Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art]

Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art] CorriereAldi Cristina Antoni

 

Scuote l’anima e la inebetisce al tempo stesso, arricchendola di emozioni e sensazioni quasi indescrivibili, la contemplazione lirica che permea i dipinti di Per Kirkeby.

Geologo di formazione, ma paragonabile per la profonda e vasta cultura ad un intellettuale del Rinascimento, l’artista danese, che ha attraversato con le sue opere circa trent’anni del Novecento, è presente con una grande retrospettiva in area italiana, al Museo d’arte di Mendrisio, nella Svizzera italiana, poco oltre il confine, fino al 29 gennaio 2017.

La mostra raccoglie una settantina di opere ed è curata da Simone Soldini. L’opera di Kirkeby è precedentemente stata esposta in grandi mostre svoltesi a Strasburgo, Monaco, Dusseldorf, Berlino, Edimburgo, Colonia, Bruxelles, Parigi e Londra. Le sue opere sono conservate al Moma di New York, al Centre Pompidou di Parigi e alla Tate Gallery di Londra.

Per Kirkeby nasce a Copenhagen nel 1938 e già da giovanissimo è Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art] CorriereAl 4appassionato di storia naturale. I suoi viaggi, di cui è cultore, sono inconsueti e ostici, vere e proprie spedizioni che si compiono in luoghi particolari come la Groenlandia e il Circolo polare artico, dove la natura è dominante.

Nei suoi dipinti troviamo ben visibili le stratificazioni, le sedimentazioni rocciose, le faglie, le impronte, gli aspetti morfologici con contorni mutevoli e indefinibili a seconda della luce e della corporeità della materia. I suoi lavori, scuri e cupi mostrano l’aspetto visionario dell’artista che lascia liberamente ‘fluttuare’ il suo spirito nei luoghi dell’anima.

Leonardo da Vinci ci ha insegnato che arte e scienza possono coniugarsi e produrre ‘genialità’. Ciò è indiscutibile per Kirkeby, che oltre alla laurea in Geologia studia anche alla Scuola d’arte sperimentale di Copenhagen. Egli realizza negli anni della formazione performances con artisti del calibro del compositore Fluxus Henning, Jorg Immerdorf, e dell’artista sciamano Joseph Beuys.

Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art] CorriereAl 3Il linguaggio della sua pittura si lega innegabilmente a quello della natura. La sua produzione è all’inizio in gran parte cartacea, con acquerelli che illustrano i colori plumbei dei ghiacciai, che raccontano attraverso pennellate acquose e rivelatrici di impressioni immediate e fugaci, i suoi appunti di viaggio.

Nell’olio dedicato all’Inverno (anni 80) la pittura di Kirkeby si fa più materica e informale. I colori sono freddi e gocciolanti. I silenzi raccontano storie primitive.

Kirkeby è anche scultore, scrittore, filmografo, costumista e collabora con il grande regista Lars Von Trier, come scenografo per il film ‘Le onde del destino’.

La sua ispirazione è comunque romantica e si rifà ad artisti come Friedrich, Turner, Delacroix.

Non può essere definito un pittore astratto perchè la sua ispirazione nasce sempre dal Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art] CorriereAl 2paesaggio, poi questo paesaggio si trasforma nel racconto di atmosfere, miste di incanto e rabbia.

Egli stesso oggi, a ottant’anni e seduto in carrozzella (è inciampato in un bosco del nord inseguito da un orso polare) si definisce un pittore anacronistico. Il tempo gli ha dato ragione. Oggi la sua pittura è tra gli esiti più moderni ed apprezzati dal mercato. E’ considerato un guru dell’arte da Berlino in su.

E’ un pittore non sempre facile da comprendere, che può lasciare sconcertati.

Il grande inverno di Kirkeby: un’anima ghiacciata e romantica! [Very Art] CorriereAl 1La Mostra di Mendrisio aiuta a svolgere una riflessione sulle sue opere, fino a coglierne l’essenza autentica, interpretando le emozioni di una natura nordica, solo apparentemente cupa e tetra.

C’è chi associa la sua arte alla poesia giapponese haiku: fulminea, dolce e dolente insieme. Se vi trovate di fronte ad un suo dipinto e provate un dolore caldo e vagamente irritante sappiate che è voluto. E’ l’effetto Kirkeby!