Una giornata bellissima [Il Flessibile]

caruso4di Dario B. Caruso.

I giornali e le rubriche televisive di questo inizio d’anno hanno snocciolato gli eventi salienti del 2016, scandendone il ritmo con rigore cronologico e contrappuntando ogni accadimento con interviste, considerazioni e analisi.
Col senno del poi tutto si fa logico ed elementare.
Prendiamo l’oroscopo del 2016 e riflettiamoci ad anno concluso; molte saranno le congruenze, molte le interpretazioni corrette.
Ho un vicino di casa che nel suo piccolo lancia un anatema e prima o dopo colpisce.
Ce lo insegna Nostradamus, veggente per molteplici accadimenti.
Si chiama statistica.

Ho ripercorso il mio anno parallelamente a quello delle cronache.
Dal Capodanno di Colonia all’imitazione di Carla Fracci a Sanremo.
Dalla scomparsa di David Bowie a quella di Debbie Reynolds.
Dal ritrovamento del corpo di Regeni al Cairo alla santificazione di Madre Teresa di Calcutta.
Dalle unioni civili al referendum costituzionale.
Dalla Serracchiani col velo islamico alla chiusura del Giubileo straordinario.
Dal Pallone d’Oro di Messi alle Olimpiadi di Rio.
Per tacere dei terremoti assassini che hanno falcidiato il centro Italia.
Ogni momento di cronaca mi ha richiamato una giornata personale. Gioie, dolori e normalità che costellano la vita di ciascuno di noi.

Ricordo in particolare una giornata bellissima di agosto ai piedi di un ghiacciaio in Val d’Aosta. Tutto era perfetto, ero con mia moglie, non avevo tempi o scadenze da rispettare; appariva tutto ideale, come una di quelle cartoline che si usavano negli anni Settanta e oggi puoi ritrovare solo in qualche tabaccheria di paesi dimenticati da Dio o sulle bancarelle di antiquariato.

Una giornata bellissima [Il Flessibile] 25Una giornata bellissima.
Ognuno ha la propria personale concezione di bellezza, mi rendo conto.
Ho visto Massimo D’Alema parlare di “una giornata bellissima” non già per la vittoria al referendum ma piuttosto per la sconfitta dell’avversario.
Provo a non smettere i panni di adulto ed educatore e mi pongo una domanda: è giusto che noi tutti vediamo e rivediamo l’atteggiamento sgradevole di uno che fa tendenza e opinione? È giusto che i nostri giovani abbiano il cattivo esempio di una persona (nonostante tutto) ancora – incomprensibilmente – influente?
È triste vedere una persona di potere non avere altro che quello; è ancora più triste vedere che la cattiva gestione del potere viene cavalcata dalla comunicazione, gravemente responsabile di favoreggiamento della cattiva educazione.

Su questo punto non accetto controversia che dica “sul web accade di peggio” perché se accade di peggio è grazie allo stesso potere di cui sopra.
E comunque il web non è così accessibile a tutti. Mentre le televisioni le subiamo tutti, più o meno passivamente.

In questi giorni è scomparso una forte personalità del mondo sportivo savonese, il novantenne Lelio Speranza, presidente del CONI provinciale per quarant’anni.
Lo ricordo quando mi premiò in un’edizione dei Giochi della Gioventù, davanti ad una platea immensa allo stadio “Valerio Bacigalupo”. Non vinsi ma ero soddisfatto di fronte agli occhi dei miei genitori e insieme a tanti altri ragazzi.
Insomma, una giornata bellissima.

Sono sempre i migliori che se ne vanno.
E sono sempre troppo giovani.