Salvini, Toti e La Russa sabato sera ad Alessandria a sostegno del candidato sindaco Cuttica di Revigliasco

Solo Giove pluvio, data la stagione, potrebbe mettere i bastoni tra le ruote al centro destra alessandrino, che sabato sera alle 21 in piazzetta della Lega, nel cuore di Alessandria, propone una kermesse politica di prim’ordine a sostegno del suo candidato sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco.

Basta però consultare il web, nuova ‘bibbia’ delle previsioni meteo, per scoprire che sabato sera su Alessandria si prevede cielo sereno e clima primaverile, per cui i tanti sostenitori di Matteo Salvini (ma anche di Giovanni Toti e Ignazio La Russa) in arrivo da tutta la provincia potranno godersi appieno lo spettacolo, e partecipare in maniera diretta all’avvio ufficiale della campagna elettorale per la conquista di Palazzo Rosso.

Si voterà domenica 11 giugno (con ballottaggio due settimane dopo, il 25, a rischio mare: chissà quanto calcolato e voluto, e da chi), e il centro destra piemontese e alessandrino in piazzetta della Lega sarà presente al gran completo per ‘accendere i motori’, e motivare l’elettorato: al fianco dei tre leader nazionali sul palco ci saranno i segretari regionali della Lega Nord Riccardo Molinari (impegnato in un ‘circuito itinerante’ insieme a Salvini: la mattina a Torino per importante convegno sui temi del lavoro, poi tappe ad Asti e alle 18 ad Acqui Terme), di Forza Italia Gilberto Picchetto e di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro. Oltre a Gianni Barosini, presente nella sua doppia veste di segretario regionale dell’Udc, ma anche di capolista di SìAmo Alessandria, lista civica che sostiene la candidatura di Cuttica di Revigliasco.

E poi naturalmente sabato sera ci saranno i segretari provinciali dei diversi partiti della coalizione di centrodestra, e gran parte dei candidati delle diverse liste, che verranno peraltro completate e ufficializzate nelle prossime settimane.

“La presenza dei nostri leader nazionali in piazzetta sabato sera – sottolinea Riccardo Molinari – è la dimostrazione di quanto le elezioni comunali alessandrine siano importanti e strategiche per il centro destra: vogliamo vincere, per fare ripartire davvero la nostra città, che soffre la crisi ancor più del resto del Piemonte, anche per la gestione fallimentare del centro sinistra in questi anni”.

Ugo Cavallera ribadisce l’importanza della location: “Abbiamo scelto la piazza, e una piazza simbolo per gli alessandrini: perché la campagna elettorale che parte in questi giorni intendiamo farla tra la gente, in ascolto vero e partecipato degli alessandrini, e delle loro esigenze. E mi riferisco agli abitanti del centro, dei diversi quartieri e dei tanti sobborghi, che sono forse i più penalizzati in assoluto dalle scelte amministrative dell’attuale maggioranza”.

Gianni Barosini è particolarmente pimpante: “Tra la gente ci sto da sempre, non so fare politica in altro modo: e vi posso garantire che, in queste ultime settimane, gli attestati di stima che sto raccogliendo nei confronti di Gianfranco Cuttica sono unanimi: viene percepito come persona competente ed esperta di pubblica amministrazione, dati i suoi pregressi incarichi come assessore, ma soprattutto tutti sanno che è un uomo perbene, trasparente e cristallino. Valori ancora più importanti, se vogliamo davvero dare un segnale di speranza agli alessandrini”.

Cuttica di Revigliasco ascolta e sorride, senza scomporsi. “Ringrazio davvero la squadra forte e articolata che è già al lavoro, e che cresce di settimana in settimana – afferma il candidato sindaco -, e certamente sabato sera sarò anche un po’ emozionato, all’idea che i leader nazionali del centro destra siano lì per presentarmi agli elettori, e per sostenermi. Sono convinto che Alessandria abbia le energie, le competenze, la voglia per ripartire davvero, e ce la metteremo tutta: in questi due mesi, ma soprattutto nei cinque anni successivi, che ci vedranno alla guida della città”. E sul programma: “è chiaro che i punti fondanti li conosciamo tutti, e vanno dalla sicurezza al decoro e alla manutenzione dell’esistente, in stato di quasi abbandono, alla progettualità per lo sviluppo: Alessandria deve tornare attrattiva, per le imprese e per i suoi giovani, che non devono necessariamente scappare altrove, in Italia o all’estero, per realizzarsi”. Poi in privato confiderà al cronista: “L’altro giorno ho incontrato due signore, italiane, che con cartina alla mano giravano per la città, e mi hanno chiesto dove fosse il comune, e dove i principali documenti: significa che, anche in un contesto di ‘accoglienza zero’ come l’attuale, c’è chi Alessandria la apprezza, e la vuole visitare e scoprire: è un asset, quello del turismo e dell’economia legata alla ricettività, su cui occorrerà lavorare seriamente”.

Non mancano i riferimenti al ‘convitato di pietra’, il presidente della commissione Controllo di Gestione Emanuele Locci, che pare intenzionato ad una corsa ‘solitaria’, dopo aver a lungo chiesto le primarie del centro destra. “Il centro destra è uno solo, compatto a sostegno di Gianfranco Cuttica – ribadisce Molinari. Al di fuori mi pare ci sia solo qualche singolo che, forse per attestare la propria esistenza in vita politica, ha fatto scelte diverse: nonostante nostri ripetuti inviti all’unità, sia in pubblico che in privato. Del resto, hanno indetto primarie a cui si è presentato soltanto lo stesso Locci: un po’ poco per parlare di un altro centro-destra, non vi pare?”.

E a chi ricorda che al fianco di Locci pare esserci anche Direzione Italia, il nuovo partito di Fitto rappresentato ad Alessandria da Fabrizio Priano, risponde con ironia Gianni Barosini: “Ma Priano fa il banchiere in Fondazione, mica il politico: sono ruoli incompatibili”.

Tocca a Ugo Cavallera, da navigato democristiano, tenere fino all’ultimo la porta aperta, o almeno socchiusa: alle elezioni mancano ancora due mesi. Se qualcuno nel frattempo ci ripensasse, noi siamo qui, pronti al confronto: la politica non si fa con i personalismi, ma con le idee e i programmi”. Difficile a questo punto che Locci possa cambiare idea, ma mai dire mai: nel caso, citofonare Cavallera.

 

Ettore Grassano