Da Sarezzano a Volpeglino: tra le colline tortonesi, il Grue e il Curone

SAREZZANO_PANORAMAA cura di Fabrizio Capra

 

GiroVagando torna nel tortonese: prima tappa di questo nuovo itinerario è

SAREZZANO

comune, situato in zona collinare sulla sponda sinistra del torrente Grue. La popolazione, oltre che nel capoluogo, è raccolta in varie frazioni: Baracca, Palazzina, San Ruffino, Rocca Grue e Valle Sant’Innocenzo, quest’ultima appartata in una valle laterale. Il territorio vanta un notevole interesse paesaggistico mente il paese è dominato dall’altura, detta il Castello, su cui sorge la chiesa romanica, già parrocchiale.
I primi insediamenti risalgono all’epoca romana e in seguito fu prescelto come eremo dai monaci Ruffino e Venanzio, che qui vi furono sepolti. I loro resti, originariamente conservati nella Pieve di San Michele, furono poi traslati nella chiesetta del castello.
Le case più antiche si stringono ai piedi della collina, dove un tempo sorgeva il castello dei Guidobono Garofoli, feudatari del paese, ora dominato dalla chiesa medioevale.
Nel 1585 fu rinvenuto nella chiesa del paese, accanto ai resti dei Santi Ruffino e Venanzio, il codex purpureus, un codice altomedioevale di pregiata fattura costituito da 72 fogli con il testo dei quattro vangeli. Scritto nel V o VI secolo su pergamena rossastra è contenuto in una custodia di legno; dopo essere stato nuovamente smarrito esso fu ritrovato nel 1872.
Nel 1610 la rocca del borgo fu gravemente danneggiata da un fulmine che provocò anche la rovina dell’attigua chiesa, poi ricostruita e dedicata alla MADONNA DEL ROSARIO, uno degli esempi di architettura romanica più significativi del nostro territorio che conserva la cripta dove, appunto, erano sepolti i Santi Ruffino e Venanzio.
Le funzioni di parrocchiale sono oggi svolte dalla CHIESA dei SANTI RUFFINO e VENANZIO, costruita negli anni Cinquanta nel centro abitato del capoluogo, sotto la collinetta del castello.
Nell’antica CAPPELLA di SAN RUFFINO, nella frazione omonima, si possono vedere murati pregevoli fregi altomedievali.
Nel capoluogo è ancora attiva la gloriosa SOCIETA’ di MUTUO SOCCORSO “IL PROGRESSO”, fondata nel 1895, con la bella sede a teatrino che ospita feste, serate danzanti e cene sociali.

Ci spostiamo quindi a

CERRETO GRUE

il cui toponimo significa “luogo dove crescono i cerri” a cui è stato aggiunto Grue, il torrenteCERRETO GRUE_PANORAMA DALL ALTO che scorre a valle del paese. All’inizio dell’Ottocento, però, era chiamato Cerreto della Malta, perché in caso di pioggia le strade della zona risultavano molto fangose. Con ogni probabilità il paese affonda le sue radici nell’epoca romana, come prova anche la parte più antica del paese che ha pianta quadrata.
Da vedere la CHIESA PARROCCHIALE di SAN GIORGIO, in stile barocco, ricostruita nel XVIII secolo in luogo di un edificio dedicato a San Bartolomeo e abbattuto nel 1700. Verso il 1929 furono arretrati la balaustra e l’altare e allungato il coro. La balaustra era stata messa nel 1780. Decorata all’interno dal pittore vogherese Fiori, soprattutto all’esterno denuncia una certa pretesa stilistica settecentesca. Il campanile fu costruito nel 1896, quando fu dato l’assetto attuale della chiesa.
Il PALAZZO COMUNALE è del 1800 e merita una visita la SALA CONSILIARE ricavata in un’ala dell’antico castello dei conti Busseti e con un bel camino d’epoca.

Tappa successiva

MONTEGIOCO

OLYMPUS DIGITAL CAMERAcomune sulle colline alla sinistra del torrente Grue, il cui toponimo deriva dal nome “Monticello”, difatti il paesello è sopra un monticello conico con la vetta smozzata.
La PARROCCHIA è una delle poche che lodevolmente abbiano conservato il titolo di prioria. La chiesa è citata per la prima volta nel 1300, ma è certamente anteriore a quella data; come dimostrano gli avanzi di un’abside in puro stile romanico databile al secolo XI.
Il CASTELLO è risalente alla seconda metà del ‘600. Nel corso dei secoli è passato di mano tra famiglia nobili: Opizzoni, Malaspina, Busseti. Sottoposto al vincolo delle belle arti è composto da un nucleo centrale che in seguito a un importante restauro ha mantenuto lo stile originario. Si tratta di un palazzo con pianta ad H, sormontato da una torre merlata completamente ricostruita e con gli spigoli della costruzione ornati da bertesche. L’intero complesso è arricchito da una cappella consacrata collegata a un locale in mattoni a vista e pavimenti in cotto. Il castello è circondato da un parco di 35mila mq su due livelli. Ora è una struttura privata utilizzata a fini ricettivi.
Nell’ultimo dopoguerra è stata costruita in località Palazzo una nuova chiesa dedicata a SANTA MARIA ASSUNTA, con funzioni di parrocchia.
L’attuale oratorio è detto SAN ZENONE a causa di un beneficio omonimo ivi trasportato.
A Montegioco ogni anno il 1 di giugno viene festeggiato S. Fortunato: la leggenda vuole che essendosi sviluppato un tremendo incendio, non vi era alcun modo di estinguerlo per mancanza d’acqua; la popolazione pregò allora S. Fortunato e subito scese una pioggia prodigiosa che spense il fuoco.

Penultimo paese di questo itinerario

BERZANO DI TORTONA

piccolo centro agricolo situato sullo spartiacque tra la valle del torrente Grue e quella delBERZANO DI TORTONA_PANORAMA Curone il cui nome deriva dal latino “Barceolus”, derivazione del classico Bertium, che significa “siepe, giardino”. La popolazione è distribuita in numerose frazioni sparse: Cappellette, Valbona, Capoluogo, Chiesa, Magostino, Inselmina.
L’attrattiva turistica del paese è legata allo splendido PAESAGGIO e alle coltivazioni che lo caratterizzano. La vocazione per eccellenza di questo Comune è anche la produzione di frutta che, coltivata in perfetta armonia con l’ambiente circostante ne disegna un paesaggio unico e inconfondibile.
Di recente è stato realizzato il restauro conservativo delle quattro FONTANE che storicamente caratterizzano il territorio comunale.
BERZANO DI TORTONA - FONTANA DELLA CHIESAEdificio d’interesse storico nel territorio comunale è PALAZZO BUSSETI BONIFORTE di CORTEMAGNO, con annessa cappella gentilizia e pregevole pala settecentesca raffigurante “Maria al Sepolcro”. La cappella fu eretta a parrocchia nel 1954 con il titolo di prevostura.
Infine da vedere l’oratorio, oggi CHIESA PARROCCHIALE di SS. MADDALENA e GIACOMO, dove è sepolto il Cav. Boniforti Busseti, che prese parte alle guerre napoleoniche ed alla prima Guerra d’Indipendenza (1848).

Concludiamo il nostro GiroVagando a

VOLPEGLINO

comune sulla sinistra del basso corso del torrente Curone che offre una gradevole situazione ambientale con un centro storico fatto di strette vie e una salita panoramica all’antico castello di cui non rimangono che antiche vestigia trasformate in abitazioni.
Da visitare la CHIESA PARROCCHIALE SANTI COSMA e DAMIANO, eretta inVOLPEGLINO_PARROCCHIA sostituzione della più antica Pieve, dedicata a San Damiano, della quale non rimangono che modestissime tracce delle mura perimetrali di pietra, ben lavorata dimostrante antichità, buon gusto artistico e prosperità nella popolazione.
La precedente parrocchia era antica, risalente almeno al XIV secolo. Nel 1369 prete Andrea da Monte Marzino era rettore e ministro di San Damiano. Ubicata nella valle a oriente del paese, aveva davanti il cimitero e di fianco la Canonica, ora trasformata in abitazione. Vi era un altare di San Antonio di patronato dei Lunassi. Nel 1809 fu abbandonata e sostituita dalla nuova chiesa edificata in paese. L’attuale parrocchia ha un altare maggiore composto in parte da uno acquistato in Tortona da una chiesa soppressa. L’altare del Sacro Cuore fu costruito dal Reverendo Don Santi come ricordo dei soldati caduti nella guerra del 15/18.
Dell’antico CASTELLO, situato nella parte più alta dell’abitato, rimangono in vita solo le parti centrali, ora trasformate in abitazioni.
VOLPEGLINO ALTA_PANORAMALa CAPPELLETTA di S. MARIA della PIETA’ è una costruzione risalente al 1800. Inizialmente proprietà della famiglia Del Piano. Conserva nella parte sotterranea i resti dei nobili deceduti. Nel 1930 veniva collocato sull’altare esistente un blocco marmoreo raffigurante la pietà, in memoria di Clotilde Del Piano. Ubicata in adiacenza alla cascina Rosta, abitazione dei Del Piano che in seguito cedettero l’abitazione ad altri e la Cappelletta alla parrocchia di Volpeglino.
Eccoci ai suggerimenti eno-gastronomici!

Questa zona è ricca di specialità: i vini Doc dei Colli Tortonesi (barbera, cortese, dolcetto, timorasso, croatina), la frutta (pesche, fragole, ciliegie e albicocche), i salumi (Salame Nobile del Giarolo) e il miele.

Principali fonti:
Siti istituzionali dei singoli Comuni
http://www.alessandriaturismopiemonte.it/ (Provincia di Alessandria)
wikipedia
www.terredelgiarolo.it
eventuali siti dei singoli monumenti