Cittadella e Marengo: quale condivisione dei progetti, e con chi?

Cavalchini nuovadi Pier Luigi Cavalchini
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Leggiamo dalle pagine locali che sono in corso (da almeno un mese) una serie di operazioni finalizzate ad avere “a breve” due poli d’attrazione di livello. Ci riferiamo alla storica struttura della “Cittadella” e al complesso museale-ambientale di Marengo.

La comunicazione, da parte di alcuni assessori dell’Amministrazione Comunale alessandrina, è aggiornata agli ultimi fatti e tiene a specificare che “continuano le occasioni di incontro, diretto o telematico, con tutti gli altri interlocutori”, aggiungendo che sono stati chiariti, nel caso non lo fossero ancora, tutti i compiti spettanti alle varie parti conivolte: MiBACT e Sovrintendenza regionale, Ente Comune di Alessandria e tutti gli altri “pubblici, privati o associativi”.

Sappiamo che sarà “a brevissimo” impiegata la somma di un milione di euro cittadella-dallalto(prima tranche dei 25 stabiliti dal Ministro Franceschini) per interventi di assoluta priorità riguardanti la Cittadella e che sono in via di completamento (se non “già completati”) tutti i “progetti di massima” utili alla concretizzazione del bando “Marengo Hub”, in modo da avere le carte in regola “al momento della aggiudicazione dei fondi ”.

Un periodo d’oro, quello di fine 2016, che ha visto anche la scelta definitiva di portare nella ex Caserma Valfrè l’imponente materiale, ora stipato a fatica tra Via Solero e lo spalto, del nostro prezioso Archivio di Stato.

Tre luoghi importanti del territorio alessandrino che hanno finalmente una loro destinazione chiara e definitiva e che non attendono altro che una convinta partecipazione ed un sostegno non strumentale da parte della società civile e delle rappresentanze politiche in Comune, possibilmente di tutte, in un maturo processo di condivisione.

Marengo 1E’ solo questo percorso condiviso a garantire i tempi ricordati dagli assessori Oneto e Ferralasco. Realizzazioni di strutture, piste ciclabili, centri per giovani e anziani, trasferimento di tonnellate di documenti e risistemazioni di tetti e infissi, che si protrarranno per almeno quindici anni a partire da oggi. Una scommessa importante che deve vincere tutta la città e che deve vedere tutti protagonisti, nessuno escluso.

L’eco di quanto dichiarato in occasione del primo incontro del “Tavolo tecnico-amministrativo” riguardante il futuro del bene “Cittadella” lo scorso 12 febbraio è ancora ben presente. Fu il Sindaco, allora, a parlare in modo chiaro e vincolante:
“Tutti i partecipanti hanno condiviso la valutazione della Cittadella quale bene culturale di rilievo nazionale, per la quale è indispensabile un’azione coordinata tra tutte le istituzioni coinvolte”.

Si fissarono anche obiettivi e percorsi che non aspettano altro che di essere Rossa nuovaconcretizzati: “Il primo obiettivo di lavoro sarà costituito dalla realizzazione di una analisi di fattibilità aggiornata, che individui le possibili integrazioni tra le azioni di recupero e valorizzazione di iniziativa pubblica e quelle di possibile iniziative privata, nel rigoroso rispetto dei caratteri storico-architettonici del Compendio ed in grado di essere economicamente sostenibili. In tale quadro potranno essere collocati alcuni primi interventi di messa in sicurezza e valorizzazione, per i quali si sono anche già prospettate alcune ipotesi per il reperimento delle occorrenti risorse”.

Probabilmente è proprio qui che va ad inserirsi l’impiego del milione di euro citato. Ma “i nodi al fazzoletto” non sono finiti lì, anzi. Si convenne, allora di proseguire a ritmi serrati i lavori del tavolo tecnico, a partire da una ricognizione della abbondante produzione analitica e progettuale sviluppata negli anni passati, “per giungere alla definizione di un condiviso protocollo d’azione strategica tra tutti gli enti coinvolti”.

Eccoci al punto. E appuntiamoci – tutti – il termine cardine: “condiviso”. D’altra parte ci si impegnò anche, a definire in tempi brevi la revisione dell’accordo di affidamento del “Compendio” (cioè la Cittadella) in custodia al Comune di Alessandria, originariamente sottoscritto con l’Agenzia del Demanio. Un altro passaggio importante, più di carattere amministrativo, che – ci auguriamo – sia già stato espletato in tutti i suoi aspetti.

Nello specifico “Il Comune mantiene il proprio ruolo nella gestione della Cittadella e nella definizione del suo futuro – aveva dichiarato allora il Sindaco Maria Rita Rossa – ed anzi rafforzerà il proprio contributo strategico nell’ambito del protocollo d’azione che andremo a definire. Partiremo dagli indirizzi approvati nel gennaio 2014 dal Consiglio Comunale e li approfondiremo con il più ampio coinvolgimento possibile, valorizzando il ruolo delle associazioni e di tutti coloro che – a vario titolo – contribuiscono alla fruibilità della Cittadella.”

Bene. Ora attendiamo fiduciosi una comunicazione ufficiale di come si stanno evolvendo le cose, augurandoci che il “coinvolgimento” a cui si accenna non si riduca ad una scarna “conferenza stampa”.