Quarto Polo: il candidato sindaco sarà Giorgio Barberis o…mister X? Massimo Brina: “Un progetto interessante”

lavori-in-corsoA che punto è il progetto ‘trasversale’ ormai universalmente noto ad Alessandria come Quarto Polo? Dopo le prime due assemblee pubbliche dell’ultimo mese alla Casa di Quartiere di via Verona, e una serie innumerevole di ‘abboccamenti’ e incontri privati, come ovvio succeda in questi casi, a quando la sintesi, ovvero la presentazione del candidato (o della candidata) sindaco, e delle liste a sostegno?

“Prima ci sarà necessariamente ancora un tassello del percorso – spiega l’ex sindaco Felice Borgoglio, deus ex machina del progetto -, ossia un’altra assemblea pubblica, convocata per domenica mattina, nel corso della quale presenteremo la piattaforma programmatica, ossia una serie di punti su cui chi aderisce al progetto si impegna a convergere, e per i quali si è disposti a lavorare. Il passo successivo sarà poi l’individuazione del candidato, o candidata”.

Quanto l’ufficiale ‘discesa in campo’ dell’ex leader dei Moderati Cesare Miraglia rischia di ‘scombinare’ i piani del Quarto Polo? Qualcuno certamente sperava che anche il consigliere comunale (negli ultimi 3 anni almeno autentica ‘spina nel fianco’ della maggioranza di centro sinistra a Palazzo Rosso) facesse parte della squadra, ma Borgoglio non si scompone: “Cesare è un amico, c’è sempre stato un confronto trasparente, anche in questi giorni. Lui ha preferito seguire un’altra strada, e ne prendiamo atto: ma questo non cambia una virgola nel nostro percorso, e nei nostri obiettivi: vogliamo essere alternativi alla ri/candidatura del sindaco Rossa, ma al contempo certamente anche evitare che Alessandria diventi un comune a 5 Stelle: abbiamo un’altra idea della politica, e ci sembra che ad Alessandria il nostro progetto stia suscitando un entusiasmo notevole”.

Ma chi sono, ad oggi, questi noi? Certamente il confronto procede (in attesa Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAldell’assemblea ‘dirimente’ di domenica prossima) con una serie di soggetti anche molto eterogenei: dalla sinistra ‘laica’ alternativa al Pd, che va da Rifondazione comunista al Psi, passando per Sinistra Italiana e nuovo Pci, fino a movimenti civici come Led di Gianni Ivaldi, per arrivare a figure con un percorso politico di tutt’altro tipo: da Fabrizio Priano (attuale referente provinciale di Direzione Italia, il nuovo partito fondato da Raffaele Fitto, “di ispirazione tatcheriana”) a Antonio Maconi (vice presidente della Fondazione CrAl, del quale per mesi si è discusso come possibile candidato di una coalizione di centro destra ‘estesa’, almeno nella sua visione da non tutti condivisa, ad un polo di sinistra laica), ad altre figure come Emanuele Locci, che in questi giorni ‘scalpita’, in attesa di capire quali siano davvero le scelte del centro destra, e intanto non smette di confrontarsi con tutti, o quasi.

Barberis: “Esperienza Rossa-Pd davvero deludente: Alessandria deve voltare pagina”. E rilancia il ‘comitato di salute pubblica’: chi ci sta? 2E’ fantascienza ipotizzare, come fa qualcuno, un ‘ticket’ elettorale, con Giorgio Barberis candidato sindaco, e Locci vicesindaco, nel tentativo di concretizzare quel ‘comitato di salute pubblica’ per il rilancio di Alessandria di cui lo stesso Barberis parla da tempo, anche su CorriereAl?

Certamente sul fronte della partecipazione Barberis e Locci hanno mostrato già in passato di avere un terreno di intesa e confronto. Ma sia sul fronte della sinistra, che su quello del centro destra, da qui a domenica si scioglieranno alcuni nodi essenziali. Locci, in particolare, non è un mistero che punti alla candidatura a sindaco, e se come sembra probabile il centro destra dovesse optare per scelte diverse, è difficile possa accettare di fare ‘il vice’ altrove.  Ma siamo naturalmente ancora nel mare magnum delle supposizioni, finché non ci saranno dichiarazioni ufficiali da parte degli schieramenti in campo.

Per ora comunque Borgoglio si limita ad un “il nostro è un progetto inclusivo, che mira ad aggregare su un progetto condiviso sensibilità anche diverse”. Mentre sull’ipotesi di una sua candidatura diretta a sindaco l’ex parlamentare socialista è chiaro: “Mi è stato chiesto, ma non è questo lo spirito del progetto a cui stiamo lavorando”. Impossibile, a questo punto, escludere a priori anche l’ipotesi di un candidato esterno ai partiti: “nomi in queste settimane ne sono circolati tanti, conclude Borgoglio, qualcuno vero, e altri inventati. Però, se anche a questo punto avessi in tasca il jolly vincente, non lo brucerei di certo anzitempo”.

Intanto anche dal mondo PD e dintorni, in attesa di capire quali scenari nazionali si verranno a disegnare nei prossimi giorni, l’attenzione per il Quarto Polo è notevole. Al secondo incontro alla Casa di Quartiere c’erano diversi esponenti dell’attuale centro sinistra cittadino, dal presidente del Cissaca Mauro Buzzi alla ex candidata alle primarie per le regionali Gloria Zenari, moglie di Massimo Brina, già segretario cittadino del partito, ‘rimosso’ la scorsa estate nell’ambito di un percorso di ‘normalizzazione’ del partito: Brina chiedeva un sondaggio sul gradimento delle attività dell’amministrazione, e ipotizzava primarie per individuare il candidato sindaco, ma di fatto ricevette il ‘benservito’.

Oggi l’avvocato alessandrino evita polemiche dirette, ma non si sottrae ad alcune Brina-Massimo_okriflessioni sul Quarto Polo: “alla prossima riunione di domenica potrei anche esserci, perchè no? E’ un progetto certamente di forte interesse, e con peculiarità tutte alessandrine. Ci vedo un tentativo di ‘scardinare’ vecchie logiche, e di aprire un confronto trasparente tra portatori di culture ed esperienze politiche diverse, con il comune intento di guardare all’Alessandria di domani, e di elaborare un progetto per la città. Se si arriverà ad una sintesi lo vedremo: ma l’intento perchè non apprezzarlo? Una cosa è certa: si parla di Quarto Polo perchè centro sinistra e centro destra, ad Alessandria, negli ultimi anni si sono chiusi su se stessi, sfuggendo a qualsiasi confronto con la città e con le persone, e a qualsiasi riflessione sulle proprie responsabilità”.

E se, a questo punto, anche ‘pezzi’ significativi di PD decidessero di raccogliere la sfida, e di provare a percorrere strade diverse?

E. G.