Giornalisti, giornalai e giornalettismo nel “Numero Zero” di Umberto Eco [Strusci di Carta]

Capra Federicodi Federico Capra

 

Dopo le tante recensioni di autori stranieri che, per un motivo o per un altro, abbiamo proposto per “Strusci di Carta”, torniamo finalmente a parlare di letteratura locale. E lo facciamo, in punta di piedi, per non sembrare troppo tronfi, o comunque irrispettosi nei confronti del nostro concittadino più illustre.

Sicuramente qualcuno avrà già capito che ci addentreremo nel difficile tentativo di commentare l’ultimo romanzo del grande Umberto Eco.

Numero zero, questa l’ultima fatica dello scrittore nato ad Alessandria nell’ormai lontano 1932. I tempi de Il nome della rosa (1980) sono distanti ma la verve e la capacità di inchiodare il lettore al libro sono ancora le stesse. Protagonista di questo noir bizzarro e di critica sociale è un giornalista, tale Colonna, ingaggiato dal direttore di un giornale fittizio come ghost writer per scrivere, a nome suo, l’anno di lavoro speso intorno ad un quotidiano che non avrebbe mai visto la luce. Ed è proprio da qui che parte la sottile critica di Eco alla stampa, o meglio, all’informazione giornalistica in generale. Una critica volta a sottolineare come la tanto sbandierata libertà e dignità di stampa, siano spesso e volentieri chimere appartenenti a pochi. La persona del direttore Simei appare così, sin dalle prime pagine, una figura ambigua, truffaldina, viscida. Una figura priva di alcun rispetto nei confronti del lettore medio. Anzi lo vuole ingannare, circuire, facendo a tutti gli effetti del giornalismo spazzatura un organo autorevole capace di vendere e far guadagnare al di fuori di ogni eticità.

In questo romanzo dalle tinte decisamente gialle, Eco insinua il tarlo della veridicità dellaEco Umberto carta stampata (e non solo) nella mente del lettore. Viene il tormentoso dubbio che buona parte di ciò che ci propinano gli organi di informazione nasconde, sotto sotto, un’altra verità. Una verità che vuole essere in parte celata per comodità, in parte per incompetenza, in parte per mancanza di deontologia. Ma come difendersi da questa truffa legalizzata? Con l’ignoranza, o meglio con la consapevolezza di non voler scoprire e sapere più di quanto sia necessario per una pacifica convivenza tra animo e mente.

 

Eco libroAUTORE: Umberto Eco
TITOLO: Numero Zero
EDITORE: Bompiani
PAGINE: 218 pg.
PREZZO: 17.00 €