Cane di paglia [oltreilciak]

Muda Serenadi Serena Muda

 
“Questa è casa mia! E parte di me! E non permetterò nessuna violenza contro ciò che è mio!” David Summer

 

David Summer, un matematico americano, si trasferisce in un villaggio della Cornovaglia insieme alla giovane e avvenente moglie Amy, originaria del posto. Pacato e docile, l’uomo vuole dedicarsi in maniera impegnativa ad un’importante borsa di studio, progetto a cui pensa di poter lavorare con sistematico impegno proprio sfruttando la tranquillità che spera di trovare in quel luogo semplice e rurale.

Sin da subito, viene preso di mira da diversi ragazzotti del posto fra cui vi è anche Charlie Venner, con cui la moglie aveva avuto un flirt tanti anni prima.

Attirati dai modi ambigui di Amy ed infastiditi dall’evidente superiorità   Cane di paglia [oltreilciak] CorriereAl 2intellettuale di Summer, i giovani iniziano ad importunare la coppia in maniera sempre più insistente e pesante. Dal canto suo, il matematico pare ignorare le attenzioni morbose che gli uomini lanciano alla compagna, occhiate indiscrete e battutine che culmineranno in un episodio di grave sopraffazione ai danni della giovane, una brutale esperienza che ella non confiderà al marito credendolo privo di quel coraggio necessario a sistemare la questione.

La faccenda si complica ulteriormente quando una sera il gruppo va a casa di David per reclamare Henry, un ragazzo del paese con problemi mentali che l’uomo ha ospitato in casa sua dopo averlo accidentalmente investito. Ubriachi e boriosi, i Cane di paglia [oltreilciak] CorriereAlragazzi pensano che Henry c’entri qualcosa con la sparizione di una ragazza che era stata vista vista proprio in sua compagnia poco tempo prima ad una festa in paese.
Deciso a far sì che non avvenga un tragico epilogo ai danni del giovane, David finalmente tirerà fuori da se stesso quella determinazione di cui pareva sprovvisto, difendendo in modo audace e bellicoso la propria abitazione dall’assalto feroce dei ragazzi.

Potente, misogino e controverso, questo film di Sam Peckinpah del 1971 si basa sul romanzo “The seige of Trencher” di Gordon William, libro che ispira il regista a realizzare un nastro dotato di spessore e significato in cui la violenza diventa protagonista assoluta, capace di oscurare il buon senso e la ragione quando diventano freni inibitori verso l’intinto di sopravvivenza insito nella natura dell’essere umano. Degni di nota i simbolismi che portano lo spettatore a soffermarsi su contrasto marcato fra lo studioso remissivo e la banda di rozzi energumeni che lo deride, dalla tazza di latte servita dalla moglie insieme a traboccanti boccali di birra, alla tagliola che proprio il gruppetto regala al professore, ormai ridotta a mero complemento d’arredo in barba al suo uso originario, simbolo di un homo homini lupus sopito ma presente che aspetta solo l’occasione giusta per rivelare la propria famelica natura.

Dustin Hoffman è superlativo nei panni di un uomo forse intelligente ma privo di quell’astuzia che dovrebbe fargli cogliere l’evidente disagio della compagna in fondo solo alla ricerca di attenzioni genuine e focose che la facciano sentire desiderata e piacente.
Dotato di buoni principi e garbate maniere, Summer rappresenta un individuo pavido e immerso nel suo mondo fatto di formule matematiche e libri, con cui pensa si possa risolvere ogni problema, salvo poi scoprire che la realtà richiede azioni concrete e non solo belle parole e spiegazioni logiche.

Susan George catapulta l’attenzione dello spettatore su di sè, vista la procace bellezza Cane di paglia [oltreilciak] CorriereAl 1che le consente di bucare letteralmente lo schermo anche solo sfoggiando quei luminosi capelli biondi e un maglioncino bianco portato maliziosamente senza reggiseno, esca mostrata con esuberante disinvoltura resa ancora più interessante da una velata innocenza.

Viene da chiedersi come possa vivere il suo ruolo di moglie una donna sposata con qualcuno che prima di fare l’amore deve sistemare la sveglia e far ginnastica, non concedendosi alla passione con quella spontaneità che rende un amplesso diverso da tutte quelle attività che si programmano con zelo senza condedersi distrazioni.

Nel film appare anche un giovanissimo David Warner nelle vesti di un ragazzo psicologicamente fragile, coinvolto suo malgrado in una spiacevole situazione che appare decisamente più grande di lui.

La pellicola, il cui titolo si rifà ad una massima di Tao Te Ching, sembra voler mostrare come ogni uomo, anche il più pacifico, possa diventare un cane di paglia saturo di rabbia inespressa che improvvisamente brucia, inglobando chiunque egli incontri con lo spargersi delle proprie fiamme ormai fuori controllo, alimentate dal cumulo di torti passati e dallo spettro di quelli che potrebbero verificarsi in un mondo governato da brutalità e ingiustizia.