Cacciare le tigri e schiacciare le mosche [Lettere da Pechino]

Lettera 11 3di Marco Balestra

Hunt tigers and swat flies

Sin dal 18th Congresso nazionale del partito comunista cinese, tenutosi l’8 novembre del 2012, la Cina ha dichiarato guerra alla corruzione.
“Si è adottata la Dichiarazione di Pechino per combattere la corruzione e si è stabilita un’agenzia anti-corruzione (ACT-NET)”, ha detto il ministro degli esteri Wang yi durante il 26th Apec del meeting Ministeriale di Pechino del 2014.

L’agenzia ha il compito di creare: “Un informale network per condividere informazioni e scambiarsi le migliori pratiche e tecniche anti-corruzione per permettere alle autorità delle regioni Asia Pacifico di investigare e di perseguire corruzione, riciclaggio di soldi e illeciti scambi commerciali”.

Anche Gao Bao, Segretario Generale del Governo e professore all’accademia cinese sugliLettera 11 1 studi sociali concorda: “I leader e le forze rappresentative che si sono riunite all’Apec nel Novembre del 2014, hanno pattuito di unirsi e di sconfiggere la corruzione, mettendo da parte così differenze ideologiche e politiche”.
La necessità di sconfiggere il “deterioramento” pare essere una delle forze principali del Segretario generale del partito comunista cinese nonché Presidente della R.P.C. Xi Jinping. Dal novembre del 2012 abbiamo visto la cattura di diversi esponenti del partito: Bo Xilai, Zhou Yongkang, Xu Caihou, che hanno rappresentato una proficua guerra che ha messo in luce il presidente Xi.

La lotta, pianificata su un terreno di guerra, si è preoccupata anche di colpire e rintracciare tutte le persone di alto rango, che sono fuggite oltre mare, e di recuperare, nella possibile eventualità, i soldi sottratti allo stato. Infatti, secondo le analisi del Global Financial Integrity Group, organizzazione no-profit, 1,8 trilioni di dollari sono stati trasferiti illegalmente fuori dalla Cina tra il 2002 e il 2011.

La imminente risposta, e il recupero dei beni, avviene con l’operazione lanciata il 14 Luglio, Fox Hunt, nata per “Cacciare” i possibili sospettati in crimini economici che sono fuggiti in altri paesi.

Secondo il Ministero della Pubblica sicurezza, 4,428 casi ritenuti colpevoli sono stati impugnati in 60 paesi e regioni e 231 casi volontariamente si sono arresi.

Lettera 11 2“Dobbiamo lavorare assieme e garantire la sicurezza” ha detto Max Baucus, U.S. ambasciatore cinese durante l’Apec.
Non c’è altra soluzione che unire le forze di ogni singolo paese per scontrarsi e frenare la continua crescita di un Virus letale che, secondo le stime della World Bank, aggrava ogni anno l’economia mondiale di 2,6 trilioni di dollari. Un danno che degrada lo sviluppo economico, minaccia la pubblica sicurezza, erode i governi e la fiducia pubblica.

Cao Jianming, procuratore Generale della Procura Cinese, asserisce che negli ultimi cinque anni, 6,694 sospetti di appropriazione indebita e corruzione, fuggiti oltre oceano, sono stati catturati e grazie all’operazione Fox Hunt e la co-operatività internazionale, possiamo augurarci la continua lotta al lato oscuro della finanza.