Chi fa manutenzione al ponte Forlanini? E per la piscina speriamo che l’anno prossimo….[Le pagelle di Gzl]

Cuspo rugby: nuovo organigramma, nuove mete Si allarga lo staff della Sezione Rugby per le future esigenze sportive e manageriali CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) E’ appena trascorso Ferragosto e la piscina comunale scoperta di Alessandria non si è presentata all’appello: promessa fatta a pochi giorni dal ballottaggio. L’ex giunta Rossa aveva dato mandato al dirigente responsabile di affidare i lavori per la manutenzione della piscina comunale scoperta, che a leggere l’articolo su Il Piccolo avrebbe dovuto riaprire entro metà luglio. Era il 6 giugno: il primo agosto sempre su Il Piccolo si è poi letto: “Piscina, lavori a rilento. Ma si aprirà”.
Il giorno 8 agosto l’inevitabile resa: “Piscina comunale scoperta: non aprirà per questa stagione”. Forse questo bene pubblico era talmente compromesso, ‘lasciato andare’ come ogni altro angolo della città, che il buon senso ha consigliato di rinviare l’apertura all’anno prossimo, per avere il tempo di rendere la piscina comunale non solo agibile, ma soprattutto sicura. Certo un “bel regalo” lasciato come ultimo atto a tutti quegli alessandrini che non hanno altra possibilità di trovare refrigerio in un’ estate eccessivamente calda. Ci fu un passato in cui il “Tani” era la spiaggia di tanti alessandrini, e in alternativa il “giaron” (sedimento di ghiaia) della Bormida. Ma l’acqua allora era garantita idonea alla balneazione, oggi è già tanto che esca acqua accettabile dai rubinetti. Ora si spera che i lavori nella piscina comunale siano completati a regola d’arte, per recuperare il valore di quel bene pubblico e restituire alla città nell’ estate 2018 un servizio che ha la sua utilità sociale.
Voto: 2

 

 

2) Alla situazione di Ponte Forlanini/Ponte degli Orti: sul Piccolo di venerdì Chi fa manutenzione al ponte Forlanini? E per la piscina speriamo che l'anno prossimo....[Le pagelle di Gzl] CorriereAl Chi fa manutenzione al ponte Forlanini? E per la piscina speriamo che l'anno prossimo....[Le pagelle di Gzl] CorriereAl 1 4 agosto una pagina molto interessante a firma Monica Gasparini, titolo principale “Riemergono i resti”, e poi “Palazzo Rosso – Rilocalizzazioni, ora la richiesta ufficiale”. Argomento che conosco molto bene, un buon giornalismo di inchiesta di Monica Gasparini che intende portare alla luce “ciò che è sempre stato nascosto”. Si viene così a conoscenza del fatto che chi ha abbattuto e ricostruito il ponte Forlanini non ha portato via tutti i resti del ponte, ma ha trovato più comodo lasciarli nell’alveo, limitando così la portata del fiume in caso di piena: pura irresponsabilità dell’impresa, ma anche del committente che non ha controllato. Ma c’è di più! Nella prima settimana di agosto su Facebook un filmato di Gianni Senetta con diverse foto inviate anche a chi scrive ha evidenziato che un alberello (pare sia un salice) con il tronco già ben sviluppato sta crescendo tra la spalletta fissa e il primo tratto mobile del ponte Forlanini verso Valenza. Quell’alberello è diventato abbastanza grande e si suppone che in futuro potrebbe Chi fa manutenzione al ponte Forlanini? E per la piscina speriamo che l'anno prossimo....[Le pagelle di Gzl] CorriereAl 2creare danni. Senetta ha pure fotografato e filmato una curiosità: i piloni centrali di 38 fari ciascuno illuminano il ponte, ma solo nella parte inferiore, utile solo per i “quaiàster”, o per meglio precisare i cavedani. Senetta aggiunge che su un tratto di “luce” totale del ponte che è di 220 metri, solo 70 sono liberi al passaggio dell’acqua, gli altri 150 sono pieni di alberi e di infestanti che bloccherebbero il flusso, così in caso di piena si salvi chi può! Chi si doveva occupare del ponte? Chi si doveva occupare della pulizia dell’alveo? La responsabilità di un sindaco e del suo staff politico e dirigenziale dovrebbe avere un occhio su ogni situazione in essere della città. I ponti sono nostri, quindi occupiamocene noi, la cura dell’alveo a chi compete? Una amministrazione che ha a cuore il bene pubblico fa manutenzione, e richiama al dovere il responsabile dei corsi d’acqua, perché è sempre più “Pantalone” che si beccherà i danni senza la soddisfazione di avere il risarcimento dovuto.
Voto: 2

 
3) “Ottria (Mdp-Articolo 1): “Basta tagli alle province, si mette a rischio l’incolumità Palazzo Ghilini nuovadei cittadini”.  Questa notizia di fine luglio ho voluto rilanciarla nelle mie pagelle alla ripresa del dopo Ferragosto, quando si auspica che la politica regionale e parlamentare riprenda le sue funzioni, e magari la “nostra” componente parlamentare a Roma ‘tiri le orecchie’ a Delrio, colpevole di aver generato tale caos all’Ente Provincia. Nell’articolo sopracitato si legge che il vice presidente della giunta regionale Reschigna (in risposta all’interrogazione urgente del gruppo di Articolo 1 – MDP in Consiglio regionale, in merito ai tagli dei trasferimenti da parte del Governo alle Province) e la Giunta stessa condividono i temi e le preoccupazioni sollevate da Valter Ottria. Mi chiedo: a che serve a politici dello stesso Ente, e dello stesso colore partitico far sapere all’opinione pubblica che fra loro vi è una “condivisione” su questa situazione grottesca creata dal governo Renzi dello stesso colore del governo regionale piemontese? In una Regione a governo PD e facs-simili fuoriusciti ma sempre della stessa “parrocchia”, tra componenti dello stesso partito non si potrebbero parlare invece di scriversi pubblicamente? Soprattutto non potrebbero agire in solido con il reale scopo di ottenere ascolto e risultati, chiedendo ai loro parlamentari e senatori eletti che si prendano il “mal di pancia” di intervervenire? Vorrei segnalare a Valter Ottria e a Reschigna di ricordare ai parlamentari PD e similari eletti a casa nostra, ai ‘pezzi da novanta’ alessandrini a Roma alessandrini (il viceministro al Ministero dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando e Renato Balduzzi, componente del Consiglio Superiore della Magistratura) che la Corte dei Conti – Sezione Autonomie il 23 febbraio 2017 in un suo documento annuale sancisce: “Le Province devono poter disporre delle risorse finanziarie, di personale e strumentali necessarie per l’esercizio delle loro funzioni fondamentali e per la garanzia dei servizi essenziali per i cittadini ed i territori”. E allora cosa aspetta il Governo? Se ciò che sentenzia la Corte dei Conti è considerato nulla eliminiamo pure quella, se serve solo a pagare altissimi stipendi e produrre vitalizi.
Voto: 4