Cinque (o forse più) nuove domande a… Carmine Passalacqua

Cinque (e forse più) nuove domande a... Carmine Passalacqua CorriereAl 5Ho già avuto modo di intervistare Carmine Passalacqua quattro anni fa. Ora con lui ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, nell’ultima intervista a CorriereAL. Avrei dovuto fargli cinque, al massimo sei domande, ma poi queste sono diventate “solo” 12… Buona lettura!

1) Carmine, come vedi Alessandria, adesso?
Dunque Alessandria la vedo sporca e mal gestita, soprattutto se vedo lavori pubblici fatti a tempo di record in vista delle elezioni comunali. Con la scusa del dissesto, che poi è palese che non esisteva, ci siamo trovati indietro nell’ordinaria amministrazione, figurati a pensare e progettare qualcosa di straordinario per una città condannata all’oblio ed ad essere quella che ha sperimentato cosa vuol dire dissesto e blocco di una amministrazione pubblica.

Cinque (e forse più) nuove domande a... Carmine Passalacqua CorriereAl 12) Ma tu avresti una ricetta per “salvare” la città?
Sicuramente non si riesce da soli, qualsiasi schieramento vinca le elezioni comunali, considerato poi che l’amministrazione dovrà rapportarsi con la Regione ed in parte ancora con la Provincia nonostante il ridimensionamento operato negli ultimi anni, e soprattutto con il Governo romano. Purtroppo le contrapposizioni politiche fanno sì che a volte non si operi per il bene comune ma in vista di strategie meschine, ponendo limiti ed ostacoli a chi vuol fare. Vedi l’esempio della costruzione del ponte Meier, voluto ed osteggiato allo stesso modo, per cui vent’anni ci sono voluti per dargli vita! E speriamo lunga, visti gli scempi delle costruzioni in età recente.

3) Che cosa faresti per migliorare le cose?
Secondo me le amministrazioni locali sfruttano poco le potenzialità che dovrebbero avere dalla Comunità Europea, e non mettono in evidenza il nostro patrimonio storico culturale: la Cittadella abbinata ad un circuito museale che raggruppi Marengo, Santa Croce di Bosco e la bellezza del Monferrato. Penso anche agli investimenti sul turismo a livello di città dapprima sconosciute alla gran parte degli Italiani e turisti, vedi Treviso, Alba, le città emiliane. Tutte hanno un centro storico curato e parcheggi, nonché piste ciclabili.

Cinque (e forse più) nuove domande a... Carmine Passalacqua CorriereAl 24) E dunque?
Credo che per risollevare Alessandria ci vogliano investimenti da parte di imprenditori capaci di dare una svolta a questa vecchia addormentata città, che non riesce ad emergere grazie alla politica deprimente e triste operata dalle amministrazioni di sinistra, leggasi Scagni e Rossa. Tutto si ripercuote anche negli umori degli alessandrini e nei vari ambiti, anche ecclesiastico, dove non c’è impulso e voglia di riprendere le tradizioni religiose in modo da poter affermare la vicinanza con la popolazione.

5) Parliamo di politica: ti candiderai alle prossime elezioni comunali?
Sì, senza falsa modestia mi sembrava giusto dare il mio contributo alla coalizione di centrodestra con cui mi sono schierato in prima linea dal 2002 prima come Consigliere di circoscrizione Europista e poi nel 2007 come Consigliere comunale. Sarò candidato in lista con Forza Italia. Purtroppo si deve scegliere la formazione politica, essendoci più partiti e tanti amici che mi hanno cercato. Ho preferito il partito per il quale sono già stato eletto, per coerenza e dignità.

Cinque (e forse più) nuove domande a... Carmine Passalacqua CorriereAl 36) Una domanda retorica: sei ancora monarchico?
Sempre Monarchico, non posso negarlo, è nel mio Dna! Qualcuno mi apostrofa dicendo che sono conosciuto come tale, ed in effetti ci ho messo impegno e dedizione per cui sono orgoglioso di esserlo. Monarchico, come la “Maestra Cristina” del celebre film Don Camillo di Guareschi, quella per cui “il Re non si manda via”! So già che per qualcuno il Monarchico non dovrebbe fare politica, ma io mi limito all’amministrazione della mia città, rispettando tutti e in primis S.E. il Prefetto che ha dimostrato un particolare affetto per la figura della Principessa Mafalda di Savoia, martire a Buchenwald.

7) Una curiosità: hai detto che ti hanno cercato in molti per candidarti. Qualche nome?
Purtroppo ho avuto problemi vari familiari e non mi sono interessato con tanto entusiasmo subito alle vicende politiche locali, perché speravo in una coalizione unica di centrodestra. Motivo per cui ho declinato l’invito di Emanuele Locci e di altri che lo appoggiano, con dispiacere per la divisione, ma allo stesso tempo lusingato e contento di avere degli amici, che da luglio in poi continueranno ad esserlo almeno per quanto mi riguarda

Cinque (e forse più) nuove domande a... Carmine Passalacqua CorriereAl 48) Perché secondo te non si è realizzata la coalizione di centrodestra? Oltre a Locci, anche Priano non porterà voti a Cuttica…
È una delle debolezze umane, quella di voler essere protagonisti a tutti i costi, anche se porta a perdere consensi o addirittura la vittoria finale. Indubbiamente la scelta con le famose “primarie” porterebbe ad una migliore selezione di chi dovrebbe essere il candidato vincente, ma siamo un popolo maturo per competere di fronte a seggi organizzati in modo amichevole? Si è visto come ci furono scelte a sinistra, diciamo “pilotate”, con accettazione di chiunque volesse votare e pagare l’obolo. Il candidato ideale sarebbe dovuto emergere già da anni, facendosi conoscere e partecipando ad ogni tipo di manifestazione culturale, laica o religiosa. In questo caso, da buon monarchico, mi adeguo e cerco di contribuire alla vittoria del nobile candidato prescelto!

Cuttica di Revigliasco: “Alessandria deve tornare ad essere una città normale, che progetta il proprio futuro”. A partire da Università e Cittadella CorriereAl9) Approfondiamo, allora: che cosa pensi del nobile candidato Cuttica di Revigliasco?
Il Conte Gianfranco Cuttica di Revigliasco è nostro amico da sempre, ed ha condotto un buon percorso politico fin dai tempi del suo ingresso nell’amministrazione di Cassine, istituendo la festa medievale che connota il paese da decenni. Poi è stato Assessore alla cultura ad Acqui Terme e nell’Ente Provincia, ed anche in Alessandria con l’amministrazione Calvo. Ha sempre rivolto il suo lavoro per far emergere la città ed il suo territorio. Con lui abbiamo avuto sintonia di realizzazione di eventi, e ricordo la celebre “Cavalcata Aleramica” inaugurata dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia e cavallerizza sua figlia Maria Elisabetta De Balkany. Pensa se si fosse realizzato il sogno di legare la manifestazione sportiva e culturale ad un premio di lotteria nazionale, così come succedeva per altre gare in località sconosciute e poi diventate famose.
Credo che Gianfranco abbia possibilità e progetti per risollevare Alessandria e darle un connotato di città che guarda al suo passato di storia militare ed industriale, ma che non si rassegna alla decadenza dei tempi, tenendo conto che sono ormai otto anni di crisi economica nazionale contro la quale combattere quotidianamente.

10) Mi dici un amico vero che hai incontrato in politica?
Tutti amici prima e dopo il periodo elettorale, perché prima la concorrenza fa alterare gli equilibri! Sono molto legato alla memoria di Francesca Calvo e di conseguenza a Davide Buzzi Langhi, a cui tengo fraternamente.

11) Hai un sogno nel cassetto? Qualcosa che ti piacerebbe davvero fare?
Impegnarmi per la città sia per o giovani che per gli anziani, cercando di recuperare la giusta serenità che merita chi sceglie di vivere in una città di provincia. Comunque il recupero della Cittadella con la costituzione di musei a tema militare, e l’arredo urbano in modo da evitare scempi come via Dossena e piazza Santa Maria di Castello, dove non si tratta di modernità ma di cattivo gusto.
Sono sempre stato partecipe e vicino alle associazioni d’Arma perché sono la nostra storia patriottica, anche al mondo del volontariato e della cultura, perché è come per la Chiesa, tutti pronti a criticare ma poi quando c’è bisogno di un Sacerdote, si capisce la crisi delle vocazioni e la perdita di luoghi cari. Così succederà per queste associazioni, se non avremo modo do aiutarle a sopravvivere, immagina che tristezza il IV Novembre senza vessilli e labari di chi ha fatto l’unità d’Italia!

12) C’è qualcosa che ancora non ti ho chiesto, ma che vorresti dire?
Sì, che mi sento vicino al Presidente Berlusconi ed all’ex Sindaco Piercarlo Fabbio per l’accanimento politico. Processi e continue accuse non sono atteggiamenti da lodare ma da condannare pubblicamente perché portano all’esaurimento di risorse e cervelli.
Nel mio piccolo ho pagato senza problemi per aver scelto di essere coerente e serio nel mio ruolo di consigliere comunale di maggioranza, e tutta questa brutta storia del dissesto andrà riscritta con una commissione speciale di indagine da Nazione civile.

Andrea Antonuccio