Era un giorno d’estate del 1999.
Mi trovavo nel consiglio di amministrazione della mia società e ascoltavo la relazione del Presidente, un ingegnere più anziano di me di diversi anni, con una consolidata esperienza in un’importante società di consulenza.
Stava esponendo l’idea di avviare una start up, che di fatto avrebbe dovuto essere una costola dell’impresa esistente, cioè una sorta di “business unit”, con propri costi e ricavi.
Ascoltai la relazione, che sostanzialmente era una disamina dei costi che avremmo dovuto affrontare. L’ingegnere, molto meticolosamente, aveva elencato la struttura dei costi previsti dalla decisione che, a suo parere, doveva essere presa.
Al termine, chiuse la relazione con una tabella che, sostanzialmente esponeva questo concetto.
Dato che i costi che avremo
sono questi …
… allora dobbiamo fatturare questo.
Al termine, ci chiese cosa pensassimo.
Alzai la mano e presi la parola e quella parola non fu da lui gradita. In sintesi, dicevo che il ragionamento era una sola cosa.
Una stronzata.
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