Alessandrini ostaggio di questuanti e parcheggiatori abusivi. E per arrivare al presidio Borsalino in autobus…buona fortuna! [Le pagelle di GZL]

Alessandrini ostaggio di questuanti e parcheggiatori abusivi. E per arrivare al presidio Borsalino in autobus...buona fortuna! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Ultimamente presto più attenzione a ciò che mi circonda, e noto l’aumento della presenza di gang di immigrati nei ruoli di parcheggiatori abusivi e questuanti, sempre più invadenti e insistenti. Piazzale Berlinguer ormai è una storia infinita, ma la stessa cosa succede in piazza Garibaldi, piazza Libertà e ovunque ci sia la possibilità di “predare” inermi cittadini che ormai nei parcheggi pagano ‘doppio’ per la sosta. Tanto nel paese di “baccian” a chi delinque tutto è permesso. Ogni giorno nel recarmi all’edicola di fronte all’ingresso secondario dell’Ospedale mi soffermo ad osservare scene che fanno ribollire il sangue: il comportamento di questi stranieri è una reale aggressione psicologica continua, su persone anche sofferenti che utilizzano il parcheggio per pura necessità. Ma i palazzi della politica e delle istituzioni fanno finta di nulla, va tutto bene, le mie e quelle della grande maggioranza degli alessandrini sono solo “fantasiose percezioni personali”, vale a dire che quello che notiamo non è reale. Dopo i parcheggiatori abusivi si passa ai questuanti, quelli che chiedono Alessandria, la città del degrado [Controvento] CorriereAll’elemosina di fronte alle chiese, ai supermercati, alle casse del parcheggio di piazza Libertà e in ogni dove. Anche noi certamente abbiamo le nostre colpe: dovremmo comprendere che per eliminare questo tipo di racket è necessario eliminare il gesto di fare elemosina, perché fino a che continueremo, per la dura legge della domanda e dell’offerta peggioreremo la situazione. La cassiera di un supermercato cittadino (che come praticamente tutti i supermercati ha questi personaggi stabili e stanziali all’uscita) mi ha detto che a fine giornata questo signore cambia monete in banconote: ecco insomma, una volta tanto, un libero professionista che a quanto pare non interessa alla Guardia di Finanza? Ad aprile è entrato il vigore il Decreto Minniti sulla sicurezza urbana, inerente soprattutto parcheggiatori abusivi, accattonaggio e il DASPO urbano che dovrebbe servire per allontanare dalla città clandestini colpevoli anche di piccoli reati. Saranno multati? Non pagheranno. Saranno allontanati? Non se ne andranno. Siamo un popolo di brontoloni con “pance molli” e i preposti ne approfittano.
Voto: 2

 
Borsalino centro riabilitativo2) Servizio trasporti quasi inesistente da e per il “ Centro di riabilitazione Teresio Borsalino”. Può accadere che scopro le disfunzioni in questa città anche semplicemente in coda alla cassa del supermercato. La scorsa settimana ero in coda ad una cassa di carrelli strapieni, dietro di me una signora ormai in età con poche cose, e si notava che stava sulle spine. Nell’attesa iniziamo un dialogo. Mi dice che il marito è ricoverato al Borsalino per la riabilitazione, mi racconta pure che medici e fisioterapisti sono eccellenti ma il problema vero per lei è arrivarci e ritornare in città per prendere poi il pullman che la riporterà nella zona di Cassine. Chiedo del servizio bus, e mi risponde che c’è il servizio a chiamata, ma poco pratico, e che insomma ogni giorno deve fare ‘i salti mortali’ con le coincidenze per rientrare a casa. Il Centro Borsalino è un vero ospedale, e come tale dovrebbe beneficiare di un regolare servizio di collegamenti di trasporto pubblico, con orari tali da soddisfare le esigenze ‘di base’ di tutti.
La signora mi racconta anche che una situazione precaria del genere l’ha riscontrata solo qui in Piemonte e nel caso specifico in Alessandria. La signora ha vissuto in Toscana, poi in Liguria, ora il marito nativo del cassinese ha voluto ritornare nella casa dei suoi vecchi, ma nel suo raccontare rimpiange i servizi efficienti delle altre due Regioni, e dei territori dove ha vissuto prima. Torno a casa e voglio capire. Vado sul sito AMAG mobilità ma non trovo le informazioni che mi servono. Digito un numero di telefono e pongo la domanda: “ Quale linea di bus devo prendere arrivando dalla stazione di Alessandria per recarmi al presidio Borsalino?”. Alla mia domanda in risposta un’altra domanda “A che ora deve prendere il bus?” Rispondo sorpresa: “ma come a che ora? Arrivo da fuori città con un pullman o con mezzi di fortuna, possibile che non ci sia un servizio come Dio comanda, visto che il Borsalino è un ospedale ubicato in una landa sperduta e fuorimano? Chi mi risponde è una persona gentile, ma non sa offrirmi null’altro e prova a consolarmi con la frase: “presto le cose cambieranno”. A questo punto chiudo la questione e pongo un’istanza alla nuova azienda, pavese, che gestirà il trasporto pubblico: la situazione è un disastro e Alessandria, numerosi sobborghi compresi, ha diritto al ripristino capillare del trasporto pubblico, e di un servizio che comprenda anche l’ospedale riabilitativo Borsalino. Purtroppo non tutti dispongono di un mezzo di trasporto privato”. Nel frattempo si attende che le cose cambino.
Voto: 2

 

 

3) Stupro: un reato odioso, l’atto più sporco, più vigliacco che può subireAlessandrini ostaggio di questuanti e parcheggiatori abusivi. E per arrivare al presidio Borsalino in autobus...buona fortuna! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 1 una creatura di qualunque sesso ed età. Per certi “animali” (senza offesa per gli animali veri però) ci vorrebbe la legge della castrazione, a prescindere da qualsiasi etnia religione. Su questo tema io sto con la Serracchiani, nonostante abbia sempre provato antipatia per la sua appartenenza ideologica partitica, per la quale quando trattasi di immigrazione e accoglienza tutto è dovuto, tutto è accettato, tutto è permesso. Debora Serracchiani per una volta dice una cosa giusta e di buon senso, ritrovandosi attacchi dai suoi stessi compagni, e senza una sol riga di solidarietà dalle colleghe donne, anzi il contrario. E’ stata pure attaccata dall’oracolo d’Italia, alias Roberto Saviano, individuo che dovrebbe scendere dal podio su cui è stato collocato, con costosa scorta pagata dagli italiani. E’ evidente che la gravità dello stupro non cambia giuridicamente se a compiere il reato è un italiano o uno straniero, ma ciò che ha voluto far intendere la Serracchiani va al di là di quanto hanno voluto capire i suoi compagni di partito. A questo proposito cito un articolo del 13 maggio: “Entra di notte dalla finestra e stupra una 23enne: tunisino in manette”. Al Ministero degli Interni suggerisco la creazione di “case di tolleranza” da aggiungere al pacchetto di accoglienza ‘tutto compreso’.
Voto: 2