Numeri e finali [Lettera 32]

Giuliano Beppedi Beppe Giuliano

 

Lui usa le statistiche come un ubriaco usa un lampione, più per appoggiarsi che per illuminarsi (citazione, attribuita a diversi).

Tortura i numeri, e loro confesseranno qualsiasi cosa (idem).

 
Ci sono molti calembour sul fatto che i numeri, le statistiche, possono “scavalcare i grattacieli più alti” proprio come Superman, se li istruiamo a farlo.

Essendone coscienti, comunque guardiamo qualche numero, qualche statistica sulle quattro squadre che stanno per giocare le finali europee, iniziando dalle protagoniste di mercoledì 24 (accidenti, in concomitanza con il ritorno dei grigi, dovrò attrezzarmi con due tivú affiancate), quando l’Ajax, la mia squadra di bambino, affronta lo United di Mou, il mio grande amore senile, nella finale della coppa “minore”.

La Euro League quest’anno si assegna a Stoccolma, beffa ulteriore per Ibra  Numeri e finali [Lettera 32] CorriereAl 1che a causa dell’infortunio subito in semifinale non può disputare la finale europea a casa sua, lui da sempre tacciato di essere un campione incapace di vincere trofei internazionali e quest’anno invece con una concretissima possibilità di farcela.

Dunque, l’Ajax ha vinto tutte e tre le coppe europee, in totale 6 volte, ma non vince da oltre vent’anni, dalla Coppa dei Campioni del ’95 in finale contro il Milan; delle sei finali del trofeo più importante disputate ne ha giocate ben 5 contro squadre italiane. E ha vinto l’Uefa, la mamma dell’attuale Euro League, agli inizi degli anni novanta battendo nella doppia finale (allora si giocava andata e ritorno) il Torino in una partita che ricorderemo per sempre per la sedia sollevata dal Mondo, l’allenatore granata Emiliano Mondonico, quando solo la sfortuna sotto forma di una clamorosa traversa colpita a portiere battuto da Sordo tolse ai torinisti una vittoria strameritata e la conquista del trofeo.

Il Manchester United ha vinto “solo” 4 coppe europee ma ha il prestigioso record di prima squadra inglese a vincere la Coppa dei Campioni, nel ’68, trascinato dal “quinto Beatle” George Best e guidato dal manager Matt Busby, che dieci anni prima si era miracolosamente salvato dal disastro aereo di Monaco. Soprattutto, i “red devils” hanno consegnato agli annali una delle rimonte più clamorose di sempre, quel 2-1 in finale di Champions contro il Bayern maturato nei due minuti di recupero con i gol delle riserve Sheringham e Solskjaer.

Invece, come tutti i tifosi italiani ben sanno, la Champions se la giocano sabato 3 giugno a Cardiff la Juventus e il Real Madrid.

Il Real Madrid ha giocato addirittura 14 finali di Coppa dei Campioni/Champions League, vincendone un numero record di 11, il 78,5% anche se dobbiamo tenere presente che cinque vittorie sono venute nella preistoria della manifestazione, le prime edizioni spesso con finali disputate contro squadre non propriamente fortissime, dal Reims all’Eintracht di Francoforte. L’unica italiana a battere i madridisti in finale del massimo trofeo europeo resta la grande Inter del mago Herrera, col 3-1 della finale al Prater dominata da Sandro Mazzola.

La Juventus invece ha giocato 8 finali di Coppa dei Campioni/Champions League, perdendone ben 6, il 75%, di cui le ultime 4 consecutivamente. Però come l’Ajax ha vinto tutte e tre le coppe europee mentre al Real manca (per sempre) la ormai soppressa Coppa delle Coppe.

Numeri e finali [Lettera 32] CorriereAlIn questo caso specialmente, non fatevi ingannare dai numeri: se le percentuali dicono Real, la forza delle due squadre e il percorso per arrivare alla finale dice decisamente Juventus, e sarebbe una notevole sorpresa se i bianconeri non riportassero la Champions in Italia, sette anni dopo l’Inter di quel Mourinho che, di nuovo salvo clamorose sorprese, aggiudicandosi l’Euro League potrà dire di essere il primo dopo sir Alex a vincere un trofeo prestigioso con lo United.