Camillo: “Forse Sarti non ricorda, ma…”. Alcune puntualizzazioni su dissesto e sicurezza

Camillo-FabioVasta eco per l’intervista di ieri mattina a Roberto Sarti, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Rosso. Condiviso e rilanciato dai nostri lettori anche sui social, l’articolo non ha mancato di suscitare reazioni, pro e contro.

Tra queste ultime, la presa di posizione di Fabio Camillo, capogruppo del PD in Comune di Alessandria che (come già nell’immediato pre Ferragosto in occasione di un intervento di Emanuele Locci) ci scrive e puntualizza: noi pubblichiamo volentieri, in maniera che siano i lettori a farsi, da soli, una loro opinione in merito.

 
Egregio Dott. Grassano,

Le scrivo con riferimento all’intervista rilasciata alla Sua testata dal capogruppo dellaSarti Roberto nuova Lega Nord Dott. Roberto Sarti.

Non intendo entrare nel merito delle vicende interne al centrodestra cittadino nè delle opinioni espresse dal collega sulla gran parte dei temi toccati, se non per sottolineare che descrivere Alessandria come una città in preda a quotidiane risse tra bande ed in totale abbandono non fa un buon servizio ai cittadini, che hanno il diritto di conoscere i problemi della propria città nelle esatte dimensioni. Dico questo senza nascondere le criticità reali, che con lo sforzo di tutti occorre risolvere. Liquidare il calo dei reati registrato negli ultimi due anni con una frase del tipo “ormai la gente non denuncia neanche più” fa torto alla preparazione giuridica del collega. Esiste infatti un “numero oscuro” di fatti penalmente rilevanti, ma la gran parte dei reati di entità non lieve sono procedibili d’ufficio ed a raccogliere ed inoltrare al Pm la notizia di reato sono le forze di Ps. Si rappresenta inoltre una realtà di degrado e sfiducia che, se condivisa, porterebbe davvero vittime di reato a non denunciare l’accaduto con conseguenze di sistema facilmente intuibili.

Comune Alessandria basso altoMi soffermo invece sul solito “refrain” del dissesto che non c’era. Ricordo al proposito che la sera del 12 luglio ’12, quando il Consiglio Comunale di Alessandria fu chiamato a ratificare con propria deliberazione la sentenza con cui la Corte dei Conti dichiarava il dissesto (pena il commissariamento) il collega Sarti rimase in aula fino alla fine ed espresse voto di astensione. A fronte di tanta “ostinata volontà del centrosinistra” coerenza avrebbe voluto una altrettanto ostinata presa di posizione contraria, magari spiegando come evitare ciò che la legge quella sera imponeva. Rispetto ai numeri, la deliberazione n 260/2012 del 12/6/’12 della Sezione Regionale della Corte dei Conti ripercorre in sessanta pagine tappe e numeri di un disastro finanziario che, implicitamente, il centrodestra riconosce quando esprime preoccupazione per quel che sarà dei conti cittadini una volta terminato il lavoro dell’OSL. A riguardo, in realtà, la prudente decisione di accantonare gli avanzi di amministrazione degli ultimi due anni (alla destra sfugge sempre il particolare che, a differenza di prima, oggi in Comune “tanto entra e tanto esce” e da due anni si chiude addirittura in attivo) e la reintegrazione di gran parte delle “gestioni vincolate” riducono i rischi di una proiezione sui conti odierni di quel disastro. Non voglio dilungarmi con i numeri, per i quali rimando al comunicato ferragostano di risposta al collega Locci. Mi aspetterei, da chi contesta sentenze e numeri qualche ragionamento di confutazione che vada oltre slogan politici a sicuro effetto, ma del tutto privi di sostanza.

Nel ringraziarLa per l’attenzione e lo spazio che vorrà concedere, saluto cordialmente.

 

Fabio Camillo
Capogruppo Partito Democratico – Consiglio Comunale di Alessandria