Barosini: “Trasparenza e talenti veri per cambiare volto ad Alessandria”. Su dirigenti e partecipate: “Spoils system? Assolutamente sì!”

Barosini al fianco di Cuttica di Revigliasco: "Un unico centro destra per dare forza ad Alessandria" CorriereAlC’è anche Pippo a tenerci compagnia durante la chiacchierata d’agosto con l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Alessandria, Giovanni Barosini. E poiché fra le deleghe di Barosini c’è pure il welfare animale, la presenza di Pippo, cane e membro a tutti gli effetti della famiglia Barosini, è più che giustificata, anzi opportuna. “Lavori pubblici e patrimonio comunale sono deleghe strategiche, che saranno determinanti per il futuro di Alessandria, ma il welfare animale, come la cura del verde pubblico, rappresentano una cartina di tornasole del grado di civiltà della nostra comunità, e li gestirò con il massimo impegno”.

Sono trascorsi due mesi dall’elezione del sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, e Barosini da allora non si è fermato un attimo: “Ricevo decine e decine di segnalazioni al giorno tramite facebook, wa, messenger e, sms, telefonate o mail. Inoltre mi fermano altrettante persone ogni passo che faccio. Io ci metto cuore, anima e forza di volontà. Rispondo a tutti! Chiedo però a tutti di avere comprensione”.

Con la piena ripartenza autunnale alle porte, è già tempo di riflettere, con l’assessore ai Lavori Pubblici, non sono di progetti importanti (dalla ‘trasformazione’ di piazza Garibaldi al bando periferie per l’area che parte dal Bormida e arriva a Spinetta, fino ai possibili sviluppi del complesso di Marengo), ma anche di politica. Gianni Barosini è infatti segretario regionale dell’Udc per il Piemonte, e presidente della commissione Politiche Istituzionali e Riforme dell’Anci, per cui diventa inevitabile, con lui, provare anche ad osservare quel che succede oltre Tanaro e Bormida, partendo dal Po torinese e arrivando al Tevere, in vista delle elezioni politiche di primavera.

 

 

Assessore Barosini, parliamo prima un po’ di politica nazionale?Parlamento
Volentieri, anche perché mi sembra che qui ad Alessandria abbiamo saputo essere anticipatori, sul fronte dell’unità, vincente, del centro destra. Vedremo ora che succederà in Sicilia, prima ancora che a Roma: ma è chiaro che la partita vera è quella delle politiche di primavera. Con l’Ucd di Cesa saremo certamente una componente essenziale del centro destra, anche se con quali modalità dipende chiaramente dalla legge elettorale. Potremmo essere insomma il quarto petalo della coalizione, oppure portare il nostro contributo all’interno del partito di centro destra culturalmente a noi più affine, che oggi è naturalmente Forza Italia.

 

E’ convinto che, a Roma nel 2018 come a Torino nel 2019, assisteremo ad una forte affermazione del centro destra?
Oggi i cicli della politica sono sempre più brevi, e il 2019 è ancora lontano. Certamente, guardando alle elezioni politiche, mi pare il centro destra abbia le carte in regola per una forte affermazione, dato lo stato confusionale di chi ci sta governando dal 2011. Personalmente però non darei i 5 Stelle in declino: vedremo appunto cosa succede in Sicilia.

 

 

Cuttica e il centrodestra a confronto: prove di sviluppo economico per il territorio? CorriereAl 1E il centro destra alessandrino, Barosini? Al di là della ‘luna di miele’ dei primi mesi, siete strutturati per invertire la rotta di declino che ad Alessandria si ha la sensazione di percorrere da diversi anni?
Ad Alessandria il centro destra, anche guardando ai componenti del consiglio comunale e della giunta, ha una forza e una debolezza. Da un lato siamo quasi tutte persone nuove della politica (io stesso, che talora passo per un veterano, sono entrato a Palazzo Rosso solo 10 anni fa, nel 2007), e soprattutto non siamo espressione di lobby, gruppi di interesse radicati in città da generazioni, insomma tutte le cose che gli alessandrini sanno benissimo: non serve andare oltre. La debolezza potrebbe effettivamente risiedere nella scarsa esperienza amministrativa di alcuni: ma sono certo che, lavorando seriamente, le positività prevarranno.

 

Per andare dove, assessore Barosini?Il mesto balletto per Palazzo Rosso [Centosessantacaratteri] CorriereAl
Per cambiare davvero direzione e ‘pelle’ a questa città, e per sconfiggere il senso di declino a cui anche lei faceva prima riferimento: quel ‘clima’ che induce oggi tanti giovani alessandrini a fare la valigia, perché qui non vedono spazi e futuro. Siamo partiti in questi due mesi da piccoli ma significativi interventi concreti sulla città, dalla sicurezza alla pulizia. Ma questo non significa che non si stia lavorando seriamente ad un processo di trasformazione della città: e lo scoprirete presto. Con una premessa: non commetteremo l’errore di altri, ossia di accantonare tutto ciò che di buono è stato fatto da chi ci ha preceduti, solo per ragioni ideologiche. Non è così che si fa il bene della comunità: partiremo dall’esistente, modificheremo quel che riteniamo migliorabile, ma non butteremo a mare in toto il lavoro altrui. Sarebbe autolesionismo, e anche un costo aggiuntivo per la città. Invito tutti a non giocare al ribasso: cerchiamo talenti, vere risorse. Dobbiamo investire con coraggio sulla conoscenza e su chi propone idee innovative. Questa è la sfida!

 

 

Alessandria 850: una pagina facebook sul compleanno della città, e sul suo futuro. Che ne pensano i candidati a sindaco? CorriereAlQualche anticipazione, legata ai suoi assessorati?
In condivisione con il mio collega di giunta Davide Buzzi Langhi stiamo analizzando cosa succede altrove, in realtà italiane, e non solo, che sono più avanti di noi su determinati fronti, e nell’adozione di determinate soluzioni. Non serve essere geni, o fare rivoluzioni: bisogna documentarsi, e fare tesoro delle esperienze altrui, ovviamente ‘personalizzandole’ in rapporto alle esigenze della nostra città. Da questo punto di vista ricordo che nel 2108 Alessandria compirà 850 anni, e che appunto Alessandria 850, partita come semplice pagina facebook per iniziativa di Antonio Maconi, può e deve trasformarsi in un ‘pensatoio’, un laboratorio di idee e progetti per la città. Attualizzando anche quel Piano Strategico che rappresenta uno strumento importante di analisi della città nelle sue diverse articolazioni.

 

Parliamo di Piazza Garibaldi assessore: c’è già scompiglio all’idea che Piazza-garibaldi_alessandriariprenda ‘corpo’ il progetto del parcheggio sotterraneo: a chi non piace quel progetto?
Innanzitutto quel progetto partì addirittura durante il quinquennio Scagni, quindi 15 anni fa: nel caso, andrà attualizzato. Credo che il tema non sia però riducibile a ‘facciamo un parcheggio ‘interrato’ in città. I parcheggi servono, e come già evidenziato da Buzzi Langhi nell’intervista su CorriereAl si può ragionare sul dei multipiano in project financing (‘chiave di volta’ oggi per realizzare innovazione, con le casse semivuote: coinvolgere i privati, responsabilizzandoli) davanti all’ospedale, o alle tettoie. Per piazza Garibaldi la questione è più ampia: vogliamo o no fare in modo che tutta quell’area, piazza più giardini, fino alla stazione Fs, diventi una bomboniera, vero centro cittadino accogliente e attrattivo? Realizzare il parcheggio interrato, con investimenti privati, va bene se si mostra la leva che consente di migliorare tutta l’area circostante. Naturalmente definendo tutti i passaggi nella massima trasparenza, e naturalmente coinvolgendo i commercianti e tutti gli abitanti del quartiere: se qualche disagio c’è da sopportare (nella fase di realizzazione), deve essere a fronte di un progetto con ricadute benefiche per tutti.

 

Ponte Meier 1Lei sembra crederci davvero, assessore, ad un quinquennio non di ‘tiriamo a campare’ ma di rilancio sostanziale di Alessandria…
Certo che ci credo: altrimenti non sarei qui, mi creda. Avrei anche un altro sogno, che proporrò presto al nostro sindaco. Mi piacerebbe essere l’assessore dei fiumi. Nel senso che Alessandria ha sempre vissuto Tanaro e Bormida più che altro come un potenziale pericolo: ma guardiamo altrove che succede. Nelle città sui fiumi quelle aree sono quasi sempre fulcro di attività economiche, turismo,cultura, ristorazione. Ora sul Tanaro abbiamo un ponte, il Meier, che collega direttamente la città alla Cittadella. Ma il lungo fiume si può farlo vivere davvero? Dargli vita e vigore? Io credo di sì.

 

Oltre Bormida c’è Marengo, assessore Barosini: a che punto è il Bando Opposizioni di Palazzo Rosso all'attacco: "Marengo Hub? Solo una bufala del sindaco Rossa!" CorriereAlPeriferie?
Ecco l’esempio classico di quel che dicevo all’inizio della chiacchierata: non tutto quel che ha fatto chi ci ha preceduto va buttato a fiume, appunto. Il Bando Periferie è una chance importante, a patto naturalmente che il finanziamento ministeriale si sblocchi, e arrivi davvero. Tramite Anci mi sono già attivato a Roma, a breve attendiamo segnali concreti, A quel punto, e tenendo sempre presenti i vincoli pubblico/privato del bando, potremo muoversi: anche rivisitando e modificando il progetto per migliorarlo. Ma è una chance da sfruttare.

 

Cuspo rugby: nuovo organigramma, nuove mete Si allarga lo staff della Sezione Rugby per le future esigenze sportive e manageriali CorriereAlLa piscina comunale invece, come non era difficile prevedere, diventa obiettivo dell’estate 2018…
Purtroppo sì. Lì, ma non solo lì (penso ai centri sportivi in cui si stanno facendo o si faranno lavori) mi piacerebbe che si cambiasse passo però. Chi controlla che davvero i lavori siano sempre eseguiti in maniera impeccabile, e nei tempi previsti? Chi ne risponde? Non possiamo continuare a pensare che i lavori pubblici abbiano sempre tempi dilatati, e che non ci siano vere responsabilità in caso di inadempienze. In più, nel pieno rispetto delle gare europee e di tutte le regole vigenti, mi piacerebbe che, a livello almeno di subappalti, si riuscisse a far lavorare il tessuto di imprese locali.

 
Altra questione che sta a cuore a molti: lo stadio Moccagatta. Il Moccagatta curva nordcampionato comincerà con trasferte ‘forzate’ a Vercelli. Fino a quando?
Ad ottobre tutto dovrebbe essere pronto, e mi auguro che davvero il Moccagatta sia lo stadio moderno che i Grigi e la città meritano. Da tifoso laziale, ma anche ormai mandrogno da trent’anni, ho un sogno: il derby Alessandria Lazio, in serie A. Avrei il cuore ‘spaccato’ a metà, ma sarei felicissimo!

 

Lei è anche assessore al patrimonio comunale: negli anni scorsi c’è chi lo ha stimato in 500 milioni di euro, chi in 150. Si farà chiarezza?
E’ fondamentale: voglio al più presto avere una fotografia dettagliata della situazione sullo stato dell’arte: elenco dei singoli immobili, stato di conservazione, valore di mercato. Così come è necessario fare massima chiarezza sulle società di cartolarizzazione del comune. E poi occorre trovare il modo di intervenire al più presto su Palazzo Rosso, che ormai in tanti chiamano in città Palazzo Rotto: non solo per la facciata decadente, ma anche per la condizione dell’immobile nel suo complesso. Che è la sede della nostra municipalità, il simbolo della comunità alessandrina.

 

Genova - degrado verde pubblicoVerde pubblico, e cimiteri: lei ha proposta l’adozione di aree verdi da parte di associazioni, o singoli cittadini. Va bene, ma in cambio di cosa dovremmo fare i giardinieri gratis? Non paghiamo già le tasse perché il verde pubblico sia dignitoso?
Lo so: la mia iniziativa non va intesa come un ‘disimpegno’ del comune, e anzi chiedo massima collaborazione ai cittadini sul fronte di tutto quel che non funziona, in centro come in periferia. Ed è chiaro che occorre riorganizzare con rigore l’attività di chi deve occuparsene. Ma il contributo di singoli cittadini o gruppi (mi piacerebbe ridare vigore alla splendida esperienza di RilanciaAmo Alessandria, ad esempio) può e deve essere determinante. Chi abitualmente frequenta un determinato spazio pubblico, una piccola area verde o simili, può anche avere piacere di tenerla in ordine, occupandosene: e possiamo stipulare singole convenzioni perché questo succeda, e venga anche ufficialmente segnalato e riconosciuto: come già accade in altre città, non ci inventiamo nulla di strano.

 
E il welfare animale? Pippo Barosini sarà il simbolo di una nuova Barosini_Pippostagione all’insegna di cani e gatti?
(sorride, e accarezza Pippo, ndr) Pippo fa parte della mia famiglia, e così è per tantissimi cani, gatti, animali domestici. Dobbiamo amarli, rispettarli, e ovviamente però applicare le regole di civile convivenza. Su questo fronte abbiamo già avviato una più stretta collaborazione con la polizia municipale. Altro passo imminente sarà la costituzione della Consulta delle Associazioni Animaliste.

 

 

 

 

La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAl 1Assessore Barosini, chiudiamo col botto: a Palazzo Rosso ci sono, da una trentina d’anni, gli stessi dirigenti. Nelle partecipate c’è un management tutto scelto dal centro sinistra. Che fare?
(riflette, ndr) Vuole sapere se sono favorevole allo ‘spoils system’? Lo sono, completamente. Chi viene eletto dai cittadini ha precise responsabilità, deve dichiarare cosa intende fare, e agire con totale trasparenza. Ma deve essere anche messo in condizioni di lavorare bene, scegliendosi collaboratori di assoluta fiducia. Puntando sui talenti, aggiungo: in questa città, e forse non solo qui, oggi servono persone che sanno osare, che portano idee, che innovano davvero. Ci vuole una scossa. Urge una sostanziale riorganizzazione della macchina comunale e di gran parte della nostre aziende partecipate. Se fino ad oggi non hanno funzionato è necessario ribaltare talune situazioni. Ribadisco, un semplice esempio su tutti è Amag Ambiente: ci ‘aiuti’ subito a far tornare Alessandria pulita ed ordinata.

 

Ettore Grassano