‘Botticelli ed il suo tempo’ in Giappone [Very Art]

Botticelli linkdi Cristina Antoni

 

Al Metropolitan Museum di Tokio grande ammirazione del pubblico per l’opera del Botticelli ‘La Calunnia’ proveniente dagli Uffizi (1497 circa), che esorta l’uomo ad allontanarsi dai valori sbagliati.

La splendida mostra dedicata a Sandro Botticelli e intitolata ‘Botticelli ed il suo tempo’ è stata allestita al Metropolitan Museum di Tokio, in occasione del 150° Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.

Ammiratissima ed affollata pur se inaugurata da pochi giorni, la mostra resterà aperta fino al 3 aprile, a testimoniare la grandezza dell’arte italiana, con un ambasciatore d’eccezione: Alessandro Filipepi, noto come Sandro Botticelli. Pur non essendo esposti i suoi capolavori assoluti, quali La nascita di Venere e L’allegoria della Primavera, codificati dalla Galleria degli Uffizi come ‘inamovibili’, l’esposizione pare una delle piu belle mai realizzzate sull’epoca rinascimentale. Il fine dei curatori Alessandro Cecchi e Toshegi Osana è proprio quello di contestualizzare l’artista nel suo tempo, quell’età dell’oro che ha visto il massimo della fioritura dell’arte, del mecenatismo e la ricerca della perfezione a Firenze, con il Governo di Lorenzo de Medici.

Sono esposte infatti anche tavole realizzate dal maestro di Botticelli, Fra FilippoBotticelli 2 Lippi, e del suo celebre allievo Filippino Lippi.

Star della mostra sono la ‘Bella Simonetta’ proveniente da una collezione privata, ‘La Madonna del Libro’  ‘prestata’ dal Museo Poldi Pezzoli di Milano, ‘Il Giudizio di Paride’ e la meravigliosa opera allegorica ‘La Calunnia’, forse la più ammirevole anche per i contenuti.

Le Allegorie di Botticelli appartengono ad un periodo ben preciso della sua carriera artistica: furono infatti commissionate al fine di realizzare degli strumenti di comunicazione molto potenti.
La Tavola in questione (tempera su legno del 1497 circa) è La Calunnia (menzogna denigratoria e falsa accusa), e contiene un vero e proprio monito per l’osservatore. Si legge da destra verso sinistra.

Botticelli 3Pare che l’artista l’abbia dipinta infervorato dalle prediche del monaco domenicano Gerolamo Savonarola e dai suoi roghi ‘delle vanità’. Il predicatore spesso attaccava la società di allora condannandone duramente i vizi, i costumi e la cultura: ciò fu spunto di riflessione per Botticelli che iniziò a dipingere con uno stile nuovo. I colori divennero in tutte le sue opere, a partire da questa, più liquidi e raffinati, privi di ombre precise, con tocchi dorati. Le figure paiono infatti prive di corporeità e sfiorano appena il terreno. Gli abiti sono semplici, senza decori floreali, come nelle opere precedenti.
Ognuna di esse sembra isolata anche se si intrecciano in giochi di linee, come se fossero immerse in una solitaria meditazione.

La scena del dipinto è ispirata ad un fatto realmente accaduto di cui fu vittima ilBotticelli 4 famoso poeta Apelle. I personaggi ritratti sono collocati in una grande Aula dalla magnifica architettura classica. Tre arcate si aprono sullo sfondo di un paesaggio marino. Le statue inserite nelle nicchie retrostanti sembrano prendere parte attiva alla narrazione pittorica. Al centro compare un gruppo di personaggi in fermento che si osservano da destra verso sinistra.

Il Re Mida, cattivo giudice dalle orecchie d’asino, sta seduto in trono, mentre l’Ignoranza ed il Sospetto pronunciano false parole. La Calunnia impugna una fiaccola che non fa luce (falsa conoscenza) trascinando il calunniato, senza vesti, a dimostrarne l innocenza: egli si lascia acconciare i capelli dalla Frode e dall’Invidia con rose e nastro bianco.

Botticelli 5La donna anziana, vestita di stracci è la personificazione della Penitenza. Solo lei osserva l’ultima figura; la Nuda Veritas, con lo sguardo rivolto al cielo, unica vera fonte di giustizia, isolata da tutti gli altri.

Tutti i limiti dell’uomo, che spesso abbandona i veri valori per interesse e mosso da sentimenti di cattiva natura, in questo incomparabile capolavoro di pittura ‘classica’ sono posti in risalto, e valgono come monito per tutte le epoche, sono assolutamente universali.