Frascaro Blues – Il mio vicino è Billy Branch 2 [U Gnacapiōğ]

Bona Giorgiodi Giorgio Bona

 
Ho già avuto modo di parlare del grande bluesman di Chicago Billy Branch ospite durante la sua permanenza in Italia degli splendidi Cristina Di Sciorno e Omar Ottomani, i miei due nuovi vicini di casa.
Nessuno lo sapeva ma forse, per un breve periodo, Frascaro, e in particolare Via Carentino Boschi, è stata inconsapevolmente terra e provincia del Blues per antonomasia, quello con la B maiuscola.

Erano in molti che si fermavano all’inizio della piccola stradina che porta alle nostre case, alla periferia del paese, ad ascoltare l’armonica di Billy che incantava durante le prove per la sua tournée italiana, accompagnato dalla straordinaria Cristina e da musicisti come Gian Carlo Dalla Casa e Angelo Farolli.

Voglio dire, per farla breve, esiste un lembo di terra molto appartato e singolare nella bassa piemontese, qui dove si delinea il percorso degli aromatici, la via del vino, verso Cassine, Alice bel Colle Mombaruzzo e Ricaldone (dove giace Luigi Tenco) che vanta adesso eccellenze di primo piano.

Sono luoghi straordinari, luoghi che uno straordinario scrittore come Michael Branch 2Dibdin non smette di decantare nel suo straordinario romanzo “Vendemmia d’annata” e adesso, senza saperlo, potrebbe diventare un’eccellenza della musica.

Non diciamolo forte. Devo dire che mi ha toccato il cuore quando Billy e Rosa (la sua illustre consorte) riportavano sui social un “we love Frascaro” che vuol dire tanto.
Lo so, Billy, la semplicità ti ha toccato il cuore e tu hai lasciato il segno a noi paisan perché sei la semplicità fatta a persona.

Non posso dimenticare quella sera di metà luglio quando alle due di notte svegliasti il tuo chitarrista, Giancarlo Della Casa conosciuto semplicemente come “La Nonna”. Aveva gli occhi increspati dal sonno e ma tu volevi mettere a punto un pezzo. Nel pieno del sonno andaste avanti per oltre un’ora e mezza. Ho subito pensato quando al mio posto c’erano i miei genitori. Mio padre si sarebbe alzato e con le bestemmie avrebbe tirato sulla terra tutti i santi del paese.

Cristina, il giorno dopo, scusandosi, mi disse che avevi gustato un cognac straordinario ed eri carico al punto giusto per inventare qualcosa di straordinario Non ho chiuso occhio quella notte ma è stato un piacere e allora, come si dice, musica maestro.

Ho chiesto proprio a Cristina quando ti avremmo rivisto. So che a marzo sarai di nuovo qui e allora siamo pronti a riceverti con tutti gli onori. E come si dice in piemunteis a We love Frascaro noi rispondiamo Alegher.