Proposte per risparmiare risorse pubbliche

Il presente articolo riprende e prosegue due miei precedenti: “Il primo conflitto di interessi” e “Perché votare no al Referendum Costituzionale” pubblicati entrambi su questo giornale, che proponevano di abolire tutti i vitalizi anche quelli in godimento; ridurre il numero delle Regioni; cancellare lo Statuto Speciale conferito a 5 Regioni affinché siano tutte a Statuto Ordinario; eliminare le prebende assurde dei nostri politici; restringere i rimborsi spese; togliere il Senato; dimezzare il numero abnorme dei Consiglieri regionali; ridurre il numero dei deputati alla Camera di un terzo; ridurre a un decimo il personale delle Regioni del Sud, allineando il loro stipendio a parametri nazionali.

Prevengo subito l’obiezione più fondata: è facile fare proposte senza spiegare in quale modo superare gli ostacoli giuridici e politici per poterle applicare.
Eppure i nostri parlamentari e consiglieri regionali sono stati finora bravissimi a confezionare centinaia di leggi e leggine per accrescere i propri privilegi (si sa l’appetito vien…), rapidissimi, unanimi, con l’omertà consolidata dei media, superando senza rinvii la mannaia della doppia approvazione Camera e Senato. Pertanto se lo vogliono fare davvero, lo sanno fare: basta mutare il campo semantico dell’azione politica dal solipsismo alla comunità dei cittadini. Sarà difficile: basti pensare alla reazione del PD alla proposta dei 5 stelle di abolire i vitalizi.

Dunque:

– Abolire le partecipate degli Enti Locali, proliferate a dismisura (7787 secondo “Repubblica” del 23/3/17), anche con raddoppi, spesso inventate per consolare con una carica ben retribuita qualche politico diciamo accantonato. Ci stava provando il Piano Cottarelli, applichiamolo.

– Abolire i forestali stagionali, i quali nulla hanno a che fare col Corpo Forestale dello Stato. In Sicilia sono 28mila (in tutto il Canada 4.200), nel comune di Solarino (Siracusa) 6.000 abitanti: 437. In Liguria 404; Piemonte 406; Lombardia 490 ; Calabria 10mila. Per 6 mesi a carico delle Regioni e altri 6 a carico dell’INPS. Alcuni colti in flagrante ad appiccare incendi, per non essere tagliati l’anno successivo o per ricevere l’indennità di disoccupazione. Sostituirli con i Vigili del fuoco, accrescendo l’organico dove necessario.

– Semplificare il sistema degli appalti, togliendo l’aumento del prezzo in corso d’opera, e la burocrazia inutile che lo soffoca. Faccio un solo esempio: un Comune deve piastrellare un ambiente interno e esterno; anziché rivolgersi a un ingegnere o architetto che predispone il progetto e magari non ha mai visto una piastrella, quindi al geometra che lo faccia eseguire, metta in gara artigiani del posto con almeno 30 anni di esperienza: io li ho visti all’opera: guardano la piastrella, la prendono in mano e la battono con le nocche; ti sanno dire dove è stata fatta (facile, a Sassuolo), quanto dura, quanto costa, se è adatta all’uopo; rimane da decidere il colore: coinvolgiamo la scuola elementare del quartiere. Tutto fatto in casa low cost, senza subappalti. Perché non si può?

– I Magistrati timbrino il cartellino e abbiano un orario di lavoro accertato in praesentia; in modo da distinguere i fannulloni dagli impegnati. Nel contempo fermare il diritto alla prescrizione all’inizio del processo di primo grado, come accade in quasi tutti i paesi europei.

– Riorganizzare e ridurre sensibilmente le stazioni dei Carabinieri, adeguandole al calo demografico che ha svuotato interi paesi e ripianificandole tenendo conto della presenza o meno della Polizia di Stato. Con il risparmio ottenuto si possono rafforzare le Stazioni delle zone a maggior tasso delinquenziale, aumentare gli stipendi, cominciando da coloro che vanno in pattuglia, sostituire i mezzi obsoleti, acquistare i ricambi, il carburante ecc.

– Realizzare l’albo anagrafico dei testimoni degli incidenti stradali, in modo da individuare i truffatori di professione, e costringere le Società di Assicurazione a perseguirli, anche al di sotto della cifra standard su cui esse misurano la convenienza. Entro un anno i sinistri si dimezzano, a cominciare dall’espansione inarrestabile del famigerato collare, che ha danneggiato paradossalmente coloro che ne avevano davvero bisogno.

– Obbligare tutti i comuni a raccogliere direttamente i tributi ICI IMU TARI TASI, senza affidarsi a costosissime, spesso mafiose, agenzie esterne. Esemplare la vicenda della Tributi spa, che raccoglieva queste imposte per 500 comuni italiani; all’improvviso ha dichiarato fallimento (sic) ed è scomparsa (magari ha cambiato nome). Uno dei comuni era Castelletto d’Orba 2.000 abitanti (leggi l’articolo su Alessandria News 4/10/12).

– Obbligare gli Enti Locali ad utilizzare gli immobili di proprietà, invece di prenderli in affitto dai privati, magari con contratti capestro lunghissimi e maleodoranti.

– Vietare ai politici locali di partecipare a viaggi di promozione all’estero con spese a carico dei contribuenti. Se un’azienda vuole giustamente mostrare il proprio prodotto, magari di eccellenza, all’estero, le sia dato un giusto contributo, senza l’obbligo di portarsi appresso il politico di turno.

Elvio Bombonato