La sindrome dell’annuncite e le periferie [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
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“Il Presidente Renzi ha mantenuto la promessa fatta, ha finanziato per intero il bando periferie presentato dal Comune di Alessandria che prevede 18 milioni di investimenti. Una misura importante per la nostra città”. Così Rita Rossa, sindaco di Alessandria, sulla pagina Facebook personale. Ovviamente i commenti sono tutti entusiasti e il numero di ‘mi piace’ cresce.

Tutto fatto? No. Semplicemente perché il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all’assemblea dell’Anci (Associazione Comuni italiani) ha dichiarato che a fronte di uno stanziamento di 500 milioni di euro il Bando Periferie sono state inviate dai Comuni richieste per oltre 2 miliardi di euro. Senza un ulteriore stanziamento, il nucleo di valutazione avrebbe dovuto bocciare tre progetti su quattro.

Visti i tempi elettorali e la necessità di compattare il più possibile il fronte degli rossa-renziamministratori, Renzi ha detto che, dopo un’intesa con il Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) il Governo “inserirà nella prossima Legge di Stabilità 2017 le risorse per finanziare tutti i progetti sulle periferie avanzati dalle singole amministrazioni comunali”.

Ecco la differenza. Tra l’annuncio e la sindrome dell’annuncite, particolarmente acuta dalle parti di Palazzo Rosso.