Sciaudone: “Sulla Cittadella il sindaco Rossa ha la memoria corta”

Cittadella nuovadi Maurizio Sciaudone*

 

La memoria è veramente corta nei protagonisti della politica alessandrina. Molti degli attuali amministratori del Partito Democratico erano presenti nel Consiglio comunale ai tempi della Giunta Calvo, nei giorni della ricostruzione dopo l’alluvione del 1994.

Allora erano all’opposizione e criticavano l’arrivo da Roma dei fondi per la ricostruzione, asserendo che la Calvo non aveva alcun merito da rivendicare. Oggi il merito dei 25 milioni che lo Stato (tutti noi quindi) assegna alla Cittadella è rivendicato con forza dal sindaco Rita Rossa.

Invece l’unico merito per i fondi ricevuti ce l’ha la Cittadella stessa, lasciata per troppo tempo in condizioni deplorevoli e come allora per l’alluvione, si è mossa la sensibilità di chi doveva e poteva intervenire, erogando fondi. Ma c’è una condizione da sottolineare: il Comune non avrà disponibilità diretta dei fondi e non potrà usarli come vorrà ma verranno gestiti da Roma e Torino esclusivamente per mettere in sicurezza la Cittadella….
Finalmente. Questo per tutti noi alessandrini è una garanzia. La città “riparte” veramente non con i proclami, i manifesti e gli ulteriori sprechi di denaro pubblico... ma cominciando dalla sicurezza e il decoro cittadino. E’ sotto gli occhi di tutti l’incuria e il degrado delle strutture pubbliche, le strade e Palazzo Rosso stesso che cade a pezzi. Il vero e proprio disastro amministrativo di questa Giunta è l’incapacità di gestire persino l’ordinaria manutenzione. Ricordo che a Marengo nel 2010 e recentemente con il PISU sono arrivati parecchi milioni di euro dove Rita Rossa ha avuto un ruolo decisivo… ma nel come spenderli. Eppure la città non è “ripartita”.

Marengo langue e il PISU non ha cambiato nulla se non reso orrenda via Dossena. Invece di millantare meriti il sindaco dovrebbe fare un esame di coscienza sui suoi fallimenti amministrativi.

 

* Consigliere Comunale di Alessandria