Bamboccioni a chi? Apre ad Alessandria il Barlicin di Elisa Sardi [Il gusto del territorio]

Bamboccioni a chi? [Il gusto del territorio] CorriereAldi Eleonora Scafaro

 

In Alessandria non si può davvero parlare di ragazzi che non hanno voglia di fare.
Sono tante le idee e i progetti che nascono da giovani al di sotto dei trent’anni, che con coraggio e un briciolo di incoscienza si lanciano in programmi pieni di fantasia e di grande volontà in campo culturale, industriale e della ristorazione.

E’ il caso, questo, di Elisa Sardi, ventisette anni a fine maggio, già proprietaria insieme alla madre del ‘Caffè alessandrino’ in piazza Garibaldi e figlia di Beppe de Il Grappolo.
Elisa ha deciso di fare qualcosa di diverso e di azzardato. Esportare un modello di ristorazione spagnolo in Alessandria, che serva sia l’aperitivo che la cena, anche per celiaci.
In Spagna, l’aperitivo, nella maggior parte dei locali è servito con tapas e cocktail.

“Perché non replicare questo modello, anche in maniera un po’ spregiudicata e con coraggio, in Alessandria, traducendolo in chiave territoriale?” spiega Elisa Sardi.

E così il 19 aprile è ufficialmente iniziata l’avventura.
In via Urbano Rattazzi, angolo via Modena, nell’ex ristorante ‘Porcavacca’, è nato il Bamboccioni a chi? [Il gusto del territorio] CorriereAl 1Barlicin: “Il nome deriva dalla nostra famiglia, continua Elisa. E’ rimbalzato da generazione in generazione, da Rocchetta Tanaro fino ad Alessandria, nel nuovo locale”.
Il nome del posto deriva dalla tradizione contadina, da ‘Barlecia’, un giaciglio di paglia che veniva costruito, ad esempio, nelle vigne, per risposare nelle ore più calde della giornata.
“Il bisnonno di mio padre aveva costruito una capanna così bella che tutti hanno iniziato a chiamarla barlicin. Così, noi, siamo diventati quelli del barlicin”.

Un recupero della tradizione, quindi, sia per quanto riguarda le materie prime e i prodotti, che per il nome stesso del locale.

Il Barlicin non ha un menu alla carta, ma camerieri che servono tavolo per tavolo monoporzioni su tavolette di bambù.

Bamboccioni a chi? [Il gusto del territorio] CorriereAl 2Ognuno può scegliere la variante di ‘tapas alla piemontese’ che più desidera, un cocktail, un vino o una birra, sempre del territorio.
Ogni monoporzione ha un prezzo fisso, perciò il cliente saprà già, in base a quanto vuole mangiare, quanto spenderà. Vengono servite ‘tapas’ a con insalata russa, vitello tonnato, friciulin, il classico pane burro e acciughe, robiolina con composta di cipolle e tanto altro ancora!

Il locale è aperto dalle 18 fino a mezzanotte, quindi spazia dall’aperitivo alla cena, con prodotti dedicati anche ai celiaci.

In cucina, ad affiancare Elisa in questa avventura, anche Matteo Peruzzo, finalista per il concorso ‘Il risotto dell’anno’, che ha gareggiato con il risotto alla bagna cauda, emblema del nostro territorio dal gusto particolarissimo.

Dal mercoledì alla domenica, quindi, si possono gustare i prodotti del territorio Bamboccioni a chi? [Il gusto del territorio] CorriereAl 3proposti in maniera un po’ diversa dal solito, un servizio alternativo fornito da persone giovani e con grande fantasia e sfrontatezza verso la vita.