Trasporto pubblico, serve continuità contro l’isolamento di Ovada e dei paesi

Da sempre sosteniamo l’importanza dei paesi e della campagna che devono continuare a essere abitati per il mantenimento dell’ambiente e la sua valorizzazione turistica.

Contemporaneamente assistiamo però alla riduzione dei trasporti e degli orari degli uffici postali, mettendo in difficoltà le comunità che vivono in quei luoghi, in particolare studenti, pendolari, anziani sapendo che non tutti hanno la possibilità di utilizzare una macchina o sono ancora in grado di guidare.

I paesi della zona che fanno riferimento ad Ovada per sanità, assistenza, scuola e lavoro, unitamente ai pendolari che viaggiano su Genova- Alessandria- Acqui Terme- Novi L.re, hanno bisogno di un servizio trasporti continuativo con orari compatibili per tutti i dodici mesi dell’anno, compresi i giorni festivi, senza interruzioni.

Diversamente è inevitabile che Ovada assuma le caratteristiche di città-dormitorio, con la naturale conseguenza che nelle aree artigianali di Via Molare e Via Rebba si assista ad un aumento di capannoni vuoti ed il rischio di degrado ambientale.

Riteniamo quindi strategica la creazione di un’azienda unica provinciale per il trasporto pubblico su gomma, finalizzata a realizzare economie di scala attraverso una migliore organizzazione del lavoro, l’eliminazione di passaggi di più mezzi nella stessa tratta, la riduzione dei consigli di amministrazione per costruire un servizio di trasporto pubblico migliore al servizio della cittadinanza.

Senza dimenticare che i trasporti e la viabilità rappresentano peraltro strumenti fondamentali per sviluppare, anche in prospettiva, occupazione, commercio e turismo.

Se continuiamo a parlare di questi problemi è perché non sono stati ancora affrontati nel modo adeguato, ci rendiamo conto che non esistono bacchette magiche ma siamo qui ancora una volta a sollecitare un inizio di percorso condiviso.

Giovanni Battista Campora Isnaldi
Coordinatore Zona Sindacale Cisl Ovada