Cava Clara e Buona, il ‘tira e molla’ continua. Conferimenti riaperti, “ma il comune di Alessandria disapprova”. 5 Stelle: “Fermate tutto, lo dice anche l’Europa”

M5S: "Prescrizioni cava Clara e Buona: chi verifica che siano rispettate?" CorriereAlOrmai sulla vicenda dei conferimenti dei materiali ‘di scavo’ del Terzo Valico nella cava alessandrina Clara e Buona sembra di assistere al gioco del flipper, o del ‘rimpiattino’. Ogni tot giorni il conferimento viene sospeso, poi riapprovato, poi riaperto, quindi di nuovo sospeso.

Ora, notizia di venerdì, da comunicato stampa di Palazzo Rosso si apprende che “In merito alla sospensione dei conferimenti delle terre da scavo del Terzo Valico effettuata da COCIV sulla base dei controlli dell’ARPA Piemonte, l’Osservatorio Ambientale, riunitosi nella giornata di ieri, ha approvato una proposta che prevede diverse disposizioni tra cui la realizzazione di ulteriori analisi sugli stessi campioni, che saranno svolte in contraddittorio tra COCIV e ARPA Piemonte a seguito di un sopralluogo congiunto e, nel frattempo, fino a che non sarà accertata la causa che ha provocato la non conformità del campione analizzato, la ripresa dei conferimenti con l’adozione di specifiche cautele nella gestione delle terre contenenti le sostanze rilevate.

“Il Comune di Alessandria esprime disappunto e contrarietà nei riguardi delle decisioni assunte – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi – per i seguenti motivi:

• si decide di riprendere i conferimenti senza avere adeguata conoscenza del cosiddetto ‘tempo necessario’ per la biodegradazione dei componenti inquinanti rinvenuti nella cava (tensioattivi anionici) come esplicitamente ammesso nel comunicato emesso dall’Osservatorio Ambientale;

• le decisioni sono state prese senza interagire e interloquire con il Comune di Alessandria e, in particolare, con il Sindaco, unici responsabili della salute pubblica;

• l’Osservatorio si riunisce con massima urgenza quando è il COCIV a M5S: "Prescrizioni cava Clara e Buona: chi verifica che siano rispettate?" CorriereAl 2richiederlo, ma continua a rinviare da mesi la riunione per dibattere della procedura da adottare per la determinazione del contenuto di amianto nello smarino in sostituzione di quella vigente dichiarata dall’ARPA imprecisa a più del 90% e per dibattere del limite massimo ammesso del contenuto di amianto nello smarino”.

“Ancora una volta – ha concluso l’assessore – proponiamo che urgentemente l’Osservatorio Ambientale venga trasferito ad Alessandria e ne entrino a far parte le ARPA Piemonte e Liguria, con diritto di voto, e che sia prevista la partecipazione di rappresentanti degli enti locali in funzione degli argomenti all’ODG. Questo in nome di elementari principi di democrazia e partecipazione”

Insomma, questa entità evocata in maniera quasi esoterica, l’Osservatorio Ambientale, fa e disfa, mentre il comune di Alessandria disapprova ma, obtorto collo, esegue.

 

Nel frattempo dall’Europa arriva la risposta all’interrogazione dell’europarlamentare del M5S Tiziana Beghin.

Beghin (M5S): “Nel 2017 restituiremo Alessandria agli alessandrini: e chiediamo che si voti anche per le politiche”Recita un comunicato dei 5 Stelle: “La Commissione Europea ha risposto all’interrogazione presentata dall’europarlamentare del M5S Tiziana Beghin in merito agli altissimi livelli di amianto e di altre sostanze nocive riscontrate nelle acque sotterranee e nei terreni del sito Clara e Buona, usato per i conferimenti degli scavi del Terzo Valico. Nelle lettera di risposta viene sottolineato che: “L’articolo 8 della direttiva 87/217/CEE dispone che, quando sono scaricati rifiuti contenenti fibre o polveri di amianto in discariche autorizzate a tal fine, detti rifiuti siano adeguatamente trattati, imballati o ricoperti, tenendo conto delle condizioni locali, per evitare la dispersione nell’ambiente di particelle di amianto”.

Misure certamente non rispettate ad Alessandria, sostengono sempre i 5 Stelle – per prima cosa perché il sito Clara e Buona non ha le caratteristiche per la gestione di queste micidiali sostanze e di conseguenza non sono a disposizione nemmeno gli strumenti per trattarle, con enormi rischi di contaminazione ambientale.

“La risposta della Commissione Europea alla mia interrogazione parlamentare non lascia dubbi: se si getta dell’amianto in discarica, lo si deve fare nel rispetto della normativa europea. Cosa che evidentemente in questo caso non è avvenuta, ma ovviamente chi ne fa le spese sono sempre i cittadini – afferma l’europarlamentare Tiziana Be­ghin – Questa è solo l’ultima delle irregolarità legate al Terzo Valico ed avvallate a turno da destra e sinistra. L’unico modo per uscire da questo tunnel si chiama MoVimento 5 Stelle”.

“Non bloccando in via definitiva i conferimenti, il Sindaco di Alessandria ha preso una posizione ben precisa: alimentare il perdurare di una situazione di irregolarità, evitando di fare l’unica scelta responsabile possibile aggiunge il candidato sindaco Michelangelo Serra candidato sindaco dei 5 Stelle: "Vogliamo restituire Alessandria agli alessandrini" CorriereAl 5M5S per Alessandria, Michelangelo Serra – La cosa più grave è che questo modus operandi toglie ogni dubbio su quale sia l’ordine di priorità per l’attuale Amministrazione: gli impegni economici vengono sempre prima della salute dei cittadini”.

“Su una questione così importante manca un serio confronto con le comunità locali, previsto da accordi e Legge Obiettivo. Inoltre – aggiunge Serra –  ­ trincerarsi dietro ­ la scusa della lontananza dell’Osservatorio ambientale del Ter­zo Valico ha sempre meno senso. Il fatto che il trasferimento ad Alessandria sia stato deciso ma mai attuato, infatti, evidenzia ancora di più la debolezza di questa città nei confronti delle scelte che la riguardano”.

“Il sindaco ha l’ultima parola sulle decisioni che influiscono sulla salute dei cittadini – sottolinea Andrea Cammalleri, capogruppo del M5S al Comune di Alessandria ­ Dovrebbe imporsi applicando il principio di precauzione ed emettere l’ordinanza di sospensione di utilizzo delle cave alessandrine. Non si può più aspettare, la posta in gioco è troppo alta”.