V come Valsusa [Abbecedario del gusto]

V come Valsusa [Abbecedario del gusto] CorriereAl 1  di Pietro Mercogliano

 
Valsusa è la denominazione d’origine di un vino rosso (o rosso novello) prodotto nell’omonima valle in Provincia di Torino. Il disciplinare è stato sancito alla fine del secolo scorso, ma tracce di vitivinicoltura si trovano in Valsusa fin dall’Evo antico; secondo alcune ricostruzioni – che sono però da assumere con la cautela e il dubbio che la razionalità naturalmente impone – vorrebbero addirittura che uno dei vitigni coltivati fin dal Medioevo in questo territorio fosse un parente dell’odierno Avanà, che (come si vedrà) rientra nel disciplinare del Valsusa.

Mi si consenta di spendere due parole sul territorio straordinario della Valle di Susa, la piú estesa e popolosa del Piemonte. Toccata sia dalle Alpi Cozie che dalle Graie, la valle è attraversata nel suo sviluppo principale dalla Dora Riparia; il terreno è composto principalmente di gneiss e calcari ma anche di morene ed arenarie; il lato delle Alpi Cozie è generalmente meno umido di quello delle Graie, e la vallata in genere è interessata dall’incanalarsi dei venti in direzione Ovest-Est e del föhn.

Il vino si produce da Avanà o Barbera o Dolcetto o Neretta Cuneese, da V come Valsusa [Abbecedario del gusto] CorriereAl 2soli o congiuntamente, per almeno il 60%; all’eventualmente restante 40% possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici ammessi nella zona di produzione. Da poco piú di dieci anni, è stato aggiunto al disciplinare – con le medesime modalità dei quattro già presenti – anche il vitigno Becuet.

S’immaginerà facilmente come le diverse scelte del singolo produttore possano dare vini che quasi nulla hanno in comune fra di loro: la scelta della Barbera o anche del Dolcetto, magari congiuntamente all’uso di botti piccole, può dar vita a prodotti di carattere meno marcatamente territoriale di quanto possa accadere con vitigni assai piú connotati come autoctoni, magari anche vinificati con tecniche che con maggior trasparenza li lascino esprimere. Come di consueto, la degustazione che segue tenta di cogliere il carattere generale di questi vini: per una trattazione comunque divulgativa ma piú specifica, rimando all’ottimo Sito Internet dei Prodotti della Valle di Susa e della Val Sangone.

V come Valsusa [Abbecedario del gusto] CorriereAl 3Per la nostra degustazione – a ogni modo – consiglio un bicchiere a ballon stelo lungo di media ampiezza ed una temperatura sotto i 16°C. Il vino avrà i colori del rubino; fra i profumi si noteranno soprattutto i toni di frutti rossi (ciliegia, mora, marasca) eventualmente accompagnati da sentori di legno e di vaniglia; il sorso ha un’acidità tutta montana e una piacevole mineralità.

Gli abbinamenti sono quelli che tipicamente si associano a vini di questo genere: coniglio à la cacciatora, carni rosse – anche abbinate a polenta o zuppette ristrette di legumi –, formaggi di montagna.

Suggerisco un sottospalla di bue arrostito lungamente ed accompagnato V come Valsusa [Abbecedario del gusto] CorriereAlda una salsa alle castagne, da prepararsi con Marroni Valsusa I.G.P.: si tratta di un prodotto di straordinario livello qualitativo già nel colore perfetto del frutto medio-grosso, che si rompe croccante in bocca liberando intensi profumi della sua polpa dolce. Provare per credere!