Repetto (Fiaip): “Ad Alessandria prezzi bassi? Non per gli immobili ‘valorizzati’”. E al prossimo sindaco un paio di consigli su Università e Tribunale

Repetto Franco AlessandraAlessandria è la città del Piemonte con i prezzi delle case più bassi al metro quadro: 923 euro di media, fino ad arrivare al ‘minimo’ di Villa del Foro, 813 euro. Detta così la notizia non sembra gran che positiva, ma se si analizza la situazione del mercato immobiliare di casa nostra, muovendo non solo dal dato ufficiale 2016 dell’Agenzia delle Entrate, ma anche da una prospettiva un po’ più ampia, si comprende che lo scenario è assai più movimentato e dinamico.

“I dati vanno compresi, e contestualizzati: Alessandria è un territorio con potenzialità importanti, è un’area su cui investire certamente”, sottolinea Franco Repetto, presidente provinciale della Fiaip, la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali.

“L’andamento del mercato nei primi cinque mesi di quest’anno è esattamente quello Repetto (Fiaip): “Ad Alessandria prezzi bassi? Non per gli immobili ‘valorizzati’”. E al prossimo sindaco un paio di consigli su Università e Tribunale CorriereAlche avevamo previsto, con una significativa ripresa delle transazioni, sia sul fronte delle compravendite che degli affitti. Alessandria città, in particolare, sta mostrando di aver compreso la lezione, diciamo così. E’ vero che ci sono tanti immobili vuoti, e che alcuni non fanno neanche ‘prezzo’. Ma quali sono? Si tratta di case o appartamenti decisamente datati, e soprattutto privi di quegli standard di adeguatezza (sul fronte energetico, della gradevolezza estetica, della modernità dei servizi) che oggi sono necessari per stare su un mercato sempre più concorrenziale. Per questo il primo consiglio che diamo ai nostri clienti, quando ci contattano per vendere, è: ristruttura, fai gli adeguamenti necessari, e il valore del tuo alloggio aumenterà esponenzialmente. A quel punto puoi venderlo, ma anche decidere di affittarlo a condizioni decisamente interessanti”.

Un percorso, quello della riqualificazione, che Franco Repetto e la figlia Alessandra, nella loro agenzia di via Gramsci, hanno intrapreso già da qualche anno, con risultati egregi: “Siamo ad una trentina di immobili completamente riqualificati, e tutti affittati egregiamente: dai bilocali fino ad un palazzo storico di pregio in città”.

Però rimane il fatto che il prezzo delle case ad Alessandria è mediamente più basso che altrove: “E’ vero – sottolinea Repetto -, ma a questo si accompagna un nuovo dinamismo del mercato: per tutti coloro che non hanno ancora la prima casa ad esempio, penso in particolare alle giovani coppie, questo è certamente un momento favorevole per acquistare, anche perché il sistema bancario è tornato a proporre condizioni interessanti”.

Ma c’è un secondo livello di mercato che si sta muovendo ad Alessandria, ed è quello degli investitori: “da interi palazzi del centro fino all’alloggio da 100 mila euro, o alla villa sulle prime colline dei dintorni: sono tante le opzioni per chi, avendo a disposizione della liquidità, decide di tornare ad ‘investire’ nel mattone. Ovviamente su questo fronte diventa importante che lo Stato, ma anche le istituzioni pubbliche locali, facciano la loro parte. Da un lato non penalizzando eccessivamente il mercato con tasse e balzelli (a settimane alterne si torna a parlare di Imu sulla prima casa per il 2018, ndr), e offrendo invece sgravi ed incentivi per chi riqualifica. Dall’altro pensando anche a progetti e iniziative ‘di territorio’.

E qui Franco Repetto, pur senza citare direttamente la politica locale, qualche consiglio al futuro sindaco o sindaca di Alessandria prova a darlo: “Di Università abbiamo già parlato più volte, ma non mi stanco: è una risorsa che la città ancora sottovaluta. Quanti sono gli alessandrini, in tutta la provincia, che sanno che qui abbiamo già oggi 3.200 studenti, e quali sono le facoltà esistenti? Dal punto di vista dell’economia cittadina, è un potenziale che ci vorrebbe poco a incentivare, e a far crescere: eppure fino ad ora si è fatto pochissimo. E quando sento ipotizzare la realizzazione di nuove strutture pubbliche dai costi milionari destinate poi ad ospitare qualche decina di studenti soltanto rabbrividisco: non sarebbe più sensato offrire un contributo, anche minimo, a tutti gli studenti fuori sede? Si aiuterebbero tante persone, e si stimolerebbe davvero l’economia cittadina”.

Tribunale AlessandriaSecondo esempio importante, il tribunale: “da più parti si evidenzia che l’attuale struttura è ormai piccola e inadeguata: ma anche lì, invece di accarezzare progetti faraonici e in fin dei conti destinati ad essere procrastinati chissà per quanti anni (ex Caserma Valfrè, ndr), non avrebbe senso pensare alla risistemazione dell’ex Consorzio Agrario, struttura che sta proprio alle spalle dell’attuale tribunale, e consentirebbe la realizzazione di un modernissimo ‘quadrilatero’ della Giustizia? Investitori privati seri, interessati a rilevare l’immobile e ristrutturarlo completamente, a fronte di un contratto di affitto con il Ministero, ce ne sarebbero eccome. Certo, bisogna che qualcuno, sul fronte politico, creda nel progetto: ma se gli amministratori pubblici non sanno ragionare in termini di sviluppo della città, a che servono?”. Sassi nello stagno della politica alessandrina lanciati: ci saranno sviluppi?

Ettore Grassano