Modelle e falsi agenti: attenti a non generalizzare! [Dream&Glam]

fabrizio_capra_01di Fabrizio Capra

La recente vicenda del falso agente di modelle a Roma (con la scusa della “modella” adescava ragazze che volevano realizzare un sogno al fine di spingerle alla prostituzione) porta ad alcune riflessioni.
Troppo semplice fermarsi alla prima apparenza e affermare che il mondo delle modelle e delle fotomodelle è un mondo sporco, viziato, scandito da compromessi: forse lo è quanto lo sono altre attività che sono ben più distanti dai riflettori.

Purtroppo fatti come questi, che nulla hanno a che fare con il mondo della moda e delle modelle, rischiano di screditare tante persone – modelle, fotografi, registi, stilisti, agenti, art director, make up artist, hair stylist, stylist, ecc. – che lavorano correttamente.

Non possono falsi agenti, fotografi poco seri o persone che nulla hanno a che fare con questo mondo minare la credibilità e la professionalità di un numero ben superiore di persone che lavorano seriamente.
D’altro canto, invece, in un periodo dove la diffusione delle notizie arriva a tutti attraverso una miriade di mezzi e trasmissioni, ci si chiede come ci possano essere ancora ragazze – e a volte anche genitori – che cadono in mano a queste persone: dal falso agente che a tutto pensa meno che a far fare carriera nel mondo della moda e della fotografia ad “ignare” ragazze, a chi propone quote di iscrizione o corsi o book a costi esagerati promettendo mirabolanti (e spesso inesistenti) lavori.

Abbiamo provato, su questo argomento, a chiedere un intervento  a persone impegnate nel settore.

“La cosa che direi – afferma Stella Caprari, alessandrina, modella professionista – è che se si vuole intraprendere questa strada ci si deve affidare ad agenzie serie e competenti non a sedicenti millantatori. Non si deve mai pagare per lavorare (neanche per un book, per quello se ne occupano le agenzie se sono realmente interessate a farti lavorare per loro) e non si deve mai scendere a compromessi. Non è necessario spogliarsi per entrare nel mondo della moda, tutt’altro! Si può lavorare senza mai accettare di far foto di nudo e intimo, così ho fatto e non me ne sono mai pentita. Questa è la mia personalissima e modesta opinione, modellata sull’idea di donna che voglio essere. In fondo se non siamo le prime a rispettarci non possiamo pretendere che lo facciano gli altri al posto nostro”.

Sull’argomento è intervenuta anche Roberta Pelizer, titolare della ditta RP EventPelizer Roberta di Alessandria: “Ho appreso la notizia che dalle parti di Roma un sedicente personaggio si spacciava come manager adescando giovani ragazze, promettendo loro lavoro nel campo della moda e dello spettacolo e chiedendo in ‘cambio’ rapporti fisici che andavano oltre ogni limite. Sono esattamente sedici anni che sono nell’ambiente della moda e dello spettacolo e purtroppo è capitato anche a me un fatto del genere: per fortuna me ne sono accorta per tempo e non sono finita in questa trappola terribile. Quindi ogni volta che sento queste notizie rimango veramente indignata come donna e come imprenditrice. Trovo meschino che esistano persone in grado di fare leva sui sogni e le speranze di giovani ragazze per arrivare a secondi fini anche perché così facendo penalizzano chi, come me, si comporta in modo serio, con impegno e dedizione rendendo a volte vano quello che per noi del settore è lavoro e, anche, una ragione di vita. Sono fermamente convinta che, comunque, anche questa volta sarà fatta giustizia, e chi invece lavora in modo serio e onesto sarà ancora più stimolato a fare bene e a fare la differenza nel proprio operato. A tutte le aspiranti modelle consiglio di non perdere mai la fiducia in loro stesse e soprattutto di seguire i propri sogni e, come è successo a me, di poterli realizzare lavorando con impegno e dedizione”.

Tripolitano GiadaAbbiamo chiesto un intervento anche a Giada Tripolitano, la modella con cui abbiamo debuttato in questa rubrica: “Da tre anni sono entrata a far parte del mondo della moda e ho visto la maggior parte delle volte parecchi volti, spesso sotto forma di maschere, che davano false illusioni a delle ragazze che sognavano di ‘calpestare’ le grandi passerelle come quelle di Milano: alcune sono state indirizzate nelle agenzie sbagliate e l’errore di queste ragazze ingenue è stato quello di non informarsi, di non capire chi c’è dietro e sempre dietro a false promesse finiscono per commettere dei grandi errori che non avrebbero mai pensato di fare. Come nel caso del falso agente di Roma: ci sono troppe false agenzie, troppe persone che si spacciano per agenti di moda e non è giusto per le agenzie che lavorano duramente da anni. Poi le ragazze vengono viste in malo modo un po’ per la loro ingenuità ma anche per queste persone approfittatrici; ma non sono tutti così: esistono anche persone che sono umili e sincere che ingiustamente, anche loro, si prenderanno cattive voci per colpa di questa società malata di pregiudizi. Ragazze state attente, parlatene con la famiglia se vorrete intraprendere questo mondo, parlatene soprattutto con una persona affidabile e che sia esperta di tutto ciò. Non fidatevi delle agenzie delle quali non si conosce manco l’esistenza. Internet è un buon mezzo e va utilizzato al meglio. Consiglio di guardare bene le agenzie che vi potranno ‘ispirare’ ma di non mandare foto online, soprattutto su Facebook: piuttosto cercate un numero telefonico e provate a prendere un appuntamento o chiedere direttamente delle informazioni. I nostri tempi sono cambiati e se si trova un lavoro è come trovare un tesoro in una via smarrita, e se questo lavoro è diventare una modella dovete prendere le giuste vie e non quelle che vi sembrano più facili per arrivare in alto. Siamo ragazze e dobbiamo essere rispettate dalle persone giuste e credetemi che ce ne sono ancora, anche se è cambiato tutto. La cosa che mi da fastidio è anche questa: le modelle vengono quasi sempre giudicate male e quasi sempre per quello che la società fa vedere, le persone ci credono e vengono coinvolte a giudicare così. Ci sono varie modelle che svolgono lavori diversi: perché giudicarle in malo modo? È un duro lavoro e c’è una preparazione incredibile dietro a una sfilata, non è tutto facile come certi di voi potrebbero pensare. Quindi difendo le persone che sono rimaste umili e sincere e le vere agenzie che ci sono ancora. E dico basta a tutti quei falsi agenti approfittatori di queste ragazze”.

Chiudiamo raccogliendo il parere di un fotografo già noto agli amici di questaTeleobiettivo rubrica, Andrea Gaione: “Rimaniamo sempre sconcertati da questi fatti che vedono protagonisti falsi agenti, fotografi, talent scout, ecc. quando invece, in un periodo dove regna la tecnologia, e in particolare quella informatica, dovremmo essere sconcertati di chi ancora ci casca e va ad appuntamenti senza prendere le dovute informazioni preventive. Purtroppo fino a quando qualche ragazza cade in questa trappola non si riuscirà a isolare queste persone che fanno solo del male a un settore dove lavorano centinaia di persone oneste, corrette e professionali. In primo luogo è giusto diffidare ma prese le dovute precauzioni bisogna sapersi affidare alle persone giuste che possono veramente essere di aiuto per la ragazza che vuole entrare nel mondo delle modelle. Parlando del mio settore posso dire che purtroppo ci sono troppi, e anche fosse uno solo è di troppo, finti fotografi il cui fine non è quello di scattare una bella foto ma è altro: questi sono quelli che fanno in modo che si pensi che tutti i fotografi siano delle persone non corrette quando non è vero. Oggi è molto facile fare fotografie, non esiste più lo scoglio tecnico. Quindi è altrettanto facile spacciarsi per fotografo, quando l’obiettivo primario non è fare belle fotografie, ma abbordare una ragazza da spogliare. Poi il finto miraggio di diventare reginetta del concorso, senza alcuno sbocco professionale, aggiungici una buona dose di vanità, tipica femminile, una mamma che traspone sulla figlia le sue segrete aspirazioni, mancate, di diventare famosa, ancora una società mediatica che stimola l’apparire più dell’essere, ed ecco pronto il terreno fertile per il proliferare di questi pseudo fotografi che meglio definirei ‘fotomaniaci’”.

La foto di Giada Tripolitano è di Antonio Abbruzzese