Da Casalbagliano al Parco di via Paolo Sacco, suggerimenti operativi per la giunta Cuttica [Le pagelle di GZL]

Casalbagliano ultimo atto: “Siamo stanchi di farci prendere in giro: il comune aspetta che ci scappi il morto?”. Castello ‘in pezzi’, mobilitato anche Vittorio Sgarbi CorriereAl 1di Graziella Zaccone Languzzi

 

 
1) Quante pagelle “denuncia”, a partire dal 2015, ho fatto su Casalbagliano allagata puntualmente dalle fogne solo a causa di un normalissimo temporale? Non le conto più! Questo grave problema che si trascina da tempo lo segnalo alla nuova amministrazione, affinché appena le sarà possibile prenda in mano la situazione e controlli quante denunce sono state fatte dai residenti anno dopo anno. Assolutamente improduttiva è stata l’amministrazione Rossa: che fine ha fatto lo studio-progetto commissionato all’Ing. Sandro Terruggi (assessore ai LLPP del Comune di Casale Monferrato)? Si chieda anche conto all’AMAG dello stato dello scarico fognario e relativa raccolta acque meteoriche nei tombini, e se esiste la costante pulizia dei fossi. In questi cinque anni la nuova amministrazione, con ai Lavori Pubblici l’assessore Giovanni Barosini, riuscirà finalmente a porre rimedio all’indecenza di un sobborgo abbandonato? Lo spero per Marco Piacenza, per la sua famiglia e per tutti quei residenti che puntualmente si ‘beccano’ i prodotti della fogna in casa: e forse dovrebbe pure intervenire l’ASL a bacchettare la pubblica amministrazione per il pericolo igienico-sanitario. L’ennesima denuncia di Marco Piacenza è di sabato 29 luglio: “Allagamenti a Casalbagliano: acqua tracimata dai tombini”. A questo punto, considerato che una specie di progetto esiste e si suppone sia stato pagato, non si potrebbe condividerlo con i residenti di Casalbagliano, e finalmente diventare operativi e risolvere il problema?
Voto: 2

 

 

2) Parco urbano alessandrino di via Paolo Sacco da molto tempo in Da Casalbagliano al Parco di via Paolo Sacco, suggerimenti operativi per la giunta Cuttica [Le pagelle di GZL] CorriereAlcondizioni pessime. Questo parco verde con panchine e giochi è un polmone per gli abitanti della zona, frequentatissimo da famiglie, anziani, bimbi. Ma mi viene segnalato che da troppo tempo non si vedono ‘le mani’ della pubblica amministrazione nel ripristinare giochi rotti, panchine lerce del guano di uccelli e sporcizia varia. Dove c’è il degrado c’è anche l’invito di ragazzini incivili a produrne dell’altro, e nonostante ciò nonni, genitori e bimbi lo utilizzano necessariamente soprattutto in questa stagione caldissima, quando non tutti si possono permettere vacanze. La nuova amministrazione appena arrivata al “palazzaccio rosso” non possiede la bacchetta magica, e non si può pretendere che il decoro torni immediatamente in ogni angolo della città. Il senso di abbandono della ‘cosa pubblica’ ad Alessandria è ovunque, senza contare le frazioni messe peggio della città. Ma se questa pagella arriva alla lettura del sindaco Cuttica, e a chi di competenza del settore verde e decoro urbano, si segnino un appunto di intervento il prima possibile.
Voto: 2

 
La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAl 23) Ancora ARAL, e molte domande che noi comuni cittadini di Alessandria continuiamo a porci, senza ottenere risposta.In molti avevano denunciato anomalie gravi agli organi di Stato politici, istituzionali, enti di controllo e magistratura, risultato? Zero risposte, nulla di fatto, perché? Chi ha impedito le indagini? Chi sono quelli che volevano non solo “tombare” i rifiuti, ma anche i loro affari e le loro malefatte? Perché il “coperchio della pentola” è stato sollevato dalla magistratura di Brescia?
Non vado oltre, i giornali di questi giorni sono pieni di articoli sulla questione, basta documentarsi. Sono convinta però che sarà dura sapere davvero cosa è successo in questi anni, e in quelli precedenti.  Siamo il paese dei segreti di Stato, e degli interessi di pochi a scapito dei diritti dei molti. A noi alessandrini toccano inquinamento di acqua, suolo, aria: subire, pagare e tacere. Perché scrivo tacere in un paese democratico e libero? Tacere perché non ci ascoltano, noi non siamo nulla perché “loro sono loro”!
Voto: 2