A Maronna v’accumpagne

A Maronna v'accumpagne CorriereAlA me non interessa chiedervi se siete o non siete credenti, vi chiedo però se siete credibili. È questo che un giorno Dio chiederà a ciascuno di noi.
(don Andrea Gallo)

 

 

Esistono città come Napoli, dove il culto della Madonna è più forte di quello per Gesù.

Si partiva con la moto per una gita e la mamma di Antonio… a Maronna v’accumpagne.
Pronti per la serata in disco, per una vacanza, per una partita di calcio, per una cena tra amici o semplicemente prima di uscire per “una vasca” in centro, che la mamma di Antonio sfoderava dalla cartuccera un bel… a Maronna v’accumpagne.

Io e Antonio abbiamo superato l’adolescenza, siamo ad un passo dalla senilità e mi piace pensare che le preghiere alla Madonna abbiano contribuito a questo risultato. Ora leggere della diatriba tra gli organizzatori del raduno “Madonnina dei centauri”, il rettore del Santuario e il Vescovo di Alessandria mi rattrista molto, come credente e come ex centauro (anche se il vero centauro non è e non sarà mai un ex), e credo rattisti molto anche la Madonna alla quale per 71 anni i centauri hanno reso omaggio, chiesto benedizioni e portato ringraziamenti e adorazione.

La polemica era nell’aria, sin da quando si è deciso, con la benedizione di Monsignor Gallese, di dare un po’ d’ordine alla chiesa. Pare infatti che gli ex voto presenti nella chiesa siano stati in parte, o come dicono alcuni quasi totalmente, rimossi.

Che peccato, che tristezza! Girando il mondo mi sono spesso imbattuto in veri e propri mercati in prossimità, quando non all’interno, di chiese storiche del nostro paese. Autentici mercanti nel tempio, tollerati parché in fondo la Chiesa ha sempre bisogno… Quindi dentro i mercanti e fuori i centauri!

Fuori i ringraziamenti alla Madonna per la grazia ricevuta, fuori i caschi fracassati che fanno disordine, non come le donazioni delle teste salvate da quegli stessi caschi, che mai hanno disturbato o disturberanno.

Dicevamo che questo era solo il preludio a quella che poi è stata a tutti gli effetti un’espulsione dei motociclisti dalla Chiesa stessa, relegando le moto sul piazzale antistante, esattamente come si fa per ospiti indesiderati che si devono ricevere comunque: e allora non li si fa accomodare in salotto, non si offre loro il caffé seduti in poltrona, ma li si accoglie nell’ingresso magari con un bel “scusa ma stiamo per uscire”.

Rinnovo la tristezza e lo sgomento per una tradizione interrotta e per le motivazioni portate dal Monsignore.

Gli organizzatori sono stati superficiali? Forse. Poco rispettosi o scorretti? Non lo so, ma so per certo che esistono il dialogo e il perdono, due strade sempre invocate durante le funzioni religiose e che sarebbe bello mettere in atto anche nella vita reale.

A fare le spese di questa situazione rimane ovviamente la Madonna, umile e misericordiosa ma magari anche un po’ scocciata nel sapere la sua figura coinvolta in queste beghe terrene.

 

Diogene (il cane)