza” sul settore dei fondi agli Stati, l’unica informazione che ho recepito in più occasioni è l’incapacità dell’Italia di chiedere e utilizzare tali fondi. differentemente dai partner UE. Servono 30 milioni di euro? La Regione Piemonte ci provi! Sul sito del Ministero si legge del ritardo tutto italiano nel rispetto degli obiettivi ambientali in questo ambito, fissati dalla Direttiva di cui sopra, con lo scopo ultimo di raggiungere uno standard qualitativo delle acque entro il 2015. Siamo nel 2017: già due anni di ritardo! Come sempre siamo alle chiacchiere, e al ‘muro del pianto’ tipico del settore pubblico: “vorremmo ma non possiamo, mancano i fondi”! E se provassimo ad uscire dall’arretratezza nazionale sfruttando tutte le opportunità UE? Sveglia!
Voto: 4

 
Che belli i nuovi autobus di Alessandria: ora utilizziamoli correttamente! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 13) Tra terremoti e alluvioni pare la fine del mondo, in questo paese già sufficientemente sfigato per tutto il resto. Ciò che sta accadendo in questi giorni a Livorno ci fa pensare che dopo un’estate con il razionamento dell’acqua, la pioggia dovrebbe dare ristoro e riserve a pozzi e sorgenti, invece fa danni e morti: così pare! A casa nostra al momento è andata bene, ma sarebbe importante fare concretamente qualcosa per tutelare la pubblica incolumità e la sicurezza, Il sindaco, oltre a rivolgersi all’AIPO per ciò che riguarda la pulizia degli alvei dei corsi d’acqua, dovrebbe ritenere indispensabile imporre con una specifica ordinanza due priorità: manutenzione e pulizia dei fossi, e dei cigli a carico dei cittadini proprietari frontisti di terreni che si affacciano su corsi d’acqua che attraversano o lambiscono le loro proprietà, per una continua ed efficace manutenzione. In questo caso dovrebbero provvedere anche i Consorzi di Bonifica, che hanno compiti primari in questo ambito sulla difesa del suolo. Chi sono? Qual è la loro utilità? Cito questo interessante articolo: “Carrozzoni da tagliare. Della lista di Renzi spuntano i Consorzi di Bonifica” Per una volta sarei d’accordo con Renzi, ma non si è fatto nulla: i poteri forti alla fine non si toccano. Altra Ordinanza urgente del sindaco dovrebbe essere quella della pulizia, fatta pure bene, delle caditoie e tombini della città e dei sobborghi. Prima era compito dell’AMIU, adesso non si sa. Su caditoie e tombini ho fatto tre pagelle dal 2013 ad oggi. Il 28 agosto del 2014 un articolo dell’On. Renzo Penna, consigliere comunale di maggioranza amministrazione Rossa presentava un’interpellanza: “Chi si occupa della manutenzione di caditoie e pozzetti stradali?” Penna ha ricevuto risposte? Ma soprattutto nei tre anni a seguire quanto è stato fatto, e in quali zone della città si è riscontrata una corretta pulizia di caditoie e tombini? Ai preposti ricordo che manutenzione e pulizia sono ormai una necessità ed una priorità al fine di contrastare efficacemente gli effetti delle abbondanti piogge che sempre più spesso flagellano il nostro territorio. Come sempre nessuno avrà responsabilità, e i cocci saranno solo nostri.
Voto: 2