House of cards in salsa alessandrina [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
https://160caratteri.wordpress.com

 

‘Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io’. Vecchia, buona, cara regola che non va mai dimenticata. La riprova? Nell’edizione locale, rivista e corretta in salsa mandrogna, di House of cards non manca la stilettata al veleno tutta riservata a Massimo Brina, segretario cittadino del Pd. Una stilettata che non arriva dai nemici politici. Macché.

È una storia tutta interna a un partito che continua a non vedere la luce e vive in una sorta di perenne notte dei lunghi coltelli. La conduzione di Brina non piace? E allora via alle dimissioni di cinque membri della segreteria, ovviamente fedelissimi a vario titolo di Rita Rossa, sindaco di Alessandria. Via alle contestazioni che lo hanno portato a un passo dalle dimissioni. La rottura del Pd alessandrino è arrivata a tanto così dall’essere definitiva. Poi arrivano i pompieri con in testa il segretario Fabio Scarsi. Sospesa e rinviata a data destinarsi l’assemblea cittadina, l’acqua sul fuoco gettata in apparente sufficiente quantità in realtà non ha sortito l’effetto voluto. E così dopo qualche giorno ecco che qualcuno sussurra all’orecchio di qualcun altro che ci sono strane nomine in corso. Questo qualcuno lo dice ad altri ancora e la spirale si innesta. Inevitabile che qualche giornalista raccolga l’indiscrezione. La verifica. Ed essendo vera, la pubblica. Esce su ‘Lo Spiffero’ e suscita subito vivaci reazioni. Però non per la vicenda in sé che vede coinvolta Gloria Zenari, moglie di Brina e già candidata Pd alle regionali, che ha vinto una borsa di studio, mesi fa, e che lavora nella Struttura per lo sviluppo e la promozione scientifica dell’azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’ di Alessandria. Bensì perché il direttore della struttura è Antonio Maconi, probabile avversario di Rita Rossa, definito dallo ‘Spiffero’ possibile “candidato civico e trasversale”. Quindi il tentativo è di fare passare l’idea che esista un complotto ordito da Brina e Maconi per distruggere il primo cittadino? Beh, per giocare a House of cards bisogna avere davvero un fisico alla Frank Underwood e ben presto emerge chiaramente che la vicenda della borsa di studio, storia datata, è stata fatta circolare ad hoc. Le tensioni non solo sono sopravvissute, ma anzi sono aumentate. Fino a questo ennesimo tentativo di incendio condito da telefonate pesanti indirizzate allo stesso segretario cittadino del Pd.

Eppure sembrava che qualche nodo fosse stato quasi risolto, come quello del sondaggio sull’attuale sindaco. Una proposta che prima ha sollevatoCittadella PD le ira di una parte del partito, poi sulla quale era arrivata una sostanziale apertura da parte dello stesso sindaco. E mentre circola la voce, tutta interna al Pd, di una sorta di sondaggio casereccio che vedrebbe il primo cittadino non andare oltre al venticinque per cento del consenso (ma sarà forse solo la malignità di qualche oppositore interno), c’è chi ha voluto subito adeguarsi alle richieste di un sostegno esplicito all’amministrazione con tanto di manifesti per celebrare i venticinque milioni per la Cittadella. Un messaggio che peraltro non spiega di chi sono i soldi (il governo) e di chi la competenza (la Sovrintendenza). Lo slogan è diretto: ‘Il futuro della città inizia ora’. Già. Pensando a Primo Levi verrebbe da chiedere ‘se non ora, quando’?