When China met Africa: il lato oscuro [Lettere da Pechino]

Lettera 14 2di Marco Balestra

 

La Cina ha dimostrato di saper tutelare il proprio investimento africano costruendo, senza limiti di spesa, diverse e svariate infrastrutture, creando inoltre percorsi formativi in grado di innalzare la professionalità lavorativa del popolo africano.

Ma come ogni grande paese che investe, il mondo cinese vanta una difficile e impresentabile biografia di violazione dei diritti umani e di disfacimento ambientale.
Nel 2005, la compagnia petrolifera cinese Sinopec ottiene una concessione per estrarre petrolio nel parco Nazionale del Loango nel Gabon. Agli inizi del 2006, circa un anno dopo, iniziano i primi movimenti di estrazione, ma senza un chiaro e nitido rapporto ambientale che potesse definire come procedere, la società petrolifera inizia a far brillare cariche di esplosivo all’interno del Loango. Un’oasi in cui flora e fauna si intersecano per svelare paradisi indimenticabili di splendore e magnificenza, vede abbattersi una definita forza che viola l’intero Habitat ambientale.

Le denunce a carico della Cina continuano, e secondo Amnesty International, diverse aziendeLettera 14 1 cinesi che producono congegni antisommossa (come i manganelli elettrici) sono stati esportati in circa 40 paesi africani. In Eritrea e in Etiopia sono state vendute diverse armi, mentre nel Sudan ci sono stati incentivi per costruire tre industrie belliche. Sempre in Sudan, la Cina ha mandato circa 4.000 soldati per sorvegliare gli oleodotti costruiti dalle compagnie petrolifere cinesi.

Secondo diversi dati, tra il 1998 e il 2000 il governo di Pechino ha venduto armi per un valore di £1miliardo sia all’Eritrea sia all’Etiopia, così come alla Sierra Leone, Namibia e Mozambico.
Anche lo sfruttamento locale, già denunciato dall’ex presidente dello Zambia Michael Sata (morto il 29 ottobre 2014), da parte degli investitori stranieri, (inclusi i cinesi) nelle miniere di rame, ha causato, per mancanza di misure di sicurezza, morti tragiche (nel 2005 in una di queste miniere fu fatta brillare una mina che causò la morte di 50 persone).

Le relazioni diplomatiche tra la Cina e Africa potranno migliorare qualora verranno istituiti e migliorati gli organi di tutela ambientale e civile. Ma un dato permanente rimane indicativo: sempre i soliti, gli onesti continueranno a perire per lotte di guadagno e per conquiste territoriali.