All’avventura con un amico speciale [Letture d’Autore]

Benna Francescadi Francesca Benna

 
Era una calda giornata. Il sole splendeva alto in cielo, la giornata giusta per andare a Gardaland con il mio amico Francesco.

Lui mi guardava con un sorriso misto ad una smorfia a causa del torcicollo che lo aveva colpito la notte stessa.
Arrivati a destinazione, passo dopo passo, ci avvicinammo sempre di più ai “gommoni”, la giostra preferita di Franci. Appena salimmo, l’acqua intorno ci spruzzò ed il sorriso del mio amico era sempre più evidente. Forse la cosa più bella è stata capire che non importa se lui è autistico, se non riesce a parlare, se ragiona in un modo tutto suo…. perché io quel giorno ero semplicemente contenta di essere al suo fianco.

Era come essere in compagnia di un mio qualsiasi amico, anzi forse ancora meglio, perché Francesco ti lascia delle emozioni dentro che nessun altro riesce a lasciare.

E per me è stata un’esperienza totalmente nuova, perché non sapevo come avrebbe reagito di fronte ad emozioni forti come adrenalina e alta velocità. Forse per lui l’impatto è stato forte, ma grazie al nostro sostegno si è subito sentito più al sicuro.

Purtroppo ci siamo anche imbattuti in una spiacevole situazione: su una delle giostre non ci hanno fatto accedere perché l’addetto ci ha comunicato che lì i disabili non potevano salire. La cosa che più mi è dispiaciuta è che abbia detto tutte queste cose davanti a lui. Come se non esistesse, come se non fosse lì.

Ma le persone e la società devono capire che anche se lui non parla non vuol dire che non esiste, anzi. Ragiona molto meglio di chiunque altro, anche solo sopportando tutto questo senza reagire, ed è grazie a lui che io mi miglioro ogni giorno.

Non abbiamo lasciato che tutto questo ci rovinasse la giornata e così , a testa alta e con il sorriso sulle labbra, abbiamo terminato una delle avventure più coinvolgenti ed emozionanti di sempre.